La fregata Martinengo in azione contro i pirati nel Golfo di Guinea

La fregata Martinengo in azione contro i pirati nel Golfo di Guinea

Concluso l'intervento della fregata Martinengo sul Mercantile

Istituzioni

10/11/2020 - 12:22

Si è concluso nella serata di ieri, 7 novembre, l’intervento della fregata Martinengo in soccorso del mercantile Torm Alexandra attaccato dai pirati in acque internazionali al largo delle coste del Benin nel Golfo di Guinea.

L’operazione ha visto inizialmente impegnato l’elicottero dell’unità, che con il proprio intervento ha messo in fuga l’imbarcazione dei pirati in stretto coordinamento con le marine dei paesi rivieraschi.

Nave Martinengo ha ridotto quindi le distanze con il mercantile per prestare assistenza all’equipaggio ancora rinchiuso nell’area protetta designata e in condizioni quindi di massima sicurezza.

Successivamente, utilizzando l’elicottero di bordo, a mezzo barbettone (fune di discesa), una squadra di fucilieri della Brigata Marina San Marco (BMSM), specializzata nell’attività di ispezione e controllo a bordo dei mercantili, è stata inviata a bordo per verificare che non vi fossero più pirati e personale armato, controllando i locali del mercantile, esterni e interni, dalla plancia comando alla sala macchine e mettendo in sicurezza tutti i locali.

La squadra era in contatto con l’equipaggio, che è rimasto confinato in sicurezza dentro la cosiddetta ‘cittadella’. Tutti i marittimi si trovavano in buone condizioni di salute, anche se molto provati.

Alle 20.30 ora italiana, la squadra ispettiva di fucilieri della BMSM ha dichiarato il mercantile fuori pericolo e ha riconsegnato lo stesso all’equipaggio che ha potuto riprendere la navigazione e proseguire per la successiva destinazione.

L’attività della fregata della Marina Militare nel Golfo di Guinea, una delle aree marittime del pianeta divenuta tra le più pericolose, ha come obiettivo la vigilanza a tutela degli interessi nazionali e della sicurezza delle vie marittime, allo scopo di assicurare alle navi mercantili nazionali e internazionali presenti il libero uso del mare, ma anche quello di cooperare con le marine dei Paesi rivieraschi al fine di aumentare la reciproca conoscenza e fiducia, nonché la capacità di cooperazione per contribuire al miglioramento delle condizioni di sicurezza nella regione. 

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