La draga Aurieldo in funzione all'imboccatura del porto di Viareggio

La draga Aurieldo in funzione all'imboccatura del porto di Viareggio

Porto di Viareggio: aggiornamenti sul sabbiodotto e sull'Autorità portuale

Editoriale

14/01/2024 - 11:52

Viareggio – Cambia tutto a Viareggio sulla data di messa in funzione del sabbiodotto, vicenda che riguarda il problema dell'insabbiamento del porto e che PressMare sta seguendo da vicino. Dopo la notizia data ieri sull'attività della draga che ha  riportato a 5 metri di profondità il fondale del canale di accesso al porto della "capitale della nautica italiana", l'aggiornamento arriva dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. Nel corso di un suo blitz in porto ha annunciato che il cantiere del sabbiodotto sarà aperto prima dell'inizio di questa estate, che durerà un anno e che quindi, per deduzione, già nel 2025 non ci saranno più problemi di insabbiamento fuori e dentro il porto...

Eugenio Giani, presidente Regione Toscana

Un anno in meno di quanto previsto l'altro giorno. Intanto il commissario regionale Alessandro Rosselli sarà prorogato nell'incarico per altri 45 giorni per seguire il lavoro della draga, ora in funzione per 16 ore al giorno. Giani nominerà dopo il nuovo segretario dell'Autorità Portuale che dovrebbe essere Fabrizio Morelli, al suo ritorno a Viareggio.

Tutto risolto?  Gli operatori nel porto hanno apprezzato l'annuncio, ma sono comprensibilmente attenti all'evolversi dei fatti. In sostanza, il sabbiodotto (che gli addetti ai lavori invocano da almeno trent'anni) si farà, prima possibile, e anche perché la regione vi ha già impegnato oltre 7 milioni di euro. Intanto la draga Aurieldo ha scavato fino a quasi 5 metri un canale all'interno del porto per permettere il transito in sicurezza dei motopesca (più di 80) e delle altre imbarcazioni in uscita e entrata.

Poi la draga, che può operare solo con mare calmo, tramite la sua tubazione continuerà a gettare acqua e sabbia lontano dall'ingresso del porto. Il lavoro da svolgere, che durerà settimane, è enorme, perché i sedimenti arrivati con le grandi mareggiate dei mesi scorsi hanno superato ogni previsione. Una vera “Fatica di Sisifo”, come è sempre stata in questo tratto di costa della Versilia sottoposta ad una erosione sempre più forte, e che sarà comunque una delle prime destinate ad essere sommersa dal mare, entro fine secolo, secondo le previsioni più accreditate.

In questo contesto così variegato, c'è una particolarità: il molo di Levante (il Muraglione) fino alla sua metà, è oggi quasi coperto da una enorme quantità di sabbia arrivata, come da sempre avviene, dai fiumi Arno e Serchio. I sedimenti sono spinti dalle correnti permanenti verso Nord, incontrando così il molo viareggino. Il risultato è il notevole avanzamento della spiaggia di Levante, in lunghezza ma poco in altezza, mentre moltissima altra sabbia riesce ad entrare in porto ruotando di 180 gradi alla punta dello stesso molo di Levante. Per questo il progetto del sabbiodotto prevede un moletto trasversale affiorante, alla metà circa del molo esistente, per intercettare i sedimenti, e per reinviarli con una lunga tubazione, anche subacquea, verso la spiaggia di Ponente per il ripascimento.

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