Perini Navi

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Perini Navi: il giudice fallimentare di Lucca prende altro tempo

Superyacht

29/01/2021 - 20:29

Qui l'ultimo aggiornamento - Perini Navi fallisce: respinto dal Tribunale di Lucca il piano di ristrutturazione del debito

 

La grande attesa per questo martedì 26 gennaio, via via alimentata dalle tante voci che si rincorrono ormai da oltre un anno, riguardo le sorti di Perini Navi, uno dei più prestigiosi marchi della nautica Made in Italy, il più importante produttore di mega yacht a vela del mondo, non ha portato ancora a un lieto fine, come da molti auspicato.

Anzi, pare proprio non aver portato a nulla se non al rinvio di qualche giorno, riguardo la decisione che Carmine Capozzi, il giudice fallimentare del Tribunale di Lucca, dovrà prendere circa il salvataggio del brand viareggino. Fenix, holding della famiglia Tabacchi che controlla Perini Navi, poco più di una settimana fa ha messo nero su bianco l’accordo raggiunto con il fondo Blue Skye – che fra i vari asset ha anche quote dell’Associazione Calcio Milan – e Arena Investors, che prevede da parte di questi l’emissione di un bond a quattro anni per la somma di 30 milioni di euro. Un prestito che dovrebbe consentire in primis il via libera all'accordo di ristrutturazione previsto dall’articolo 182-bis l.f. al fine di salvaguardare l’operatività e la continuità aziendale, quindi il rilancio del cantiere attraverso un piano industriale già nelle mani del giudice di Lucca e delle parti sociali coinvolte nella vicenda.

Da maggio 2020 a oggi, ci sono state molte voci e a dir la verità pochi fatti sulla sorte di Perini, compresa l’ufficialità di un interesse manifestato a subentrare nella proprietà da parte di Sanlorenzo, il gruppo quotato alla Borsa di Milano guidato da Massimo Perotti, passando per una ristrutturazione del debito. Così come altri sondaggi sulla possibilità di un intervento del Gruppo Ferretti nella questione Perini Navi pare siano stati fatti anche dall’avvocato Alberto Galassi, amministratore delegato della holding forlivese di proprietà del colosso cinese Weichai.

Nulla è dunque ancora deciso e tantomeno scontato. Il giudice Capozzi si dovrebbe pronunciare entro i primi giorni della prossima settimana.

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