Luigi Servidati, a sinistra, e Fabio Planamente, oggi titolari al 100% di Cantiere del Pardo

Luigi Servidati, a sinistra, e Fabio Planamente, oggi titolari al 100% di Cantiere del Pardo

Il fondo Wise in esclusiva per il 60% di Cantiere del Pardo

Editoriale

24/11/2020 - 09:47

Il fondo di private equity Wise Equity sgr sta trattando in esclusiva l’acquisizione del 60% di Cantiere del Pardo. Lo scrive Il Sole 24 Ore. Wise è un fondo di private equity italiano, con sede a Milano, che dal 2000 investe in pmi italiane. La sgr ha alle spalle oltre 20 anni di esperienza nel private equity italiano, in cui ha investito circa 600 milioni di euro in 35 aziende. È stata eletta miglior private equity italiano nel 2015, 2017 e 2019 da investitori europei e nordamericani.

Wise Equity è stato fondato da Paolo Gambarini e Michele Semenzato. Tra le sue ultime operazioni, ricordiamo le acquisizioni delle società d ICT N.B. Service e Obiectivo (tramite la controllata Innovery) e quelle di Fi.mo.tec. (attiva nella componentistica) e Vittoria (multinazionale italiana leader globale di pneumatici e ruote per bicicletta di alta gamma). Wise ha attualmente in gestione tre fondi: Wisequity III, con una dotazione di oltre 180 milioni di euro e un investimento in portafoglio (NTC), dopo aver disinvestito in altre 7 aziende; Wisequity IV, con una dotazione di 215 milioni di euro, che ha impiegato circa il 92% del proprio capitale in 8 investimenti; Wisequity V, con una dotazione di 260 milioni di euro e due aziende in portafoglio (Fi.mo.Tec. e Vittoria).

Il dossier Cantiere del Pardo è gestito dalla banca d’affari Mediobanca per conto degli azionisti Luigi Servidati e Fabio Planamente, manager storici dell'azienda che detengono il 100% del gruppo dal management buyout dell'ottobre 2018 e che ora puntano a scendere al 40% dell'azienda e a guidare la sua ulteriore espansione internazionale. I due manager, tramite il veicolo Gifa Holding, nel 2018 avevano sottoscritto un aumento di capitale da 5 milioni di euro, mentre la famiglia Trevisani (la stessa che controlla la Trevi Finanziaria Industriale, quotata a Piazza Affari, attiva nel campo delle perforazioni del sottosuolo e in crisi da tempo) si era diluita di conseguenza, pur restando azionista di minoranza, così come Andrea Amadori, altro socio di minoranza della società. Nel 2018 la famiglia Trevisani era poi uscita dalla compagine societaria.

La notizia della cessione della maggioranza di Cantiere del Pardo era trapelata nel giugno scorso ed era stata confermata pochi giorni dopo da Fabio Planamente in una intervista in esclusiva a Pressmare. Nello stesso periodo, la società aveva annunciato l’acquisizione del marchio olandese VanDutch, che potrebbe contribuire con altri 20-30 milioni di fatturato con sinergie importanti negli Usa. La produzione di tutti i modelli VanDutch avrà luogo presso la storica sede del Cantiere del Pardo e andrà a incrementare la produzione già importante del cantiere di Forlì. Quest'ultimo contribuirà da subito allo sviluppo del marchio e alla progettazione e realizzazione di nuovi prodotti con metodo, visione e investimenti. Nel 2021 è previsto il lancio di tre nuovi modelli.

Cantiere del Pardo è uno dei marchi più riconosciuti a livello internazionale nel segmento 30-60 piedi. La società ha vissuto alterne vicende nell’ultimo ventennio. Nei primi anni 2000 faceva infatti capo al gruppo Rhone Capital, che aveva poi ceduto ai tedeschi di Bavaria. Ma l’azienda era poi finita in stress finanziario: nel 2014 gli attuali azionisti-manager hanno rilevato Cantiere del Pardo. Nel 2015, dopo il turnaround, l’unico marchio del gruppo era Grand Soleil, ma il rilancio c’è stato con il brand a motore Pardo Yachts, mentre più recentemente da parte del cantiere forlivese c'è stata l'acquisizione di VanDutch, brand di super lusso nell'ambito dei motoryacht, che ha grande appeal soprattutto oltreoceano.

Nonostante i tentativi da parte di un concorrente tedesco di ostacolare la diffusione del Pardo 43 con una causa temeraria e aggressiva, il suo successo sul mercato USA in particolare, ripetuto con i modelli da 50 e 38 piedi, ha fatto crescere esponenzialmente il fatturato, che dai 2,5 milioni di euro del 2014 ha raggiunto i 41,5 nel 2019, con una previsione di oltre 50 milioni per il 2020, con l’80% delle barche vendute all’estero. Con un export di circa il 70% della produzione, il Cantiere del Pardo in ognuno degli ultimi 3 anni è cresciuto da circa 2,5 a oltre 3 volte più della media dell’industria nautica italiana.

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