Luigi Servidati, a sinistra, e Fabio Planamente, oggi titolari al 100% di Cantiere del Pardo

Luigi Servidati, a sinistra, e Fabio Planamente, oggi titolari al 100% di Cantiere del Pardo

Cantiere del Pardo: fondi interessati al 60% della proprietà

Editoriale

23/06/2020 - 09:58

Un gruppo di fondi di private equity è interessato ad acquistare il 60% di Cantiere del Pardo, produttore delle iconiche barche a vela Grand Soleil. Lo scrive Il Sole 24 Ore, secondo cui al lavoro sul dossier ci sarebbe la banca d’affari Mediobanca per conto degli azionisti Luigi Servidati e Fabio Planamente, manager storici dell'azienda che detengono il 100% del gruppo dal management buyout dell'ottobre 2018 e che ora puntano a scendere al 40% dell'azienda e a guidare la sua ulteriore espansione internazionale.

I due manager, tramite il veicolo Gifa Holding, nel 2018 avevano sottoscritto un aumento di capitale da 5 milioni di euro, mentre la famiglia Trevisani (la stessa che controlla la Trevi Finanziaria Industriale, quotata a Piazza Affari, attiva nel campo delle perforazioni del sottosuolo e in crisi da tempo) si era diluita di conseguenza, pur restando azionista di minoranza, così come Andrea Amadori, altro socio di minoranza della società. Nel 2018 la famiglia Trevisani era poi uscita dalla compagine societaria.

Non è la prima volta che i fondi di private equity fanno rotta sui Cantieri del Pardo. Nei primi anni 2000 la società era stata acquisita da Rhone Capital, autore di un leveraged buyout (LBO), ossia di una acquisizione finanziata sfruttando la capacità di indebitamento della società rilevata (la target dell’acquisizione). Rhone aveva acquistato una quota del 70% dal fondatore Giuseppe Giuliani Ricci, dai manager e da altri investitori, tutti rimasti nel capitale con quote minori. L’investimento si era però rivelato complicato per il fondo già a fine 2008, per cui la società aveva dovuto deliberare una ricapitalizzazione da 20 milioni e rinegoziare il debito.

Nel 2009 e 2010 la situazione è peggiorata e a quel punto Rhone Capital non ha più voluto versare nuova finanza, così nel novembre 2010 ha ceduto i cantieri ai tedeschi di Bavaria Yachtbau, controllata dai fondi Anchorage Advisors e Oaktree Capital. Sotto la nuova realtà era confluito anche il marchio Sly Yachts, già di proprietà della famiglia dal 2010. L’investimento si dice fosse stato all’epoca di 7 milioni di euro, più  parziali accolli di debiti che la società aveva con banche e fornitori. Ma il produttore italiano di yacht era poi finito in stress finanziario ed era iniziata la ricerca di un cavaliere bianco, così nel 2014 gli attuali azionisti-manager hanno rilevato Cantieri del Pardo. Nel 2015, dopo il turnaround, l’unico marchio del gruppo era Grand Soleil, ma il rilancio c’è stato con lo sviluppo del brand a motore Pardo Yachts.

Nel dicembre 2017 Cantiere del Pardo ha quotato un minibond da 200 mila euro all’ExtraMot Pro, poi scaduto nel settembre 2018 e rifinanziato in anticipo a inizio agosto 2018 da un prestito da 300 mila euro incassato tramite la piattaforma di lending Lendix (oggi October).

Oggi Cantiere del Pardo è uno dei marchi più riconosciuti a livello internazionale nel segmento 30-60 piedi. Nonostante i tentativi da parte di un concorrente tedesco di ostacolare la diffusione del Pardo 43 con una causa temeraria e aggressiva, il suo successo sul mercato USA in particolare, ripetuto con i modelli da 50 e 38 piedi, ha fatto crescere esponenzialmente il fatturato, che dai 2,5 milioni di euro del 2014 ha raggiunto i 41,5 nel 2019, con una previsione di oltre 50 milioni per il 2020. Con un export di circa il 70% della produzione, il Cantiere del Pardo in ognuno degli ultimi 3 anni è cresciuto da circa 2,5 a oltre 3 volte più della media dell’industria nautica italiana. Lo ha reso noto la società nel febbraio scorso al Miami Boat Show.

Ieri Cantieri del Pardo ha annunciato l’acquisizione del marchio olandese VanDutch, che potrebbe contribuire con altri 20-30 milioni di fatturato con sinergie importanti negli Usa. La produzione di tutti i modelli VanDutch avrà luogo presso la storica sede del Cantiere del Pardo e andrà a incrementare la produzione già importante del cantiere di Forlì. Quest'ultimo contribuirà da subito allo sviluppo del marchio e alla progettazione e realizzazione di nuovi prodotti con metodo, visione e investimenti. Nel 2021 è previsto il lancio di tre nuovi modelli.

“Questa prestigiosa acquisizione è un conseguimento di assoluto prestigio per entrambi i brand, che insieme realizzano una leadership unica nel mercato delle imbarcazioni di lusso, all’insegna dei tratti distintivi di lifestyle, design, qualità e performance, portando il concetto di yacht experience a un livello superiore”, ha dichiarato Fabio Planamente, CEO del Cantiere del Pardo. Luigi Servidati, presidente del Cantiere del Pardo, ha aggiunto: “Con questa acquisizione il Cantiere del Pardo affianca VanDutch a Pardo Yachts e diventa così leader assoluto nel mondo dei luxury yacht, imbarcazioni che non conoscono compromessi in termini di eleganza e prestazioni. La forza del brand olandese verrà ulteriormente esaltata dal know-how, dall'esperienza e dall’alta qualità Made in Italy, punti di forza del nostro cantiere”.

 

 

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