Navigazione oceanica, foto di Michael Held

Navigazione oceanica, foto di Michael Held

Ho traversato l’Atlantico a vela: Canarie, Capo Verde, Martinica

Bluewater cruising

16/01/2020 - 18:18

Ho attraversato l’Atlantico in barca a vela e la cosa mi ha dato un certo numero di soddisfazioni. “Lo rifaresti?” Anche subito – rispondo - ma solo con una buona barca e un buon equipaggio.  Prima di tutto è un’attività salutare che consente di stare al mare per un mese circa, poi è navigazione a vela pura, infine questa attività è circondata da un’aura di avventura.

Sono convinto che la traversata sia alla portata di tantissimi appassionati velisti purché dotati di salute e pazienza. Non mi dilungherò sulle qualità terapeutiche dell’aria di mare che tutti conosciamo, certo rimanere in un luogo piccolo e isolato sottoposto a qualche, sia pur leggera, privazione può mettere alla prova un terricolo, ma i marinai sono diversi.

A bordo sono silenziosi e naso al vento, scrutando l’orizzonte, giurano di non mettere più piede a terra; a terra sono chiassosi e fanfaroni, convinti di non risalire a bordo almeno per sei mesi. Per questo tipo di persone, che trova il suo equilibrio un poco su una gamba e un poco sull’altra, se la compagnia è giusta, un imbarco di un mese sembrerà un attimo.

Le persone giuste di equipaggio sono oggi avvantaggiate nella logistica dai voli low cost, dai porticcioli turistici diffusi anche in Africa oltre che in America Centrale, dai supermercati dotati di furgoncino per le consegne, presenti in tutti porti dove si fermano le barche.

Poi però ci vuole la barca. La notizia buona è che le barche in categoria A, secondo la distinzione europea delle categorie di navigazione, ce la possono fare; la notizia cattiva è che una certa quantità di equipaggiamento è indispensabile, ne parleremo diffusamente in un'altra occasione.

La cosa più difficile è combinare perfettamente barca ed equipaggio, se l’equipaggio è troppo numeroso la barca sarà sovraccarica e lenta, se l’equipaggio è scarso la traversata sarà faticosa. Ugualmente male assortite e litigiose sono le barche con troppi comandanti e quelle dove non comanda nessuno.

Comunque controllate: se provate fastidio per l’uso prolungato del motore, fastidio per le lunghe permanenze al marina, fastidio per i vicini chiassosi in rada, allora presentate i miei stessi sintomi e la traversata atlantica potrebbe diventare la vostra malattia.

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