La Perini Navi Cup

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Chi salva Perini Navi: il fondo Blue Skye o Sanlorenzo Spa?

Superyacht

20/01/2021 - 11:43

Il salvataggio di Perini Navi è uno dei thread da seguire con attenzione in questi primi giorni del 2021. Ne abbiamo scritto venerdì ma, vista la notorietà e il pregio del marchio, ma anche dei personaggi coinvolti da mesi in questa storia, tornati alla ribalta nell’ultima settimana, ci sembra opportuno tornare sull’argomento.

Da quanto riportato dai giornali di Viareggio, il Cav. Massimo Perotti, presidente di Sanlorenzo SpA (unico cantiere nautico quotato alla Borsa di Milano), venerdì scorso sarebbe tornato alla carica con la famiglia Tabacchi, dopo che a fine maggio 2020 c’era stata già un’esplicita ammissione da parte sua circa l’intenzione di acquisire il controllo di Perini Navi. Un’operazione poi tramontata al termine della due diligence realizzata sullo stato dell’azienda, pare più negativo del previsto: perdite di oltre 140 milioni di euro accumulate negli ultimi 9 anni di attività.

Se da un lato i Tabacchi sembrano aver riaperto la trattativa per trovare un accordo con Sanlorenzo, dall’altro voci provenienti dal mondo della finanza, riportate stamani dal Sole24 Ore, rilevano che un’altra trattativa sia in atto fra l’amministratore delegato di Perini Navi, Lamberto Tacoli, ed esponenti del fondo d’investimento londinese Blue Skye: ieri avrebbero inviato al manager e al consiglio di amministrazione un’offerta vincolante che prevede la creazione di una newco avente come soci Blue Skye con il 60% delle quote, quindi nuovo azionista di riferimento di Perini Navi, e la famiglia Tabacchi cui spetterebbe il restante 40%.

Blue Skye sarebbe pronta a investire 30 milioni di euro, cinque in più rispetto a quanto ventilato in precedenza.

Tutto questo fermento è giustificato dal fatto che il 26 gennaio scade, come ormai molti sapranno, la dead line concessa dal tribunale di Lucca per arrivare al salvataggio di Perini Navi, mediante un accordo ai sensi dell'articolo 182 bis l.f., al fine di salvaguardare l’operatività e la continuità aziendale, cioè evitandone il fallimento. In pratica manca una settimana a quando il giudice terrà l’udienza riguardante la presentazione del piano di ristrutturazione del debito, già avanzato dal cantiere che ha nella famiglia Tabacchi l’azionista di riferimento.

Il piano presentato dalla proprietà prevede la nascita di una newco nella quale confluirebbero le concessioni demaniali e gli immobili di Perini Navi a Viareggio e, oltre ai marchi Perini Navi e Picchiotti, la struttura di La Spezia dell’ex Cantiere Beconcini, destinata alla costruzione di grandi yacht a vela e alle attività di refit, probabilmente l’unico asset di Perini Navi a non aver mai vissuto crisi. Contestualmente è previsto l’abbandono del settore motore, limitatamente alla costruzione di nuove navi, e la vendita del cantiere Perini Navi in Turchia attraverso asta.

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