Autocostruzione di una barca

Autocostruzione di una barca

Autocostruzione: per farsi la barca serve prima il cantiere

Didattica e tecnica

02/07/2019 - 17:47

Un’affermazione vera è che per costruire una barca da sé ci vuole il cantiere. Voi mi direte: “ma la mia barca è fatta in casa!“ O.k., però il cantiere ci vuole ugualmente. Il cantiere in questo caso non è l’azienda costruttrice ma un’area sufficientemente ampia e attrezzata o, per meglio dire, il basamento sul quale erigeremo la nostra "nave".

Il dory nasce rovesciato con il fondo in alto (possibilmente né troppo in alto né troppo in basso) all'altezza giusta per lavorarci. La costruzione appoggia sulle seste, che altro non sono se non dei telai di tavole della forma dello scafo tagliate a misura da legname da finestre o da un compensato scadente ma robusto e stabile e posate ad intervalli regolari. Le seste a loro volta sono sostenute dai montanti e raddrizzate dai puntelli. Montanti e puntelli sono fissati al cantiere.

Il cantiere di per sé é formato da un numero di tavole longitudinali cioè parallele alla chiglia. Le tavole ancorate al suolo di costa con degli angolari, consentono il fissaggio degli  elementi trasversali: le seste ognuna corredata da  montanti e puntelli diagonali, il tutto senza interferire col futuro lavoro di fasciatura.

La robustezza non è mai troppa, quando si incomincia a lavorare il cantiere sembra molto solido, ma piegare il legno non è un pranzo di gala e non lo si può fare senza sudare spingere e tirare comunque, più grossa è la barca, e maggiori saranno le forze che il cantiere dovrà assorbire.

Quindi, il primo compito del costruttore di navi è un lavoro di carpenteria che ha poco a che vedere col navale, ma ci farà prendere confidenza con attrezzi e con il tipo di lavoro . Mi raccomando le protezioni. Farsi male lavorando è facile, ci vogliono abiti e calzature robuste, guanti e occhiali, e anche le ginocchiere. Riguardo al posto. Si può lavorare ovunque purché al riparo dalla pioggia e con temperature primaverili. Le materie chimiche vanno immagazzinate secondo le istruzioni del fabbricante. I legnami debbono stare in piedi in un luogo areato possibilmente non a contatto tra loro. Guardate come fanno in segheria.

Per quanto riguarda gli attrezzi non ci vuole molto, ma un buon lavoro si fa solo con degli attrezzi buoni. Tanti morsetti, seghe e pialle e punte del trapano taglienti. Potendo disporre della troncatrice e di un trapano a colonna e due cavalletti… Il pavimento deve consentirci di fissare il cantiere. Di solito questo fissaggio si fa con dei tasselli, se il pavimento non è piastrellato. A proposito di pavimento. La pulizia non è optional, essa è parte integrante di un buon lavoro e un aspirapolvere potente è utilissimo, sia per pulire sia posizionato vicino alle lavorazioni polverose. Dulcis in fundo l’estintore: i trucioli si sa vanno a fuoco e le prese scintillano così che assieme formano una coppia pericolosa.

Buon lavoro.

 

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