All’Argentario Tribu il primo superyacht ecologico

All’Argentario Tribu il primo superyacht ecologico

Artemare: All’Argentario Tribu il primo superyacht ecologico

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16/07/2021 - 16:53

Si Tribu il primo panfilo del genere a ricevere la Green Star, stella verde del Rina che certifica l’eccellenza ecologica dell’imbarcazione e il rispetto dell’ambiente, ha sostato in questi giorni a Porto Santo Stefano alla storica banchina della Pilarella salutato da Artemare Club e documentato nel suo archivio storico di 150 anni di yachting della Costa d’Argento.

Cinquanta metri e mezzo a zero emissioni, megayacht dalle ampie vetrate da far godere la vista del mare tutto intorno agli ospiti, Tribu è stato costruito in Italia da Mondomarine e consegnato nel 2007, vanta una importante autonomia di crociera con potenza proveniente da due motori diesel Deutz-MWM, può ospitare fino a 10 persone in 5 cabine con 12 membri dell'equipaggio e ha una stazza lorda di 783 tonnellate e una larghezza di 9,8 metri.

È stato progettato da Luca Dini, l'architettura navale è stata sviluppata da Sydac e Mondomarine e l'interno dello yacht è di  Lissoni Design e M. Vignelli. Tribu è particolare per avere un’inusuale ampia cucina attrezzatissima, nel salone domina il bianco dei divani, il grigio e il legno scuro e gli ultramoderni schermi a scomparsa.

Per i grandi yacht di più di 50 metri l’Argentario è diventato di moda, ma Artemare Club coglie l’occasione della sosta di questo megayacht ecologico per ricordare la recente normativa dell’Unione europea per il progetto di istituzione di un sistema di nautica sostenibile volto a perseguire obiettivi di impatto ad inquinamento zero nell’ambiente marino, sempre più compromesso specialmente nelle zone portuali.

L’attività di ricerca e di sviluppo deve essere concentrata sul miglioramento delle tecniche navali esistenti, spaziando dalle caratteristiche degli scafi e dei materiali utilizzati per realizzarli, fino ad arrivare alle motorizzazioni ed ai combustibili impiegati, non solo per quanto concerne l’attività della cantieristica navale e nautica nel diporto e nel commerciale, ma anche in relazione a tutto quello che interessa i porti e le attività ad essi riconducibili.

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