Una tripla installazione del nuovo fuoribordo Honda BF300 V8

Una tripla installazione del nuovo fuoribordo Honda BF300 V8

Nuovo Honda BF300 V8: potenza, efficienza e comfort

Motori marini

23/05/2025 - 15:50

Qualche settimana fa PressMare è stata invitata a Ostia, alla presentazione europea del più recente dei fuoribordo Honda lanciati sul mercato, l’atteso BF300, un modello con unità termica V8 da 5 litri che eroga 300HP di potenza. L’avevamo visto esposto in anteprima a Dusseldorf durante il boot 2025, l’importante salone nautico internazionale che si svolge a gennaio in Germania, e l’idea di poter provare presto questo imponente “big block” ci aveva fatto accogliere sicuramente con curiosità l’invito a testarlo in acqua. Ottima la location, puntuale l’organizzazione, disponibile e preparato il team Honda… tutto perfetto tranne il meteo: una tempesta, impossibile mettere la prua fuori dal Porto di Roma.

Il team Honda che ci ha accolto a Ostia per la presentazione del BF300 V8

Quello di cui scriviamo, quindi, non è il report del test ma una sintesi della lunga conferenza stampa organizzata per spiegare ai giornalisti le principali fiche tecniche che caratterizzano il nuovo Honda BF300. Per la prova in mare bisognerà attendere ancora un po’.

Honda BF300 V8, un progetto tutto nuovo

A guardarlo da fuori, con le sue linee pulite ed eleganti, questo nuovo modello potrebbe quasi trarre in inganno. Il design sportivo e raffinato — disponibile nelle due varianti cromatiche silver aquamarine e bianco — nasconde un cuore meccanico potente e “intelligente”, frutto di un progetto completamente nuovo e sviluppato senza compromessi, esclusivamente per il mondo della nautica.

Il BF300 è l’ultima incarnazione dell’impegno Honda nel segmento dei fuoribordo ad alte prestazioni. È stato progettato a partire dalla medesima architettura del fratello maggiore BF350, un V8 da 5 litri nato con l’ambizione di servire il mare, e solo il mare. Dopo l’abbandono dell’idea di utilizzare la piattaforma anche per applicazioni automobilistiche — una scelta dettata dall’avanzata inesorabile dell’elettrificazione e soprattutto dalle rigide normative CAFE (Corporate Average Fuel Economy) americane ed europee sulle emissioni, Honda ha fatto quello che pochi altri costruttori hanno avuto il coraggio di fare: ha ripensato tutto, da zero, mettendo al centro il diportista, le sue esigenze reali, il suo modo di vivere il mare.

Il motore è stato sviluppato e costruito interamente in Giappone, ma con un occhio attento alle aspettative dei mercati europei, da sempre più esigenti in termini di efficienza e comfort. Non è un caso che il focus principale del BF300 non sia tanto la potenza massima — pur dichiarando i canonici 300 cavalli riportati sulla calandra — quanto la coppia, e soprattutto dove questa viene erogata. Il motore sviluppa infatti 438 Nm in un range che va dai 3.000 ai 5.000 giri/min, proprio dove si naviga più spesso, in crociera. È una scelta progettuale precisa, quasi controcorrente, che privilegia l’utilizzabilità rispetto all’esibizione muscolare. In quell’arco di regime, assicurano i tecnici Honda, il BF300 regala accelerazioni pronte, fluidità di risposta e una planata immediata anche con barche pesanti. Quello del valore di coppia è un dato che troppo spesso viene omesso nelle schede tecniche rilasciate da diversi costruttori di motori marini per i loro modelli, una cosa davvero “strana” perché in realtà si tratta dell’unica informazione utile per capire realmente il comportamento che possiamo attenderci da un modello piuttosto che un altro, il dato che fa la differenza quando si naviga davvero. Un plauso, quindi, alla Honda che lo fornisce.

Il nuovo Honda BF300 si avvale anche di una ricca dotazione tecnologica. Il VTEC — sistema a fasatura variabile che modifica il comportamento delle valvole di aspirazione oltre i 5.000 giri — sempre secondo i tecnici Honda, trasforma letteralmente il carattere del motore. Fino a quel punto si ha un’erogazione piena, progressiva, rotonda. Ma superata quella soglia, il V8 cambia tono, si sveglia, diventa aggressivo, e rivela l’anima sportiva che Honda ha mutuato dalle competizioni. In parallelo, il sistema BLAST ottimizza l’anticipo d’accensione e il rapporto aria/carburante per massimizzare l’accelerazione ai bassi regimi, mentre l’ECOMO lavora con il sensore lambda e la centralina PGM-FI per ridurre i consumi durante la navigazione costante.

Ma la parte più sorprendente è forse quella meno evidente: la silenziosità e la quasi totale assenza di vibrazioni. Qui entra in gioco una delle scelte più ingegnose di questo progetto: l’albero motore con offset a 60°, una scelta progettuale molto precisa che riguarda la disposizione angolare dei perni di manovella dell’albero motore. È una configurazione inedita nel panorama dei V8 marini, pensata per garantire una frequenza di scoppi perfettamente regolare. Il risultato è che il BF300 suona — o meglio, quasi non suona — come un V6, ma con la spinta di un otto cilindri. Un V8 gentile, che non aggredisce i timpani e non affatica chi è a bordo. Il comfort è tangibile: anche dopo ore di navigazione, la fatica non si fa sentire.

Honda ha pensato anche agli accessori e al rigging. La nuova manetta drive-by-wire flush mount integra cinque tasti multifunzione per semplificare la gestione del motore. Il display multifunzione da 7 pollici rappresenta un salto di qualità rispetto alla precedente versione da 4,3”: più moderno, più leggibile, completamente personalizzabile e in grado di gestire fino a quattro motori in simultanea. Tutte le funzioni del motore, dal trim al cruise control, dal tilt limit alla calibrazione del serbatoio, sono accessibili da un’unica interfaccia.

Un altro dettaglio che colpisce gli addetti ai lavori è l’alternatore. Honda non ha voluto compromessi nemmeno in questo ambito, ed è riuscita a dotare il BF300 di un alternatore da 71 ampere, capace di erogarne 31 già al minimo di 750 giri/min, e fino a 43 grazie alla funzione AMP+. In un’epoca in cui le barche sono sempre più ricche di dispositivi elettronici e impianti energivori, avere un’alimentazione affidabile è fondamentale, soprattutto in rada.

Il piede del motore è stato completamente ridisegnato per ridurre la resistenza idrodinamica e minimizzare la cavitazione. Anche qui, secondo i tecnici Honda i benefici non sono solo teorici: consumi più bassi, minore rumorosità, maggiore durata dei componenti e una risposta più omogenea a tutte le velocità.

Il nuovo BF300 è disponibile con gambo XL e XXL, in due finiture, e rappresenta una delle scelte più raffinate oggi sul mercato nella sua fascia di potenza. La sua natura è doppia: da un lato offre prestazioni pronte e grintose, dall’altro garantisce comfort, silenzio, efficienza. È un motore che non ha bisogno di urlare per farsi notare: preferisce farsi ascoltare da chi ha l’orecchio allenato alla qualità.

In un settore nautico in cui l’elettrificazione si affaccia con decisione solo sulle potenze più basse, il segmento dei fuoribordo ad alta potenza resta saldamente ancorato all’endotermico. E Honda, con questo motore, dimostra non solo di voler restare in campo, ma di volerci restare da protagonista. Il BF300 non è una semplice derivazione del 350, ma un progetto a sé stante, con una sua identità tecnica precisa, votata all’usabilità reale e alla soddisfazione del comandante e dell’equipaggio.

È, in definitiva, un motore pensato per chi naviga davvero. E che sa riconoscere la differenza tra potenza sulla carta e performance in mare.

Honda e la nautica: una strategia chiara, coerente, globale

La presentazione del BF300 si inserisce in un contesto strategico più ampio e strutturato, che conferma la volontà di Honda di rafforzare in modo deciso la propria presenza nel settore nautico, non solo con prodotti eccellenti, ma anche con una visione industriale a lungo termine. In un momento storico in cui molti costruttori concentrano gli investimenti sull’elettrificazione delle gamme automobilistiche, Honda sceglie di dare continuità e valore alla propria leadership nell’endotermico, mantenendo il focus sui fuoribordo di media e alta potenza.

La filosofia è chiara: sviluppare motori progettati specificamente per la nautica, con soluzioni ingegneristiche originali, tecnologie esclusive e un approccio orientato al cliente. Nessun compromesso, nessuna piattaforma derivata, nessuna rincorsa alla potenza fine a sé stessa. Ogni nuovo prodotto sarà un’evoluzione coerente della gamma, e l’obiettivo — come più volte sottolineato dai vertici Honda — è “to the next level”, ovvero un miglioramento costante e misurabile delle prestazioni, della qualità percepita e dell’esperienza d’uso.

In questa strategia rientrano anche investimenti importanti in ricerca, in tecnologia ibrida e in soluzioni che trasferiscono know-how dal mondo automotive alla nautica. Honda sta lavorando su progetti avanzati di assistenza all’ormeggio, propulsione elettrica ausiliaria e sistemi intelligenti di movimentazione per imbarcazioni su carrello. Non si tratta di esercizi teorici: sono prototipi già testati in acqua, che confermano la determinazione della casa giapponese a trasformare l’esperienza del diportista con innovazioni concrete, durature, affidabili.

Il BF300 è il segno tangibile di questo approccio: un motore che guarda avanti, che interpreta il presente e prepara il futuro della propulsione marina. Con uno stile sobrio, ma una sostanza tecnica che non lascia dubbi. Honda, ancora una volta, sceglie la rotta giusta.

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