La nave scuola Marcantonio Colonna a Porto Santo Stefano

La nave scuola Marcantonio Colonna a Porto Santo Stefano

55 anni fa il varo del Marcantonio Colonna la nave scuola degli Istituti Nautici

Servizio

16/11/2020 - 16:15

Artemare Club per i giovani ricorda 55 anni fa, con il nome di “Marcantonio Colonna”, il varo della nave per l’addestramento degli allievi dell’omonimo Istituto Nautico di Roma e per altri della nostra Penisola, tra cui quelli di Livorno, Savona e di Porto Santo Stefano. Ceduta alla Guardia di Finanza nel 1977, con il nome di G.M, Paolini è stata impiegata dalla Scuola di Gaeta fino al 1993.

La nave scuola Marcantonio Colonna venne costruita presso i Cantieri Benetti di Viareggio, era lunga 39 metri, larga 8 metri e aveva un stazza lorda di 350 tonnellate con robusto motore diesel Ansaldo di 530 C.V. per una velocità di 10,7 nodi, reversibile per le manovre di ormeggio. Poteva ospitare 47 persone, 32 allievi 2 professori e 13 uomini di equipaggio. Per le esercitazioni in mare degli studenti degli ultimi anni dei citati istituti nautici la nave effettuava crociere di istruzione, con “guardie” in plancia e in sala macchine, sotto la guida degli insegnanti dell'istituto e dell'equipaggio della nave. L’unità navale è ricordata dagli allievi per gli accentuati movimenti di rollio e beccheggio, un’ottima palestra per sviluppare “il piede marino” e importante dal punto vista didattico ma occasione di divertimento incancellabile nella memoria di tanti allievi per quasi 15 anni. Bei tempi!

Il nome della nave ricordava Marcantonio II Colonna, nato a Lanuvio nel 1535 e morto a 49 anni a Medinaceli, nobile, condottiero, ammiraglio e mecenate italiano, Principe di Paliano, III duca dello stesso, I Duca di Tagliacozzo, nel 1577 fu nominato viceré di Sicilia, fu uno dei maggiori protagonisti della vittoria della battaglia di Lepanto e detenne inoltre numerose cariche amministrative e militari nell'ambito dello Stato della Chiesa e dei domini spagnoli del sud-Italia.

Artemare Club a Porto Santo Stefano non si ferma neanche nel periodo  del lockdown per il coronavirus e con il sostegno di PressMare, prosegue l’informazione di cultura del mare perché la parola d’ordine ormai è “L’Italia è il Mare” e per rilanciare se stesso il nostro Paese deve tornare marittimo!

PREVIOS POST
FIV: pubblicato il nuovo Regolamento di Regata 2021-2024
NEXT POST
Ottimi risultati della sperimentazione del progetto Isolem