MY Masquenada 51m

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MY Masquenada 51m: un grande refit in tempi record

Barca a motore

11/04/2022 - 14:27

Il refit dello yacht a motore Masquenada nasce da una rivisitazione delle priorità del suo armatore Pier Luigi Loro Piana. Velista di grande esperienza, pur amando sempre le regate, quando ha iniziato a pianificare una crociera intorno al mondo, ha subito pensato   che una barca a motore di tipo explorer avrebbe offerto molto più comfort a bordo.

“Ho deciso di optare per un grande, bellissimo yacht a motore di circa 50-60 metri di lunghezza, in grado di ospitare 10-12 ospiti, per esplorare il mondo in sicurezza e comfort”, afferma Pier Luigi Loro Piana. “Le sue dimensioni sono fondamentali: se fosse stato più grande non avrei potuto accedere alle piccole baie che ero abituato visitare con le mie barche a vela”.

MY Masquenada 51m

REFITTING A TUTTO TONDO

All’inizio è stata presa in seria considerazione la costruzione di uno yacht totalmente nuovo e con Mario Pedol è stato sviluppato un nuovo concept di motoryacht di 58 metri.

“Ma per qualsiasi nuova costruzione a vela o motore” spiega Loro Piana “ci sarebbero voluti almeno tre anni e, dopo un anno dalla perdita della mia amata My Song, ho pensato di non voler aspettare così tanto”, così è iniziata la ricerca di una barca adatto per il refitting”.

 “Mi sono ricordato di una navetta chiamata Aspire (originariamente Etra) che avevo visitato alcuni anni prima e che pensavo potesse fare al caso suo”, ricorda Mario Pedol, co-fondatore di Nauta Design, che conosce l’armatore da oltre 40 anni. “La costruzione solida e l’autonomia oceanica, la sua stazza di quasi 600GT e la lunghezza di 51 metri rispondevano al progetto del proprietario di girare il mondo con la sua famiglia. Con Nauta in qualità di broker dell’acquirente, è stato raggiunto un accordo e Aspire è arrivato in Italia a settembre 2020. C’era poco tempo e volevamo far iniziare i lavori. Abbiamo dunque scelto Lusben, la divisione refit di Azimut-Benetti, per questo profondo top-refit che ha richiesto la riprogettazione della nave sia all’interno che all’esterno”.

L’intervento più evidente richiesto dall’armatore è stata la completa rivisitazione del ponte principale a poppa. Quest’area era già stata allungata durante un precedente refitting, ma l’armatore chiedeva la creazione di un beach club aperto, con facile accesso sia al mare che al salone principale, e che fosse anche in grado di ospitare tender e sea toys.

 

PIEDS DANS L’EAU

Così, le murate di poppa sono state tagliate per avere un flush deck senza ostacoli alla vista, adatto anche per ospitare un elicottero, mentre l’area a poppa è stata trasformata in una vera piattaforma da bagno pieds dans l’eau. Un’importante modifica è stata la rimozione della vecchia gru di coperta e la sua sostituzione con una gru su misura della portata di 7,5 tonnellate, che si ripiega e scompare in un apposito vano sottocoperta.

Avendo spazio per due o più tender, incluso un mezzo anfibio Iguana, quando i tender e i sea toys sono in acqua, il ponte di poppa offre un’enorme area per rilassarsi o organizzare party. Le scale di imbarco su entrambi i lati sono regolabili in altezza a seconda che sia ormeggiato un tender o il veloce daycruiser Maxi Dolphin-Nauta.

“L’hangar della gru richiedeva il taglio della sezione di poppa e l’aggiunta di un blocco completamente nuovo”, afferma Pedol. “L’architetto navale Francesco Rogantin è stato incaricato di riconfigurare le linee di carena e ci piace pensare che il nuovo specchio di poppa ricordi più un veliero piuttosto che un motoryacht. Il salone principale è stato trasformato con una porta larga due metri per migliorare il collegamento con il ponte aperto di poppa. Nuovo anche l’accesso a dritta alla sala macchine, così come le strutture di ventilazione con chaise longues integrate”.

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SPAZIOSO E VIVIBILE

Gli spazi su entrambi i ponti, principale e superiore, erano già ampi e ben vivibili, ma entrambi sono stati allungati di 1,5 metri verso poppa per creare un profilo più aggraziato e più ombra su quello inferiore. Sul bridge deck ora c’è spazio per una palestra e per due dinghy a vela che possono essere riposti in un gavone chiuso che funge anche da prendisole. Il ponte superiore a poppa è stato pensato per ospitare la zona pranzo e relax, mentre il  sun deck costituisce un esclusivo punto di osservazione e dispone di una cucina attrezzata con barbecue.

La coppia di motori originali Caterpillar 3508 (2.100 CV totali) è stata sottoposta a una completa revisione e dotata di un nuovo sistema di scarico. Con nuove eliche e le linee dello scafo riconfigurate a poppa, lo yacht ha guadagnato 1,5 nodi di velocità massima. L’attenuazione del rumore era un’altra priorità per l’armatore, quindi i tre nuovi generatori Kohler sono alloggiati in box insonorizzati e montati su antivibranti con rinforzi strutturali per evitare la trasmissione del rumore attraverso lo scafo.

Il sofisticato design degli interni di Misa Poggi prevede essenze a contrasto, in legno scuro e chiaro, abbinate a pelle impunturata e accenti in bronzo spazzolato. L’atmosfera generale è calda e raffinata, ma anche accogliente e informale con finiture in pergamena, bambù e tessuti che aggiungono un tocco esotico.

Le sistemazioni per gli ospiti prevedono tre cabine sul ponte inferiore, due sul ponte principale e la cabina armatoriale sul ponte superiore a prua, per un totale di 12 ospiti compreso l’armatore. Le murate che fiancheggiano il salone dell’armatore sono state tagliate per offrire una migliore vista sul mare e le aperture sono ora dotate di persiane a comando elettrico per una maggiore ombra, oppure una migliore privacy quando si è ormeggiati in un porto turistico.

 

ROUND THE WORLD CRUISE

Sfoggiando una nuova livrea grigio chiaro e scuro, Masquenada è stato varato nel giugno 2021, soltanto poco più di otto mesi dopo l’arrivo al cantiere Lusben di Livorno. Ha trascorso la sua prima estate in crociera nel Mediterraneo e ora è partito per i Caraibi per iniziare un viaggio di tre anni che lo porterà in giro per il mondo.

“Masquenada è uno yacht molto versatile e sono decisamente molto contento del risultato finale”, afferma Pier Luigi Loro Piana. “Tutto il team di progettazione ha lavorato molto bene - Nauta, Misa e l’Ingegner Rogantin -. La scorsa estate, la vita a bordo con la mia famiglia e i miei amici era proprio quello che avevo immaginato quando abbiamo iniziato questa avventura!”

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