Naval Motor Botti: 50 anni al fianco dei cantieri e di chi va in barca

Motori marini

23/11/2022 - 07:30

Spesso, quando cerchiamo notizie sul mercato nautico, intervistiamo le aziende che producono barche e accessori, e nel caso dei motori marini, i responsabili delle case costruttrici. È però altrettanto interessante raccogliere informazioni sull’andamento della stagione anche da chi è realmente sul campo, chi i motori li vende all’utente finale, specie quando si tratta di rimotorizzazioni di barche che hanno già visto e vissuto il mare.

Fra i diversi dealer incontrati recentemente, abbiamo avuto il piacere di scambiare qualche battuta con Emanuela Botti, direttore generale di Naval Motor Botti. La sua azienda, che ha sede a Viareggio e ha da poco raggiunto il traguardo dei 50 anni di attività, è impegnata nella distribuzione e nell’assistenza di motori sia marini che industriali, invertitori, gruppi elettrogeni, ricambi e accessori. In particolare ci siamo concentrati su un bilancio della stagione appena trascorsa, vissuta in qualità di distributore autorizzato di motori marini FPT Industrial, azienda leader che si occupa di progettazione, produzione e vendita di sistemi di propulsione per applicazioni on-road e off-road, marine e di power generation.

Emanuela Botti - Il 2021 così come il 2022 sono stati indubbiamente anni molto interessanti sotto il profilo commerciale. La richiesta di motori marini è stata alta sia nel diporto sia nell’ambito delle imbarcazioni professionali, entrambi settori che seguiamo attraverso i prodotti di FPT Industrial. Chiudiamo l’anno nautico 2022 con circa il 20% di crescita del fatturato.

Lo stand Naval Motor Botti/FPT Industrial al Salone Nautico di Genova 2022

PressMare - Siete riusciti ad accontentare tutti coloro che vi hanno chiesto un motore per la propria barca?

EB - Con FPT abbiamo fatto un ottimo lavoro di programmazione, cercando di farci trovare preparati alla grande richiesta del mercato e nella nautica ce la siamo cavata bene, nonostante la penuria di materie prime e componenti, che alle volte ci ha fatto arrampicare sugli specchi. Questo è il bello del nostro lavoro, trovare soluzioni alle situazioni difficili…

Nella nautica professionale i problemi sono arrivati non tanto dai motori, che in qualche modo siamo riusciti a reperire, quanto dai ritardi che abbiamo avuto su applicazioni particolari, tipo pescherecci o unità per il trasporto passeggeri, dove siamo riusciti ad ottenere le omologazioni RINA con tempi più lunghi del previsto. Coordinare attività che impattano su aziende strutturate come Rina ed FPT non è semplice, soprattutto in questo ultimo periodo segnato da continui imprevisti.

Naval Motor Botti e FPT Industry al fianco dei professionisti del mare

PM - Cosa significano i vostri 50 anni di attività?

EB - Aver acquisito tanta esperienza e preparazione che ci consente di accontentare il cliente fino al massimo della customizzazione, fino a realizzare motori ad hoc. Ad esempio, partendo da un motore FPT della serie NEF, abbiamo realizzato un motore che è stato esposto anche a Genova durante il Salone.

PM - Ci spiega meglio?

EB - Siamo in grado di fornire motori realizzati per rispondere a specifiche precise, modificati fino ad arrivare ad una nuova omologazione. Ad esempio, motori studiati specificatamente per la pesca, oppure motori che rispondono a normative quali la certificazione Solas - è la convenzione IMO (International Maritime Organization) per garantire la salvaguardia della vita umana in mare ndr.

FPT N67 Evo da 570 HP

PM - Si parla molto dell’aumento dei listini dell’accessoristica di bordo, motori compresi. Sappiamo che si aggira fra il 13 e il 15%, anche per FPT Industrial è stato così?

I nostri listini sono aumentati di meno rispetto ai competitor, è stata una scelta della casa madre quella di contenere al massimo la loro crescita, ma già sappiamo che a breve ci sarà un ulteriore ritocco.

PM - D’altronde i costi di produzione stanno lievitando per tutti ed è inevitabile che col perdurare della situazione internazionale le cose non miglioreranno…

EB – È vero, però sono convinta che in certi momenti difficili qualcuno speculi un po’ sulla situazione contingente.

FPT C90 650 EVO

PM - Quale fascia di mercato e dunque quali modelli FPT sono stati i più richiesti?

EB - La gamma dei motori FPT copre potenze che nella nautica sono da considerarsi piccole e medie, fino a 735 kilowatt, cioè mille cavalli, per cui installiamo motori su motoryacht che arrivano fino ai 24 metri. Tutti i motori della gamma sono stati molto richiesti, a partire dai motori della serie Nef, la nuova gamma Cursor, ed anche motori più piccoli, come l’S 30, spesso accoppiato al piede poppiero. Ribadisco però che c’è stata uniformità nelle richieste a partire dal motore C90 650 EVO, uno dei propulsori marini di punta del brand nel diporto, così come il citato Cursor 16 da mille cavalli o il 600 HP nella gamma dei motori professionali.

PM - Il trend del mercato continua a essere positivo?

Il periodo dopo i saloni nautici di settembre è solitamente quello cruciale, quando si capisce che piega prenderà l’anno nautico. Devo dire che c’è ancora fermento ma per darle una risposta attenderei ancora qualche settimana.

 

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