'Caos in banchina' - Acquarello di Fabrizio Esposito

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Nautica, porti, balneari, crociere: tutti uniti nel Turismo Costiero

Portualità

03/01/2020 - 16:04

Angelo Zerilli è sicuramente uno degli “addetti ai lavori” ad avere validi motivi per dire la loro in tema di nautica, portualità e turismo a esse collegato: è un esperto. Capitano di Vascello delle Capitanerie di Porto oggi in congedo, per 12 anni è stato Responsabile della Portualità Turistica Nazionale presso il Ministero dei Trasporti - Direzione Generale del Demanio. Da lui abbiamo ricevuto e pubblichiamo con piacere il testo che segue, un’analisi nella quale Zerilli fotografa alcune difficoltà del Paese, offrendo sicuri spunti di riflessione dai quale partire per migliorare una situazione che tutti noi vorremmo rapidamente cambiare.

Lo speriamo sempre che l’anno che sta arrivando possa portare innovazioni e miglioramenti, ma nel caso di cui voglio parlarvi, spero possa soprattutto portare alla conclusione di tutti i tanti problemi che ormai da oltre un decennio ci portiamo dietro, e finalmente possa esserci detto una volta per tutte come dobbiamo fare per fare.

Ricordare l’elenco delle annose e spesso assurde questioni aperte e mai risolte, può essere ripetitivo e noioso: la Bolkestein, le gare d’appalto, i canoni retroattivi, le sentenze attese per anni e poi non applicate da altre componenti dello Stato; ora anche le detrazioni IVA non applicabili ai Marina Resort, e l’elenco sarebbe ancora lungo.

Io, insieme con altri, ho scritto una norma su come fare per essere autorizzati a costruire porti turistici; questa norma l’ho applicata per oltre 20 anni, ma oggi, stante l’attuale caos normativo nazionale, regionale ecc. non sono più certo su come fare: applico il Burlando, il Codice degli Appalti oppure la 241? E poi chiedo 90 anni di concessione come in alcune Regioni o 20 anni massimo come in altre? E ancora, chi è in grado di dirmi quanti anni possono durare i 90 giorni di una Conferenza di Servizi?

L’anno che sta arrivando forse ci porterà a breve una nuova crisi di governo e, se così fosse, con essa le proroghe di giugno scadrebbero nuovamente e bisognerà ricominciare di nuovo a fare i giri delle sette chiese per ottenere al massimo nuove proroghe, così come ormai succede dal lontano 2006 - 2007.

L’anno che verrà, io mi sto preparando… si ! Se ho 25 anni mi sto preparando la valigia, non più quella di cartone ma quella con dentro la mia laurea e le mie specializzazioni, e me ne vado all’estero, a lavorare. Dopo che lo Stato ha speso tutti quei soldi per me, il ricavato del mio ingegno lo regalo agli altri Stati dove trovo subito lavoro e paga adeguata!

L’anno che verrà gli imprenditori continueranno a non in vestire, terrorizzati da una BUROCRAZIA che non assicura procedure chiare e tempi certi di ritorni degli investimenti.

E allora, come poter rimediare a tutto ciò, ma solo provare a mettere un freno?

L’unica speranza è nell’unione delle varie e numerose Associazioni di categoria che dovrebbero per un po’ dimenticare i colori di provenienza e unirsi nel dialogo con la Politica nel nome di un progetto unico: il TURISMO COSTIERO. Non più NAUTICA o CROCIERISTICA o BALNEARI o PORTUALITA’, ma solo TURISMO COSTIERO, con i suoi milioni di occupati, con la sua assoluta rilevanza sul PIL Nazionale, e con la sua enorme potenzialità di valorizzare coste e territori circostanti con tutto quello di cui siamo ricchi in tradizione, arte, archeologia, beni culturali ecc. e dei quali ci siamo dimenticati, fino al punto assurdo di fare un referendum per abolire il Ministero di riferimento.

L’anno che verrà… tra un anno passerà… vedi caro amico, cosa ti scrivo e ti dico…

Angelo Zerilli

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