Vacanze in barca

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13/10/2017 - 15:25

 

 

 

 

 

Qualcuno dice che il momento migliore nella vita di un armatore, quello di maggiore lucidità, è quando vende il proprio yacht. Ovviamente è un paradosso anche perché è un dato di fatto che ogni volta che abbiamo a che fare con una passione, una grande passione, la razionalità spesso latita. Ma è pur vero che bisogna essere ben coscienti di una cosa: l’acquisto un’imbarcazione apre si ai piaceri della navigazione e della crociera, introduce a un’altra dimensione del contatto col mare e con la natura, alla libertà, ma spalanca la porta a tutta una serie di doveri legati alla gestione dell’unità onerosi in tutti i sensi. Posto barca, manutenzione, equipaggio, tasse, tempo, redditometro… In ordine sparso sono poi in fondo queste le prime motivazioni che, sommate alla congiuntura canaglia, hanno contribuito a portare il mercato nautico nazionale al crollo degli ultimi anni.

Per fortuna c’è però una terza via fra il possedere una barca e il non averla affatto: noleggiarla. Per chi non vuole rinunciare alla vacanza in barca o per chi volesse provare per la prima volta questa fantastica esperienza, senza doversi accollare i citati oneri, la locazione di uno yacht lascia un unico “problema” da affrontare. Mettersi comodi in poltrona davanti al mappamondo, farlo girare e puntare il dito per scegliere la destinazione: dove? Qui! Qualunque sia il mare scelto o preferito, state certi che c’è un’agenzia di charter nautico pronta a proporvi una barca per la vostra vacanza dei sogni, proprio per quella destinazione. Ormai la locazione di imbarcazioni è un’attività diffusissima e sono milioni le persone che ogni anno preferiscono tale soluzione. Prima di lanciarsi in questa esperienza, però, è bene fare qualche riflessione e dare qualche consiglio di massima.

E’ indubbio che una vacanza in barca, pur non essendo alla portata proprio di tutti, sia un’esperienza che molti possono permettersi, basta saper scegliere bene fra le mille offerte che il mondo di internet propone sia in termini di barche sia per i servizi erogati e, dunque, di prezzi. La prima cosa su cui riflettere, ancor prima della meta è con chi passare la vacanza. Vivere in barca per un week-end, ma soprattutto per settimana o più, non è come passare lo stesso periodo in un albergo o in una casa. Una compagnia apparentemente affiatata in uno spazio ridotto e circoscritto dal mare può trasformarsi, e la barca da mezzo di piacere può diventare un’angusta prigione. Ergo, prima di dire a tutti “che fai, vieni?” è bene scegliere con cura l’equipaggio, tendendo a ridurlo allo stretto necessario, senza per altro farsi ingannare da ciò che è riportato sui dépliant delle agenzie di charter. Bisogna infatti tenere bene a mente che le barche da noleggio sono studiate per offrire la massima disponibilità di posti letto, un’ottimizzazione dei volumi talvolta esasperata che rischia di far star scomodi, di ridurre lo spazio pro capite, mettendo a dura prova l’efficienza e la vivibilità degli spazi comuni e dei servizi di bordo. Dunque, se sulla scheda tecnica della barca c’è scritto che dispone di 8 posti letto, noleggiatela in 6 o addirittura in meno, ciò aumenta il costo pro-capite della locazione ma ne va della qualità della crociera. Se invece volete andare proprio in otto, meglio noleggiare due barche e navigare in flotta. Ci sono alcune agenzie che nei loro pacchetti vela propongono proprio questo tipo di servizi, secondo noi particolarmente indicati per chi è alla prima esperienza di crociera in barca. Il noviziato in questo caso di solito si paga con un filo d’ansia o agitazione creato dalla situazione ignota e per altro in un elemento col quale magari si ha poca familiarità, che la soluzione della navigazione in flotta può sicuramente togliere. Si fa con gruppi di barche molto simili se non identiche, sulle quali l’agenzia garantisce la presenza di esperti skipper che fanno capo a un capitano coordinatore, profondo conoscitore dei luoghi e delle rotte, che scandisce tempi e modi della crociera, in modo da dare un senso di organizzazione e sicurezza maggiori.

Quale agenzia scegliere? Nella messe di opportunità offerte da internet, anche questa è una selezione da ponderare bene, ma generalmente, specie quando si va in posti sconosciuti o “fuori dal mondo”, è sempre meglio optare per organizzazioni medio/grandi, che possiedono flotte e non un paio di barche o addirittura una sola. Avere a bordo lo skipper/proprietario della barca può forse accrescere il grado di accoglienza e la sensazione dello stare in famiglia durante la crociera, può anche far risparmiare un po’ di soldi, ma in caso di problemi tecnici allo scafo, una panne o una rottura grave, la vacanza nella maggior parte dei casi è compromessa proprio perché alle spalle non c’è una struttura in grado di intervenire rapidamente e con efficacia per porre rimedio al problema, quando necessario anche con la sostituzione della barca. Specie quando si va dall’altra parte del mondo, non lesinate sulle assicurazioni: sono costi aggiuntivi di poco conto rispetto a quello della vacanza, ma che fanno dormire sonni tranquilli a tutti, compreso chi vi aspetta a casa.

Un’indicazione la vogliamo dare anche a chi ha bambini piccoli ed è tentato dall’esperienza del charter, ma non osa. E’ uno dei regali più belli che potete far loro, soprattutto se non cadete nel trappolone di portare in crociera troppi giochi che li facciano sentire come a casa. La vacanza in barca può e deve essere un’opportunità per crescere, formativa in tutti i sensi, divertente, soprattutto se i bambini sono coinvolti nelle normali attività della vita di bordo. Se ci riuscite non fategli mettere la console elettronica nello zaino, ma teneteli impegnati con il mondo di cose che si possono e si devono fare a bordo: dai rudimenti delle regole di navigazione alla pesca, dall’aiutare nel preparare il pranzo al mettere in ordine. Date loro fiducia, non siate apprensivi e lasciateli sbagliare senza colpevolizzarli, daranno il meglio di sé.

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