Big Fish & Begonia di Liang Xuan e Zhang Chun

Big Fish & Begonia di Liang Xuan e Zhang Chun

Aqua Film Festival, al via domani 7 giugno la terza edizione

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07/06/2018 - 12:41

Sarà la prima italiana del lungometraggio di animazione Big Fish & Begonia di Liang Xuan e Zhang Chun (Cina, 2017) a inaugurare giovedì 7 giugno, alle ore 19.30 presso il cinema Caravaggio (via Paisiello 24) di Roma, la 3/a edizione di Aqua Film Festival, il festival cinematografico diretto da Eleonora Vallone dedicato e ispirato al tema dell’acqua. Il film di animazione uscirà nei cinema italiani il 21 giugno con Draka Distribution.

Il film è ambientato in un mondo parallelo in cui il cielo e gli oceani sono invertiti e gli esseri umani sono dei grandi pesci, tra i quali troviamo Chun, una giovane incaricata della crescita delle begonie. Come tutti i suoi coetanei, compiuti i 16 anni di età, è chiamata a salire in superficie con le sembianze di un delfino rosso, per iniziare il suo viaggio nel mondo umano.

La prima giornata di festival partirà però già alle ore 15.00 con l’inaugurazione del concorso internazionale cortometraggi. Saranno presentati: Uma Kori di Patricia Albornoz, storia di una vedova indigena e della sua battaglia quotidiana nella ricerca di una risorsa vitale come l’acqua; La prima figlia del regista Vladimir Di Prima, che racconta la storia di Sarina, 92 anni, gran parte dei quali vissuti per compiere, ogni giorno, qualcosa di straordinario e commovente; la tragedia delle migrazioni vista dagli occhi di chi dovrà imparare a vivere il domani in Je ne veux pas mourir di Massimo Loi e Gianluca Mangiasciutti; e ancora la storia di Hans, un uomo di mezza età che deve imparare a nuotare nel grande mare di informazioni di internet nel corto di animazione Drowning di Pedro Harres; e La fiebre del Oro di Raúl De La Fuente, corto sul divario tra la povertà della popolazione del Mozambico e la ricchezza del sottosuolo del paese.

Le proiezioni dei cortometraggi proseguono fino alle 18.00 con Agua de Rìo, il corto documentario di Luciano Nacci e Franco Tarantino sulla contaminazione delle acque di uno dei fiumi più preziosi nel sud dell’Argentina; la salvaguardia degli antichi canali d’irrigazione a gravità sulle Alpi francesi in Uomini e canali di Salvo Manzone; il corto di Jaime García Parra, Agueseca, storia di piccola città devastata dalla siccità in cui il pomodoro è l’unico prodotto coltivabile; Il leone del Tevere di Giuliano Cipollone, la storia di Mario Sartini che all’età di 86 anni continua a coltivare la passione per il canottaggio e per il fiume della città eterna; a chiudere il corto Exhalaciòn di Al Díaz.

Dalle 18.00 alle 19.00 spazio alla formazione con la lezione di cinema a cura di Giovanni Spagnoletti, professore dell’Univeristà di Tor Vergata, sul tema “Il fantastico elemento dell’acqua nel cinema”. Partendo da alcuni successi recenti come il premio Oscar “The Shape of Water” di Guillermo del Toro, la lezione cercherà di mettere in luce alcuni dei numerosi rapporti tra l'acqua e il cinema.

A chiudere il programma della prima giornata, alle 22.00, la proiezione del lungometraggio L’effetto acquatico di Solveig Anspach (Francia, Islanda, 2016, Cinema), storia d’amore tra l’introverso e imbranato Samir e Agathe, istruttrice di nuoto di cui s’innamora e che per corteggiarla ricorre al sotterfugio di iscriversi alla piscina in cui la ragazza insegna, fingendo di non saper nuotare.

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