
Sir Jim Ratcliffe (a sin) e Sir Ben Ainslie alla premiazione della LV Cup
Sir Ben Ainslie licenziato da Ineos Britannia
Dai sorrisi sul palco di Barcellona per la conquista della LV Cup non si sarebbe detto che nemmeno quattro mesi dopo ci sarebbe stata una rottura così clamorosa tra l’icona della vela britannica, Sir Ben Ainslie e il magnate Sir Jim Ratcliffe, patron di Ineos Team UK, che ha finanziato con centinaia di milioni di Euro le tre campagne di Coppa. La collaborazione era iniziata nel 2018, quando Ainslie abbandonò in corsa lo sponsor Land Rover cedendo di fatto il team a Ineos, mossa necessaria per avere un budget sufficiente per l’ambizioso obiettivo di vincere l’America’s Cup, che il Regno Unito non è mai riuscito a conquistare, e riportala dove nacque: al Royal Yacht Squadron a Cowes, sull’isola di Wight, nel Solent.
Oggi, le divergenze emerse tra i due hanno portato a una rottura che potrebbe avere ripercussioni rilevanti sulla futura sfida britannica, qui riportiamo i comunicati ufficiali emessi dalle due parti. Infatti il Royal Yacht Squadron è lo yacht club Challenger of Record, rappresentante degli sfidanti. Al momento Ineos Team UK intende proseguire senza Sir Ben, che però detiene i team Youth e Women ed è intenzionato a dare battaglia legale. Ineos UK ha sostituito Ben Ainslie con il Project director del team, Dave Endean e confermato l’accordo di partnership tecnologica con il team Mercedes F1 guidato da James Allison.
Durante la 37^ America’s Cup di Barcellona sotto la guida di Ainslie, Ineos Britannia, dopo una fase iniziale decisamente difficile e sottotono, ha conquistato la Louis Vuitton Cup, riportando dopo 60 anni una barca britannica in finale per l’America’s Cup, nonostante sia poi stata sconfitta per 7-2 da Emirates Team New Zealand. La sensazione è che, nonostante il discreto risultato complessivo, l’approccio anglosassone sia molto più severo di quanto siamo abituati in Italia: le difficoltà iniziali, forse dei costi extra budget necessari per aumentare l’impegno degli ingegneri del team di Formula 1 Mercedes (di cui Sir Ratcliffe detiene un terzo della proprietà) delle cui competenze tecnologiche il team ha beneficiato, l’aver mancato l’obiettivo più alto, potrebbero aver portato alla rottura.
Sir Ben disse a caldo in mixed zone a Barcellona, il giorno della sconfitta, che Ratcliffe aveva confermato il suo impegno per la prossima campagna di Coppa, ma che non avrebbe voluto essere il solo finanziatore. In riferimento al fatto che rimanesse al timone o gestisse il team senza essere a bordo, Ainslie si era inoltre dichiarato a disposizione del Team e dello yacht club Challenger of Record circa la sua posizione futura.
Pare che le tensioni tra Ainslie e Ratcliffe siano emerse sulla gestione della futura campagna. Ineos Britannia ha annunciato la separazione da Ainslie, nominando Dave Endean come nuovo CEO per la 38ª America’s Cup. Ainslie, sorpreso dalla decisione, ha espresso la sua intenzione di intraprendere azioni legali, sottolineando le sfide legali e pratiche che Ineos potrebbe affrontare senza di lui. Ha inoltre annunciato che la sua futura sfida all'America's Cup avverrà con il team Athena Racing di cui è proprietario (e che ha stipulato l'accordo con il Royal Yacht Squadron Ltd).
La separazione solleva interrogativi sul futuro della vela britannica nella Coppa America. Con due entità separate che perseguono lo stesso obiettivo, potrebbe verificarsi una frammentazione delle risorse e delle competenze. Tuttavia, sia Ineos Britannia che Athena Racing hanno dichiarato il loro impegno nel voler riportare la Coppa nel Regno Unito, forse la competizione interna potrebbe alla fine rivelarsi di stimolo.
Le liti, anche legali, sono parte integrante della storia della Coppa, ma raramente sono avvenute all’interno dello stesso team alla luce del sole. Ricordiamo nel luglio 2004 il licenziamento di Russell Coutts che a marzo 2003 aveva portato Alinghi alla conquista della 31^ America’s Cup. Il neozelandese si prese poi la rivincita nel 2010 portando alla vittoria il trimarano con vela alare BMW Oracle nel Deed of Gift match con Alinghi, dopo una lunga battaglia legale contro Alinghi presso la Corte di New York. Quella vittoria aprì la strada in America’s Cup, piaccia o meno, ai multiscafi prima e al foiling come conseguenza tecnologica.
Pensiamo dunque che questa vicenda sia solo all’inizio…
Giuliano Luzzatto
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