Dissalatori HP Watermakers: la valvola “magica” RP Tronic fa 20 anni

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18/01/2024 - 09:05

È una delle grandi scommesse del futuro: riuscire a dissalare l’acqua marina in maniera sempre più semplice, veloce, sufficiente. E c’è chi lavora su questo fronte da molto, molto tempo. A vent’anni dalla sua nascita RP Tronic di HP Watermakers, la valvola che ha rivoluzionato il mondo della dissalazione, fa un nuovo passo in avanti. Il sistema che è stato lo spartiacque tra i dissalatori manuali e quelli automatici subisce un restyling soprattutto formale: “Abbiamo deciso - spiega Gianni Zucco, Co-Founder di HP Watermakers - di rendere blu il nostro colore istituzionale RP Tronic perché fosse più facilmente individuabile sulla macchina, mettendone in risalto anche il nome e il nostro brand. In questi anni forse non abbiamo promosso abbastanza l’enorme vantaggio competitivo che questa soluzione garantisce: è arrivato il momento di far conoscere a tutto il mondo nautico quale autentica rivoluzione costituisce questa valvola”.

Ma di cosa stiamo parlando esattamente? “L’introduzione della valvola – è ancora Zucco a spiegare - ha permesso di automatizzare la regolazione della pressione dell’acqua di mare sulle membrane osmotiche. In pratica, la pompa di alta pressione invia l’acqua di mare alle membrane e la valvola RP TRONIC a valle di esse garantisce che la pressione sia tenuta costante a 60 bar. Se questo non succedesse, la produzione di acqua dolce ne risentirebbe. Si tratta di una normalissima valvola a spillo ma la novità di RP Tronic, sistema brevettato HP Watermakers, è nella sua regolazione automatica, mentre quelle manuali impongono di scendere in sala macchine per farlo in loco ogni volta che le condizioni dell’acqua marina, in termini di salinità e temperatura, cambiano. E come si può immaginare, navigando questi parametri variano di continuo”.

 

Se quindi la pressione a 60 bar è la condizione ottimale che deve essere garantita sulle membrane dell’osmosi inversa, mantenerla tale non è così semplice. Infatti, soprattutto in navigazione, con una valvola manuale sarebbe necessario un controllo costante perché, in caso di maggiore salinità, la produzione si ridurrebbe inevitabilmente e la pressione aumenterebbe fino a fare spegnere l’impianto, mentre con un aumento della temperatura si produrrebbe il fenomeno contrario: la pressione scenderebbe, cosi come la produttività dell’impianto. È quindi comprensibile come i due elementi interagiscano e possano pregiudicare il regolare funzionamento del dissalatore.

I vantaggi di questa valvola non si limitano peraltro alla sua praticità per la regolazione automatica ma incidono sull’efficacia della produzione e la manutenzione. Sotto quest’ultimo profilo, durante il lavaggio automatico (che è standard sui dissalatori HP), RP Tronic, che come tutte le valvole di regolazione pressione si trova a fine circuito come fosse un rubinetto chiuso, si apre tutta automaticamente permettendo di fare defluire l’acqua salata dall’impianto ma soprattutto dalle membrane.

HP SC Double

E’ un aspetto importante perché se non ben risciacquate, sulle membrane si deposita il sale che nel tempo si cristallizza richiedendo un lavaggio chimico per ripristinarne piena efficienza. Inoltre essendo perfettamente risciacquate con acqua dolce, le parti metalliche a contatto con l’acqua di mare sono messe al riparo da corrosione e ruggine. In più nella fase di avvio, RP TRONIC si chiude gradualmente e regola la pressione a 60 bar in un ciclo di salita di 2 minuti controllando tutti i parametri e ottimizzando il ciclo di partenza prima di operare a pieno regime. Di più: come spiega l’azienda, grazie al sistema AMCS (Automatic Membrane Conservic System) - altra esclusiva HP Watermakers - durante ogni ciclo di spegnimento e lavaggio, un dosatore inietta sulle membrane alcune gocce di metabisolfito di sodio, un acido inerte e innocuo per le membrane ma fondamentale per evitare la proliferazione batterica e quindi la creazione di mucillaggine, sempre possibile considerando l’assenza di cloro. Con tutti questi sistemi la durata delle membrane può raggiungere anche i 10 anni. Infine, grazie a RP Tronic, il dissalatore può essere interfacciato con tutti i plotter di bordo presenti sul mercato, permettendo dalla plancia il pieno controllo della sua attività. L’interfaccia è disponibile anche con il sistema Sea0Spot, dispositivo che combina le funzioni di un dissalatore con MWT (Marina Water Treatment) per l’addolcimento dell’acqua marina.

Andrea Macaluso

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