Fabio Planamente, Cantiere del Pardo

Fabio Planamente, Cantiere del Pardo

Fabio Planamente, Cantiere del Pardo: la sfida del 2023 sarà per le materie prime

Barca a vela

11/07/2022 - 09:26

I dati inerenti il mercato delle barche a vela sono più che positivi. Il tema però non è tanto la vendita di barche, visto che c’è più richiesta di quello che il mercato è in grado di produrre. Il problema è la scarsa reperibilità di materie prime. A Fabio Planamente, presidente del settore vela di Confindustria Nautica, amministratore delegato di Cantiere del Pardo, società forlivese che progetta e costruisce barche a vela e a motore, abbiamo chiesto un parere sull’evoluzione del mercato e su quelle che sono le aspettative future dei cantieri. “Abbiamo barche finite e pronte per scendere in mare che sono senza motori, perché attendono da mesi i componenti. Una cosa mai successa nel mondo della nautica. Parliamo di microchip, schede elettroniche, componentistica. Materiali importanti per costruire i motori che oggi sono contingentati. La difficoltà di reperirli sta pregiudicando la capacità di vendere più barche. La vera sfida del 2023 sarà proprio quella delle materie prime legate non tanto all'aumento di prezzo ma alla loro poca reperibilità”. L’azienda nautica di Forlì fattura 80 milioni di euro (+ 30% sull’anno prima), di cui l’85% legato all’export. “Con il mio cantiere consegneremo tutto tranne un 5% della programmazione” continua Planamente. “Gli aumenti ormai sono mensili. Secondo me è in atto una grossa speculazione di chi produce la materia prima, con la conseguenza che i cantieri devono rigirare tutti questi continui aumenti sui clienti”.

Il Pardo 52GT da poco presentato a St. Tropez

Barche usate

Sarà per questo il “mercato delle imbarcazioni usate ha fatto si che le valutazioni delle barche siano cresciute del 10%. I charter lavorano molto bene da un mese, per lo più con gli stranieri e le previsioni per la stagione estiva sono ottime” continua il manager. Il conflitto nel cuore dell’Europa sembra invece non aver avuto il minimo impatto sull’azienda. “Vendiamo in Asia ma non ai Russi, che prediligono barche sopra i 40 mt. Mentre, per noi la ricerca e sviluppo è fondamentale: stanziamo annualmente tra il 5 e l’8% del fatturato in innovazione e in ricerca nell’ ambito della sostenibilità e del green. In collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Bologna sperimentiamo inoltre sempre nuove resine riciclabili, materiali compositi e lavoriamo molto sul fine vita della vetroresina. Le nostre barche sono inoltre già predisposte per accogliere i nuovi motori ibridi”. Gli tassi alti d’interesse che impatto stanno avendo sul settore nautico? “Oggi ci sono due tipologie di clienti – continua Planamente - quelli che comprano e sono legati al loro reddito e coloro che comprano barche a vela perche hanno grossi patrimoni. I primi, la fascia media per intenderci, non si potrà permettere l’acquisto barca, con i secondi invece non prevediamo impatti. Acquisteranno barche di lusso senza problemi“.

Grand Soleil 40

Vela & Design

In merito a linee e forme “ci siamo sempre avvalsi dello studio milanese “Nauta Design”. Sono i nostri designer di riferimento quando si parla di prodotti Made in Italy al 100% nel mondo della vela. Lo yacht design Matteo Polli, celebre startupper, è ora il progettista di tutte le nostre barche a vela. Al prossimo Salone Nautico di Genova (22-27 settembre 2022) saremo presenti con tre gamme di prodotto, i Grand Soleil a vela, e VanDutch e Pardo Yachts a motore. Per ognuna esporremmo un’anteprima a Genova, che è da sempre la nostra seconda casa”.

VanDutch 56

Cantiere del Pardo e la Borsa

Cantiere del Pardo - oggi detenuto per il 60% dal fondo Wisequity V mentre il restante 40% è nelle mani di Fabio Planamente e del Presidente del gruppo forlivese, Luigi Servidati - non ha mai nascosto le proprie mire borsistiche: a dicembre sembrava che la quotazione nel listino di Piazza Affari fosse imminente. "Poi è scoppiata una guerra e sono cambiate tante cose nel mondo che ci hanno suggerito di restare in stand-by fino a quando sia la situazione generale sia i mercati finanziari, torneranno alla normalità. Anche se l'obiettivo resta, non abbiamo nessuna fretta", conclude Planamente.

Barbara Millucci

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