Project i-Bridge live demo 2022: l’occasione per provare una plancia Team Italia

Accessorio

25/06/2022 - 09:16

Mattinata densa in occasione del Project i-Bridge live demo 2022, organizzato da Team Italia nella propria seconda sede di Livorno, da poco inaugurata. PressMare vi ha preso parte assieme a un selezionato numero di testate italiane e internazionali, i cui giornalisti sono arrivati nella città labronica per approfondire la conoscenza non tanto del brand Team Italia, azienda nata nelle Marche, nella storica sede di Fano, che da una ventina d’anni opera nell’ambito delle applicazioni di tecnologia elettronica per il marine, ma di ciò che realizza ovvero plance di governo integrate per le navi da diporto.

Un momento del Project i-Bridge live demo 2022 organizzato da Team Italia

Il sistema utilizzato che sta alla base di ogni plancia si chiama I−Bridge – ideato da Team Italia, è certificato da Lloyd’s Register of shipping, American Bureau of shipping e RINA – ed è dotato di una sua intelligenza che permette il controllo totale dell’imbarcazione: motori, propulsioni, ma anche luci, radar, cartografia… fino ai tergicristalli, tutto passa attraverso di essa. Grazie alla sua architettura flessibile è in grado di garantire un sistema di condotta nave su misura per ogni superyacht, che sia di produzione seriale, in composito, o full custom, in metallo.

La plancia Team Italia del CRN M/Y Chopi Chopi

La continua attività di ricerca e sviluppo della piattaforma I−Bridge, abbinata al bagaglio di esperienza quarantennale portato dai co-fondatori di Team Italia, Massimo Minnella, oggi il CEO dell’azienda, e Daniele Ceccanti, il Direttore tecnico, che hanno lavorato al fianco di diverse generazioni di comandanti e col loro brand su circa 500 unità varate, lo rendono totalmente affidabile e assolutamente efficace. È un modus operandi che ha consentito all’azienda di portare continui miglioramenti ai propri sistemi e a soluzioni realmente innovative.

La plancia Team Italia sul Benetti M/Y Spectre

Le plance di governo integrate di Team Italia ci è capitato spesso di trovarle nelle varie wheelhouse e pilothouse di superyacht da sogno, soprattutto di costruzione italiana – Baglietto, Benetti, Codecasa, CRN, Custom Line, Palumbo Superyacht, Perini, Riva, Tecnomar for Lamborghini, Wally, solo per citarne alcuni - da 35 metri di lunghezza in su, ed è stato difficile non esserne rimasti colpiti per la spettacolarità del loro design e per la loro ergonomia. Sedersi sulla poltrona al posto del comandante per noi reporter specializzati in nautica è già un privilegio, ma nessuno ha poi mai la possibilità né il coraggio di toccarle, di usare la tecnologia che c’è dentro ogni plancia. Quando si fa la visita a bordo di un super, mega o giga yacht, vige la regola del guardare ma non toccare!

La plancia Team Italia sul Perini Sybaris

Come farle provare, allora? In Team Italia hanno trovato la soluzione per accontentare tutti, armatori, comandanti, cantieri e anche i giornalisti, per altro non semplice. Perché non si tratta di presentare un oggetto seriale o modelli in scala, ma di costruire vere console anche se da esposizione, perfettamente funzionanti, che contengono tutto l’hardware e software di Team Italia, alle quali manca solo di essere collegate a bordo. Visto che si tratta di oggetti il cui costo può variare fra i 70 mila e i quasi 2 milioni di euro, quello fatto è indubbiamente un investimento corposo, a maggior ragione se consideriamo anche la grande struttura impiantata in un ambito strategico come quello toscano, dove di navi da diporto se ne costruiscono un bel po’.

I co-fondatori di Team Italia, Massimo Minnella, CEO dell’azienda, e Daniele Ceccanti, Direttore tecnico

Come si varca la soglia del grande showroom di Livorno, la maxi plancia denominata Dharma Nex Bridge che troneggia al centro fa capire a colpo d’occhio quanto Team Italia sia avanti nel proprio ambito. L’emozione stile “Star Treck” la dà sicuramente, sembra manchi giusto il capitano Kirk ai comandi per quanto sa di futuro, pur sapendo esprimere anche lusso per l’eleganza e la purezza del suo design lineare, interrotto sostanzialmente solo dalla presenza di timone, manette e joystick. Purezza che è favorita dalla scelta alla base del prodotto Team Italia: puntare solo sulla tecnologia touch screen. Su tutta la plancia nessun tasto fisico serve per interagire con i sistemi, perché questi si controllano da schermo, sfiorandolo con un dito, proprio come facciamo oggi con gli smartphone: il massimo dello user friendly.

TEAM Italia Air Wings Bridge

Ogni progetto si basa poi sulla modularità degli schermi che possono essere montati a filo, a scomparsa oppure inclinabili su supporti pop-up di tecnologia meccatronica, e al concetto di “elettronica distribuita” dei sistemi I-Bridge, cioè del poter collocare l’hardware ovunque ci sia necessità e spazio. Anche questo permette al cliente di avere mano libera, così da poter avere davvero la plancia della fattezza che vuole, senza dover sottostare ad alcun vincolo.

Team Italia Ghost Bridge

Messo davanti a questa plancia, demo anche in termini di design – l’armatore o il suo designer possono infatti sceglierne, lavorando col supporto del team di tre architetti dell’azienda, sia le forme che i materiali d’arredo più idonei allo stile del singolo yacht – il comandante, seguito dai tecnici Team Italia, può realmente farsi progettare e modellare la propria postazione di lavoro, intesa come scelta del numero degli schermi da installare, sul dove metterli, e delle informazioni e delle funzioni che vuole siano riportate su ciascuno di essi, secondo le proprie logiche ed abitudini. Ciò riguarda la schermata principale del grande display che sta davanti al timone e quella di ogni altro schermo touch screen installato. I vari livelli di approfondimento sottostanti, consultabili sfogliando anche solo le porzioni di schermo dedicate ai singoli apparati connessi, o con i menù a tendina, sono studiati per poter sfruttare al meglio il “deep monitoring” che il sistema è in grado di garantire.

TEAM Italia Dharma Next Bridge

Nel 2019 Team Italia ha siglato una partnership con Rolls Royce, con la sua divisione MTU, che ha portato alla realizzazione di una plancia sviluppata congiuntamente dalle due società, la MTU SmartBridge, per il monitoraggio e gestione dei loro motori, ma in teoria non esiste a bordo qualcosa che, se dotato di una centralina, non possa essere interfacciato, visualizzato e comandato dai suoi schermi touch screen. Questi, i rack con l’hardware di Team Italia e ogni tecnologia ci sia sulla nave che si voglia riportare in plancia, vengono integrati fra loro attraverso una LAN dedicata, una rete velocissima, fortemente protetta da possibili intromissioni esterne, un network del tipo CAN-bus, che mette quindi al riparo anche da interferenze elettromagnetiche.

Tutto viene gestito dai computer che fanno parte del sistema I-Bridge per i quali, come per tante altri parti elettroniche, c’è sempre ridondanza, talvolta anche tripla per quelle più vitali: ogni apparato master ha almeno un suo corrispondente slave, che ha anche funzione di controller. Monitora costantemente il master e se questo evidenzia anomalie, automaticamente ne rileva le funzioni escludendolo dal sistema.

Il servezio di diagnostica da remoto di Team Italia

Il livello di sicurezza, così come la sua efficacia, è dunque elevato, ma a dare tranquillità al comandante è anche il servizio di assistenza che Team Italia garantisce alle proprie plance. Qualsiasi eventuale anomalia venga registrata, i tecnici possono intervenire subito da remoto anche se la barca fosse all’altro capo del mondo, fare un’analisi del problema e supportare il comandante per risolverlo.

La meeting room di Team Italia nella nuova struttura di Livorno

Team Italia, inoltre, utilizza, monitora e protegge ogni dato faccia capo alla nave, direttamente su cloud, facilitando così tutte le attività di gestione dello yacht da parte dell’utente e dando la possibilità anche ai cantieri costruttori, ai loro reparti di engineering, di poterli utilizzare per fare analisi, sempre nella logica costantemente migliorativa del prodotto.

Cosa aspettarsi per il futuro da Team Italia? Dal punto di vista tecnico si guarda a un ulteriore balzo in avanti del front-end in termini di grafica, parliamo di 3D e realtà aumentata, mentre per quel che concerne lo sviluppo dell’attività aziendale, i tempi sembrano ormai prossimi per allargare gli orizzonti. Si punta a esportare la propria tecnologia all’estero, verso altri blasonati cantieri internazionali, auspicando che il Made in Italy proposto con le proprie plance possa avere a livello internazionale lo stesso successo acquisito sul mercato domestico, quello dei cantieri italiani che, lo ricordiamo, costruiscono quasi la metà dei superyacht varati ogni anno nel mondo.

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