Italia Yachts 11.98 Bellissima durante il test di PressMare

Italia Yachts 11.98 Bellissima durante il test di PressMare

Italia Yachts 11.98 Bellissima, le impressioni in navigazione

Barca a vela

20/08/2019 - 17:37

Italia Yachts 11.98 Bellissima, le impressioni in navigazione

di Stefano Ruia

Dopo aver descritto dettagliatamente i contenuti del progetto di 11.98 Bellissima, il più recente modello della gamma Italia Yachts - questo è il link per leggerli

https://www.pressmare.it/it/comunicazione/press-mare/2019-06-01/italia-yachts-1198-bellissima-prova-test-20963 - scriviamo ora il nostro giudizio su come l'imbarcazione si comporta in mare.

Abbiamo provato, insieme a due colleghi giornalisti danesi, l’11.98 Bellissima in una tetra giornata primaverile a Fiumicino (Roma). Per nostra fortuna il sole è apparso per qualche ora, mantenendo in essere una brezza sui 10-15 nodi che ci ha permesso di apprezzare in pieno le caratteristiche della barca.

La navigazione a motore risulta tranquilla e piacevole anche se la barca è costruita per navigare a vela. L’innalzamento dell’onda causato dalla barra sabbiosa all’estremità della foce del Tevere è assorbito senza colpi. A randa già issata proviamo ad aprire il fiocco rollabile. Fatichiamo un poco ma probabilmente è solo una questione di messa a punto. Spegniamo il motore e cominciamo la vera navigazione. Dapprima di bolina larga poi più stretta (fino a circa 35°). Siamo costantemente sopra i 7 nodi, quasi sempre oltre i 7,5. E bisogna considerare che abbiamo circa un 10% di potenza della randa in meno per via della superficie ridotta della vela issata. Il tesabase si regola facilmente con una mano. Il vang è riportato sulle due mure e facilmente regolabile. Il sistema Hercules 5000 di B&G con strumenti all’albero fornisce sempre indicazioni valide.

Ottima la disposizione dei winch in tuga. Tutto è molto ergonomico e la dotazione di stoppers egregia.

Preso in mano il timone bisogna fare un minimo di adattamento, il rapporto 1:1 permette di avere quasi la sensibilità della barra, anche se su questa barca è già installato l’autopilota. Appena compreso che bisogna governare a piccoli tocchi tutto diventa facile. Si può timonare sia dietro la ruota, che davanti, seduti sulla panca rimovibile e reggendola con una sola mano. Altrimenti ci si può mettere anche a cavalcioni della timoneria sul paramare. I puntapiedi rimovibili sono molto vicini i lati e servono soprattutto a chi è seduto sul paramare a poppa della timoneria con barca molto sbandata. L’antisdrucciolo da stampo compie ottimamente il suo lavoro.

A barca molto sbandata il ginocchio poppiero si appoggia ma non interferisce troppo fluidodinamicamente e la scia rimane uniforme. Il timone resta comunque sensibilissimo e leggero. Basta il solito tocco per governare lo scafo anche in queste condizioni. La prua è quasi costantemente fuori dell’acqua, filando liscia sopra e nelle creste delle onde, senza indurre beccheggio.

Allarghiamo un poco e issiamo il gennaker per un’andatura di traverso. La mura sulla delfiniera aiuta a regolare la vela. Con “l’orecchietta” che inizia a sbattere raggiungiamo gli otto nodi. Ci mettiamo al lasco e la velocità aumenta ancora. La ridotta superfice bagnata dello scafo dritto fa il suo ottimo lavoro. Tesiamo tranquillamente a mano il paterazzo e apprezziamo l’assenza di volanti che renderebbero le manovre in queste andature molto più complicate.

Mentre rientriamo verso la foce pensiamo che questa è una vera “barca a vela” da crociera, adatta ai velisti appassionati. Non è necessario che siano espertissimi, in quanto le manovre sono semplificate e rese facili dall’ergonomia del tutto. Ci viene solo un dubbio: sono stati varati da pochissimo (uno meno di due settimane) due versioni “Fuoriserie” che andranno subito a fare il mondiale ORC. Certo un bel test di prova: un buon risultato significherebbe che anche l’11.98 è destinato a seguire il successo del 9.98 e conseguirlo senza avere avuto il necessario periodo di affiatamento fra equipaggio e barca significherebbe che Italia Yachts ha realizzato una barca veloce ma semplice da gestire in navigazione, insomma un’altra “barca che vince i campionati mondiali ORC e con cui andare in crociera”. La risposta è più che imminente: il mondiale ORC 2019 partirà fra poche ore!

Non ci resta dunque che augurare buon vento al team Italia Yachts, recentemente arricchito dall'ingresso nella compagine societaria della famiglia Vitulano, evento che ha dato ulteriore impulso all'attività del cantiere, sempre più lanciato verso l'internazionalizzazione del proprio mercato.

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