Anvera

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Nautica: presentato Anvera, il RIB all'italiana

Barca a motore

13/10/2017 - 15:37

Durante il Monaco Yacht Show ci siamo intrattenuti con una persona che nel settore nautico è nota da decenni per i tanti progetti a cui ha preso parte o collaborato come fornitore e tecnico dei compositi, Gilberto Grassi. Lo abbiamo incontrato a bordo di un avveniristico RIB che ci ha incuriositi per le sue forme ma soprattutto per alcune soluzioni di coperta capaci di tradursi in comfort e possibilità di utilizzo del mezzo sinora mai viste su un RIB.

Il battello si chiama Anvera, che come ci ha raccontato Gilberto Grassi è il nome di un particolare evento meteorologico che si manifesta in Adriatico, da cui provengono tutti i coinvolti in questo bel progetto.

Innanzi tutto merita di essere messo in evidenza che il progetto nasce proprio per creare qualcosa che nel mercato fosse ancora assente, dunque, dopo un’attenta analisi di tutto quel che oggi  è in grado di offrire, il team nel quali altri nomi eccellenti della nautica italiana sono presenti è approdato a questa idea.

A tal proposito Gilberto Grassi ci ha detto: “L’idea nasce dall’osservazione di un fenomeno specifico, ossia, la voglia di alcuni armatori di liberarsi dell’equipaggio e delle complicazioni di gestione di una nave. Quando abbiamo capito che questa volontà di una persona a noi vicina rappresentava una tendenza abbiamo voluto esplorare un mondo nuovo dal punto di vista nautica, e per farlo ci siamo messi tutti insieme a cercare di capire quale potesse essere il mezzo più adeguato per offrire l’alternativa. Dopo numerose analisi siamo approdati che il tender, sia da villa, da grande yacht o anche solo da marina vicino casa, poteva essere l’idea giusta. Naturalmente per tender intendevamo sin da subito un mezzo in grado di essere facilmente gestibile dall’armatore in prima persona, performante per andare e tornare in fretta, sufficientemente comodo per poterci anche soggiornare in caso di necessità ma in ogni caso rappresentare il luogo ideale nel quale trascorrere giornate al mare. Un nostro amico appena ha visto i primi disegni con i quali tracciavamo l’idea ci ha chiesto di poter essere lui a sviluppare il disegno della coperta, così, lo abbiamo lasciato fare  e quando ci ha mostrato il suo lavoro siamo rimasti tutti sbalorditi, aveva interpretato il tema in modo egregio. Le due aperture di poppa, ossia la possibilità di abbattere le murate nella sezione poppiera, trasformano l’area in una superficie a pochi centimetri dal mare che non ha nulla da invidiare alle plancette di yacht molto più grandi, inoltre, gli interni articolati in una cabina matrimoniale e volendo una doppia che può anche essere dedicata ad altri scopi, con una dinette nella quale poter soggiornare comodamente per pranzare o per le colazioni in mare erano perfette. A questo punto avevamo fatto delle analisi, perché in realtà questo progetto nasce al contrario, ossia, abbiamo prima deciso quali motori installare per rimanere entro un certo range di potenza, poi abbiamo sviluppato tutto il resto su indicazioni del progettista navale per stare entro certi limiti di peso che ci permettessero con quella potenza di ottenere le prestazioni che avevamo deciso di dover offrire. Ci siamo riusciti, abbiamo ottenuto uno scafo molto marino capace di superare i 50 nodi e di affrontare anche mari formati in sicurezza, dotato al suo interno di altezza invidiabile grazie a uno studio dettagliato del calpestio e della tuga e un design moderno e razionale dal quale derivano possibilità di utilizzo inedite. Tutto questo ci ha costretti a fare delle scelte molto precise, infatti, tutta la barca è costruita in carbonio laminato in sottovuoto, tecnologia e materiali che ci hanno permesso di ridurre i pesi di circa il 40% rispetto ad altri metodi, inoltre, abbiamo operato uno studio strutturale che conferisce allo scafo la giusta rigidità e robustezza anche in condizioni molto impegnative. E’ un RIB molto sofisticato dal punto di vista costruttivo ma molto semplice nella sua gestione, perché anche le eliche di superficie che abbiamo adottato sono dotate di automatismi per i quali non è necessario essere già esperti di questo tipo di trasmissioni, ma al contempo, non sono brandeggiabili e questo le rende a nostro avviso più efficaci e sicure. Siamo molto orgogliosi di quello che abbiamo realizzato e il riscontro qui a Monaco è molto incoraggiante”.

 

A questo punto a noi non resta molto da aggiungere se non la scheda tecnica di ANVERA.

Lunghezza fuori tutto (LOA) / LOA Overall Length m 16,80
Lunghezza misurata (LH) / LH Measured Length m 16,80
Linea al galleggiamento (WL) / WL Waterline Length m 15,206
HT Altezza massima di costruzione / HT Max Moulded Depth m 3,52
HT Altezza minima di trasporto / HT Minimun Transport Height m 3,52
Larghezza massima / Maximum Width m 5,06
Baglio terrazze scoperte / Open Terraces Beam m 5,65
Pescaggio / Draft m 0,85
Dislocamento a vuoto (attrezzatura standard) / Displacement unladen (std equipment) t 10,30
Dislocamento a pieno carico / Full Load Displacement t 11,70
Capacita` serbatoio combustibile / Fuel Tank Capacity litri 1.600
Capacita` serbatoio acqua / Water Tank Capacity litri 400
Motori Cummins QSB 6,7 / Motori Cummins QSB 6,7 2x550 HP
Propulsione / Propulsion Top System TT45S Anvera
Velocita` massima a 1/3 del carico / Maximum Speed with 1/3 Load nodi 50
Numero massimo di persone a bordo / Maximum Number of People in Board 16
Categoria di omologazione / Type-approval Category B

 

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