Barche da diporto

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Il Manifesto della Nautica Italiana individua 9 richieste essenziali per sbloccare il mercato interno e dare slancio ed occupazione alla nostra indust

Istituzioni

13/10/2017 - 15:44

 

Il Manifesto della Nautica Italiana

Il Manifesto della Nautica Italiana individua 9 richieste essenziali per sbloccare il mercato interno e dare slancio ed occupazione alla nostra industria. Si tratta di nove proposte essenziali per dare slancio ed occupazione alla nostra industria, relative a cinque ambiti strategici:

Fiscalità e trasparenza
Sviluppo della piccola media nautica
Supporto all’industria dei Grandi Yacht e i suoi servizi
Sostegno agli operatori di Marina e infrastrutture
Semplificazione delle procedure A fronte dell’adozione di tali interventi, semplici, chiari e non ricompresi nella Legge Delega per la riforma del Codice, NAUTICA ITALIANA garantisce la loro efficacia per la ripresa del settore, e la conseguente maggiore occupazione. Le nove proposte del Manifesto:1. Un“BollinoOro”cheanticipiicontrolliaterrainvececheinmare 2. Lamoratoriadeicontrolliabordofinoall’adozionedelRegistroTelematico3. Creazionedistrutturericettiveperinatanti,agestionesenzascopodilucro4. IstituzionediunRegistroItalianoconcorrenzialepergrandiyachtcommerciali5. NormativaperititoliprofessionaliinlineaconquelladeglialtriPaesieuropei6. Uniformeapplicazionedell’IVAal6,6%perilnoleggiodellenavidadiporto7. MantenimentodeipatticontrattualidelloStatoperleconcessionideimarina8. EmanazionedeiprincipaliDecretiattuatividelCodicedellaNauticaentro12mesi 9. Unadefinitivasemplificazionedellaburocraziaedellenorme NAUTICA ITALIANA, lavorando a fianco delle Istituzioni, potrebbe garantire un risultato concreto e importante per il settore nautico e quindi per l’occupazione, a fronte di un minimo impatto economico per lo Stato.

 

Le motivazioni e i contenuti delle nove proposte del Manifesto:

Un“BollinoOro”cheanticipiicontrolliaterrainvececheinmare Il “Bollino Oro”, rilasciato dall’Amministrazione competente, conferma la compatibilità della proprietà dell’imbarcazione con la posizione fiscale dell’armatore. Oggi è fondamentale per il mercato interno creare un clima di fiducia e di serenità favorendo un diportismo diffuso
Lamoratoriadeicontrolliabordofinoall’adozionedelRegistroTelematico Sospendere i controlli nei marina da parte della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto per fini diversi da quella della sicurezza, fino alla data di entrata in vigore del Registro Telematico. Con il Registro Telematico, Infatti l’Amministrazione Finanziaria potrà avere completo e facile accesso ai nominativi dei proprietari di imbarcazioni e quindi incrociarli con la loro posizione finanziaria.
Creazionedistrutturericettiveperinatanti,agestionesenzascopodilucro L’adozione di campi boe e strutture ricettive in mare e a secco, per i natanti, gestite da enti senza scopo di lucro e destinati alla popolazione residente con l’obbligo di destinare spazi significativi per la locazione (modello francese). La ricettività con infrastrutture leggere ed a costi ridotti è oggi la priorità per il sostegno allo sviluppo della piccola nautica
Istituzione di un Registro Italiano concorrenziale per grandi yacht commerciali L’istituzione di un Registro Italiano per l’immatricolazione degli yacht commerciali coerente e concorrente a quello adottato da Inghilterra, Malta e Olanda. Il nostro Paese, con la più grande industria nautica europea, non deve più perdere immatricolazioni a favore di altri Registri esteri che sottraggono occupazione al nostro Paese.
NormativaperititoliprofessionaliinlineaconquelladeglialtriPaesieuropei L’adeguamento della normativa dei titoli professionali agli altri Paesi europei, sul rinnovo dei Certificati e riconoscendo valida la navigazione anche su yacht privati. Senza tali provvedimenti il personale di bordo italiano continuerà ad essere costretto ad emigrare in Inghilterra per ottenere i titoli professionali, ai danni dell’occupazione per il nostro Paese.
Uniformeapplicazionedell’IVAal6,6%perilnoleggiodellenavidadiporto Uniformare l’applicazione dell’IVA al 6,6 % per i contratti di noleggio per tutte le navi da diporto originati da un porto italiano, in coerenza con l’IVA applicata sui contratti di leasing. Il provvedimento renderebbe l’Italia più competitiva rispetto a molti altri Paesi europei.
MantenimentodeipatticontrattualidelloStatoperleconcessionideimarina Pacta sunt servanda: lo Stato non può rompere i contratti concessori formali dei porti turistici, come fossero concessioni balneari. E’ necessario un provvedimento per impedire che l’applicazione di canoni maggiori rispetto a quelli concordati e già messi a bilancio dagli operatori, si traducano in un problema irrisolvibile.

 

8. Emanazione dei principali Decreti attuativi del Codice della Nautica entro 12 mesi

Emanare i principali Decreti Legislativi per la riforma del Codice della Nautica entro 12 mesi, anziché 24. Essenziale per supportare in tempi utili gli operatori.

9. Unadefinitivasemplificazioneburocraticaeamministrativa

Circa gli aspetti normativi-burocratici, NAUTICA ITALIANA si offre di indicare al Governo le forme di semplificazione da adottarsi in via amministrativa in tempi brevi e comunque non oltre tre mesi.

Di seguito gli aspetti normativi-burocratici:

Vendite extra UE. Termine per uscire dalle acque territoriali ampliato a 6 mesi;
Definizione di norme per l'esenzione IVA su navi diporto extra UE in linea con quanto indicato dall’Unione Europea ed applicato dai Paesi concorrenti;
Lavori di refit su unità extra CE. Polizza fidejussoria sull’IVA dei lavori da effettuare, non sul valore della barca;
Rendere non obbligatoria la presenza del medico per prove in mare di barche medio-piccole;
Semplificazione delle procedure amministrative connesse al traffico dei grandi yacht;
Uniformare i regolamenti delle aree marine protette alle norme europee, prevedendo anche accesso controllato alle navi da diporto;
Uniformare la normativa sulla tassazione IVA gasolio fra i vari porti italiani.

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