DEEP, il nuovo dominio subacqueo di Fincantieri: droni e AI per la sicurezza underwater

DEEP, il nuovo dominio subacqueo di Fincantieri: droni e AI per la sicurezza underwater

DEEP, il nuovo dominio subacqueo di Fincantieri: droni e AI per la sicurezza underwater

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24/10/2025 - 06:29

LA SPEZIA – Nel corso di un affollato (e turbolento) evento tenuto presso il Centro di Supporto e Sperimentazione Navale della Spezia (CSSN), i vertici di Fincantieri hanno presentato a stampa e autorità, civili e militari il nuovo sistema di droni subacquei “DEEP”, un progetto che conferma il grande interesse per l’azienda pubblica nei confronti del mondo underwater, il cui controllo, per aziende ma soprattutto nazioni, diventa sempre più strategico per vari motivi che è facile immaginare, e di cui la protezione di tutto ciò che sta sott’acqua (cavi, infrastrutture ecc) rappresenta solo quello più evidente.

il Centro di Supporto e Sperimentazione Navale della Spezia (CSSN)

Per fortuna, come spesso succede, le possibili applicazioni di DEEP sono molteplici, anche in ambito civile, e quelle di protezione ambientale sono altrettanto futuribili e interessanti.

Il sistema DEEP, spiega Fincantieri, è una soluzione integrata all’avanguardia per la protezione, lo sviluppo e il mantenimento di infrastrutture critiche subacquee e delle aree portuali, ed è in grado di svolgere attività di monitoraggio e tutela ambientale, appunto.

DEEP è stato progettato fin dall’origine in modo duale, capace cioè di rispondere sia a esigenze civili sia a impieghi di difesa e sicurezza: un sistema eclettico, con potenziali usi molto eterogenei, insomma.

La piattaforma si compone di una rete di sensori subacquei per l’allarme preventivo (Early Warning System), un centro di comando e Controllo per la gestione operativa in tempo reale, una squadra di veicoli subacquei autonomi (AUV) in grado di condurre missioni a diversi livelli di autonomia, cooperazione e coordinamento e un sistema basato sull’Intelligenza Artificiale dedicato all’analisi e all’elaborazione dei dati.

L’amministratore delegato di Fincantieri Pierroberto Folgiero

Il lancio di DEEP si inserisce nel percorso di consolidamento della strategia underwater di Fincantieri: il gruppo si distingue per la capacità di offrire soluzioni integrate ad alto valore aggiunto, grazie a una filiera industriale unica e a competenze trasversali riunite all’interno del Polo Tecnologico della Subacquea, che coordina tutte le attività legate ai sistemi civili, militari e dual use attraverso una regia unica.

Quello della subacquea rappresenta un settore chiave per la sicurezza, l’energia, l’osservazione ambientale e le comunicazioni sottomarine, con un mercato globale di riferimento stimato in circa 50 miliardi di euro all’anno e una componente accessibile per Fincantieri pari a circa 22 miliardi annui.

Fincantieri si propone come attore guida nello sviluppo di questa nuova infrastruttura strategica, facendo leva sulla propria capacità di integrare competenze complesse e asset industriali ad alta intensità tecnologica.

Incontrando la stampa, l’amministratore delegato di Fincantieri Pierroberto Folgiero ha dichiarato: “La protezione delle infrastrutture subacquee storicamente è stata sottovalutata: invece rappresenta una minaccia, specie in zone come il Mar Baltico e il Mediterraneo, che è il mare più congestionato dal punto di vista della presenza delle infrastrutture critiche, ma penso anche al Mar Nero. L’impegno di Fincantieri è di continuare ad essere il punto di riferimento per tutte le tecnologie del mare, a partire da questo nuovo dominio della subacquea, ma anche prolungando nel tempo la leadership storica italiana nel mondo dei sottomarini”

“DEEP è un prodotto innovativo - ha proseguito Folgiero - e contribuirà ai ricavi con una gradualità che è tipica delle operazioni strategiche di innovazione. Noi stiamo puntando nel 2027 a 800 milioni di ricavi: è chiaro che non saranno 800 milioni di droni. È un progetto che abbiamo presentato dentro la sede del Polo Nazionale della Subacquea, con cui collaboriamo proficuamente: si dice che nessuno si salva da solo, nessuno innova da solo”.

Luca Isgrò, Head of Simulation solutions del Cetena

A PressMare Luca Isgrò, Head of Simulation solutions del Cetena (Centro Studi Tecnica Navale, azienda del gruppo Fincantieri), chiarisce ancora meglio altri ambiti di impiego di DEEP: “E’ una tecnologia dual use, come detto: una prima applicazione di tipo civile può essere il monitoraggio ambientale, per esempio per verificare l'eventuale presenza di idrocarburi, o lo stato della posidonia o dell'acqua in generale”.

Fincantieri non lo dice espressamente ma è chiaro che fra i primi clienti/utenti del nuovo sistema potrebbero esserci le Arpa regionali, ma anche le Autorità di Sistema Portuale: “Essendo un sistema autonomo, si può prevedere un profilo che poi in autonomia faccia un monitoraggio costante ed avere delle basi di dati estremamente interessanti. Avendo la capacità di mappare il fondale DEEP riesce inoltre a vedere eventuali anomalie, quindi se il fondale di un porto per qualunque motivo potrebbe dare dei problemi all'entrata da parte di grandi navi o imbarcazioni, lo si potrebbe vedere grazie ai droni. Il bello di questo sistema è che è a basso consumo, perché basta collegare una fibra ottica: lo possiamo portare veramente molto lontano, fino a 100 km di distanza. Avere una barriera che con 100 km di anticipo ci avverte di eventuali intrusi o situazioni anomale è un bel metodo di prevenzione delle criticità” chiude Isgrò.

Riccardo Masnata

©PressMare - riproduzione riservata

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