Boating Economic Forecast: la presentazione della nuova edizione di Nautica in Cifre – LOG
2024 da record per la nautica italiana: 8,6 miliardi di fatturato
Presentati al 65° Salone Nautico Internazionale di Genova i dati aggiornati dell’industria nautica da diporto italiana. Il quadro elaborato da Nautica in Cifre – LOG, il report statistico realizzato dall’Ufficio Studi di Confindustria Nautica in collaborazione con Fondazione Edison, evidenzia come il comparto abbia raggiunto nel 2024 un nuovo massimo storico di fatturato: 8,60 miliardi di euro, con una crescita del +3,2%.
Secondo Piero Formenti, Presidente di Confindustria Nautica, il risultato è stato favorito dal segmento alto di gamma e dai superyacht, che confermano la leadership globale dell’Italia. In calo invece la piccola industria nautica, con una contrazione del fatturato intorno al -10%, dovuta a fattori congiunti: eccesso di stock in alcuni mercati, tensioni geopolitiche, calo della consumer confidence e una normativa nazionale ancora troppo complessa e burocratizzata.
Stefano Pagani Isnardi, Direttore dell’Ufficio Studi di Confindustria Nautica, ha sottolineato che le difficoltà della piccola industria, unite alle incertezze sui dazi americani, potrebbero pesare anche sul 2025. Tuttavia, gli operatori si aspettano una ripresa nel biennio 2026-2027, con segnali già visibili durante il Salone Nautico di Genova, grazie al lancio di nuovi modelli e alla crescente attenzione alle evoluzioni del mercato.
Export motore dell’industria
Il 2024 ha consolidato la fase di normalizzazione dopo la forte espansione post-pandemica, che aveva portato al raddoppio del fatturato in soli quattro anni. Dei 8,60 miliardi di euro complessivi, 2,55 miliardi (29,7%) sono stati destinati al mercato interno, mentre 6,05 miliardi (70,3%) ai mercati esteri.
La produzione nazionale ha raggiunto 7,55 miliardi di euro, con un’incidenza dell’export pari al 78% (5,90 miliardi). In crescita anche l’occupazione, con 31.480 addetti effettivi (+2,6%), e il contributo al PIL, pari a 7,40 miliardi di euro (3,37‰ del totale nazionale).
La cantieristica nautica si conferma il principale driver, con un fatturato di 5,4 miliardi di euro, di cui l’89% destinato all’estero.
Come ha spiegato Marco Fortis, Direttore e Vicepresidente di Fondazione Edison, “nel 2024 l’Italia si è confermata primo Paese esportatore al mondo nella cantieristica nautica”. L’export delle imbarcazioni da diporto e sportive ha superato i 4,3 miliardi di euro (+7,5% sul 2023), con una propensione all’export attorno al 90%. Gli Stati Uniti restano un mercato chiave, soprattutto per le imbarcazioni sotto i 24 metri, anche se le incertezze tariffarie hanno influenzato la domanda.
A livello globale, il Global Order Book 2024 colloca ancora una volta l’Italia in vetta, con 572 superyacht in costruzione, pari al 50% del totale mondiale. Seguono Turchia (146 unità), Regno Unito (81) e Paesi Bassi (69).
Un settore in crescita strutturale
Le imbarcazioni da diporto e sportive si confermano tra i settori manifatturieri italiani a maggiore crescita dell’export dal 2000 a oggi. Le esportazioni del comparto sono passate da 850 milioni di euro nel 2000 a 4,3 miliardi nel 2024, con un incremento nominale del +405,8%.
L’industria nautica italiana mantiene dunque una posizione di leadership globale, in particolare nel segmento dei superyacht e della cantieristica di alta gamma. Le criticità della piccola industria restano un tema centrale, ma la spinta all’internazionalizzazione e il ruolo di piattaforme strategiche come il Salone Nautico di Genova confermano le potenzialità di un comparto che rappresenta un asset fondamentale per l’economia nazionale.
La nuova edizione di Nautica in Cifre – LOG è disponibile online sul sito: lanauticaincifre.it
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