Propulsione elettrica in barca: soluzioni VETUS e incentivi

Motori marini

09/09/2025 - 07:00

Il passaggio alla propulsione elettrica rappresenta oggi una delle sfide più interessanti per il settore nautico, non solo per le implicazioni ambientali ma anche per i vantaggi pratici che offre a chi naviga. Silenzio, assenza di vibrazioni, minori costi di gestione e libertà dalle restrizioni ambientali sono aspetti sempre più richiesti da diportisti e operatori. A rendere questo percorso ancora più conveniente c’è la proroga degli incentivi governativi per la rottamazione dei motori endotermici, sostituiti da sistemi elettrici, disponibili fino al 1° ottobre 2025.

Il provvedimento, approvato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, prevede contributi a fondo perduto che coprono fino al 50% delle spese ammissibili. La misura interessa tanto i privati quanto le imprese e ha lo scopo di accelerare l’adozione di soluzioni a impatto zero nella nautica da diporto. Per i privati il contributo può arrivare a 8.000 euro, mentre per le aziende la soglia massima raggiunge i 50.000 euro, con un plafond complessivo di 3 milioni di euro. Il meccanismo è chiaro: per ogni motore elettrico fuoribordo con batteria integrata di potenza compresa tra 0,5 e 12 kW si ha diritto a 2.000 euro di contributo, mentre per i sistemi più complessi, come entrobordo, entrofuoribordo o POD di propulsione con batteria esterna, il sostegno può arrivare fino a 10.000 euro. È prevista la possibilità per i privati di acquistare fino a due unità incentivate, mentre le aziende possono ottenere un numero maggiore di motori, opzione che si rivolge in particolare al charter, scuole veliche o società di noleggio che intendano rinnovare le flotte.

In tale contesto, VETUS si presenta con un’offerta articolata di soluzioni entrobordo per la propulsione elettrica, tutte comprese nel perimetro degli incentivi. L’azienda, con oltre 25 anni di esperienza nello sviluppo di sistemi elettrici per la nautica, propone motori che si distinguono per modularità, compattezza e facilità di installazione, senza rinunciare a prestazioni e affidabilità.

La gamma include gli E-LINE, motori entrobordo disponibili in diverse potenze, studiati per garantire una navigazione fluida e silenziosa. A seconda delle esigenze dell’armatore, il sistema può essere gestito in tre modalità: NORMAL, ECO e POWER. La prima rappresenta la configurazione standard, la seconda limita la potenza per estendere l’autonomia di crociera, mentre la terza sprigiona la massima coppia disponibile, utile nelle manovre veloci o in condizioni di mare più impegnative. La risposta è immediata: non c’è attesa per il riscaldamento del motore e l’accelerazione è pronta, con una coppia di spunto elevata che consente di governare l’imbarcazione in totale sicurezza.

E-POD ed E-LINE Vetus

Accanto agli E-LINE, VETUS propone anche gli E-POD, sistemi compatti e all-in-one che integrano motore e trasmissione in un unico blocco esterno allo scafo. Tale soluzione semplifica notevolmente l’installazione e riduce gli ingombri interni, rappresentando un’opzione particolarmente interessante per i refit di barche già in servizio.

Dal punto di vista tecnico, i propulsori VETUS si distinguono per una serie di funzioni evolute. La tecnologia Sailing Assist ottimizza il regime del motore in base alla curva di carico, garantendo sempre la massima efficienza. La funzione di Active-electric-breaking permette di invertire la marcia in pochi istanti o arrestare completamente l’imbarcazione in uno spazio ridotto, offrendo un livello di manovrabilità superiore rispetto a un tradizionale propulsore endotermico. Non mancano sistemi di protezione della batteria e una gestione elettronica avanzata, capace di monitorare lo stato delle celle in tempo reale e prolungarne il ciclo di vita.

Un altro elemento distintivo è la possibilità di ricaricare un pacco batterie da 48 V utilizzando un caricabatterie a 24 V, grazie a un sistema di conversione interna che rende l’impianto più sicuro e flessibile. Questo significa che chi già dispone di un’infrastruttura a 24 V a bordo può integrare un motore elettrico senza dover necessariamente riprogettare l’intero impianto energetico.

Il tema dell’autonomia resta centrale per ogni armatore interessato alla transizione elettrica. VETUS affronta la questione fornendo strumenti concreti di calcolo: la capacità netta del pacco batterie viene dimensionata in base al consumo previsto in kW moltiplicato per le ore di utilizzo desiderate. Questa metodologia, riportata nel configuratore ufficiale, consente di scegliere il pacco batterie più adatto, evitando sovra o sottodimensionamenti che potrebbero compromettere l’esperienza di navigazione.

Dal punto di vista pratico, i sistemi E-DRIVE sono stati pensati per facilitare il lavoro di installatori e cantieri. Grazie a staffe di montaggio regolabili in altezza, lunghezza e larghezza, i motori possono essere adattati a basi già esistenti con angolazioni diverse (0° o 8°), rendendo il refit accessibile, più semplice e veloce in modo da ridurre i tempi di fermo barca.

Un aspetto che merita attenzione è anche quello della manutenzione: l’assenza di guarnizioni, olio, carburatori o filtri dell’aria e del carburante, elimina gran parte delle operazioni ricorrenti tipiche dei motori endotermici. Ciò si traduce in minori costi di gestione e in una maggiore disponibilità della barca, aspetto particolarmente rilevante per operatori professionali che hanno necessità di garantire continuità di servizio.

La transizione elettrica, dunque, non è solo una scelta legata alla sostenibilità ambientale, ma anche una decisione razionale sotto il profilo economico e gestionale. Con la proroga degli incentivi, il 2025 diventa un anno cruciale per valutare un cambio di rotta: sostituire un vecchio motore endotermico con un sistema VETUS, significa accedere a contributi importanti e al tempo stesso dotarsi di una tecnologia consolidata, già testata su migliaia di ore di navigazione.

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