The Italian Sea Group, il cantiere di Marina di Carrara
The Italian Sea Group: ricavi stabili e margini in flessione nel primo semestre 2025
The Italian Sea Group, una delle aziende della nautica di lusso italiana quotata alla Borsa di Milano al segmento STAR, ha chiuso il primo semestre del 2025 con risultati in chiaroscuro, segnati da una flessione significativa dell’utile netto e da un andamento complessivamente stabile dei ricavi.
I ricavi del periodo si sono attestati a 186,8 milioni di euro, in lieve calo (-1,4%) rispetto ai 189,4 milioni registrati nella prima metà del 2024. Questa contrazione modesta nasconde dinamiche differenziate tra le due divisioni operative principali: la divisione Shipbuilding ha infatti segnato una crescita del 3%, portandosi a 172,6 milioni di euro, a conferma della solidità nella produzione di yacht nuovi. Al contrario, la divisione Refit ha subito una contrazione rilevante, con ricavi in calo del 52% attestandosi a 10,9 milioni di euro, una diminuzione che riflette probabilmente il contesto di mercato più complesso e la possibile riduzione degli interventi di manutenzione e ammodernamento nel semestre.
L’EBITDA si è ridotto a 30,4 milioni di euro, con una flessione del 6,3% rispetto ai 32,4 milioni del primo semestre 2024. Questo si traduce in un’incidenza sui ricavi scesa dal 17,1% al 16,3%, a indicare una leggera erosione della marginalità operativa. L’EBIT ha seguito un trend analogo, scendendo del 4,5% a 25,6 milioni di euro.
Un dato di rilievo riguarda l’utile netto, che ha subito un drastico calo del 58%, passando da 29,0 milioni a 12,2 milioni di euro. Va sottolineato che il risultato del 2024 aveva beneficiato di una plusvalenza eccezionale legata alla cessione del cantiere di Viareggio, evento non ricorrente che rende il confronto con il 2025 meno diretto. Ciò detto, la contrazione dell’utile riflette comunque una maggiore pressione sui margini e una maggiore incidenza di oneri.
Sul fronte patrimoniale, la Posizione Finanziaria Netta ha evidenziato un peggioramento significativo, passando da un indebitamento di circa 12,5 milioni di euro a fine 2024 a 63,2 milioni di euro al 30 giugno 2025. Questo aumento è da attribuire principalmente all’andamento operativo del semestre, al pagamento del dividendo da 13 milioni e agli investimenti effettuati, che hanno assorbito risorse finanziarie. Un’attenzione particolare merita l’Order Book complessivo, che si attesta a circa 1,19 miliardi di euro, leggermente inferiore ai 1,24 miliardi di fine 2024, ma comunque indicativo di un portafoglio ordini ancora molto solido e una pipeline di produzione importante.
In risposta alle condizioni di mercato più difficili e alle incertezze internazionali, il management di The Italian Sea Group ha deciso di rivedere al ribasso la guidance per l’intero 2025. I ricavi attesi sono ora compresi tra 350 e 370 milioni di euro, in calo rispetto alla precedente previsione di 410-430 milioni. Anche la redditività prevista viene ridimensionata, con un EBITDA margin stimato tra il 16,5% e il 17%, leggermente inferiore rispetto alla fascia precedente del 17,5%-18%.
Questa revisione riflette un approccio prudente in un contesto di mercato che richiede maggiore attenzione ai costi e una gestione più cauta degli investimenti. Restano comunque solide le basi industriali e commerciali di TISG, che continuano a puntare su innovazione, qualità e prestigio nel settore degli yacht di lusso.
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