Fim Regina 440

Fim Regina 440

Fim Regina 440, una barca concreta di puro Made in Italy

Barca a motore

02/02/2024 - 12:27

La FIM 440 Regina mi ha colpito per diverse ragioni. L'estetica è piacevole, sicuramente; ha tratti distintivi, le soluzioni sono studiate, c'è un'attenzione all'uso intelligente dei materiali ecc, tutte cose che vedremo tra poco. Ma la cosa che mi ha colpito di più è che la FIM 440 Regina è una barca concreta.

Già il nome del cantiere costruttore FIM, Fabbrica Italiana Motoscafi lascia intendere che l'idea alla base dell'iniziativa industriale è proprio la concretezza: cosa c'è di più tangibile e pratico di una fabbrica? E questo concetto lo trovo molto ben trasposto in ciò che la FIM mette in mare.


FIM 440 Regina nasce per rinnovare
Presentata in occasione dei saloni autunnali, ho provato la 440 Regina in una giornata di tempo ballerino nelle gremite acque che a settembre circondano i padiglioni del Salone Nautico di Genova.

La 440 Regina va a completare la proposta di open walk-around che il cantiere di Cividate al Piano (Bg), a cui fanno capo Manuela Barcella, Corrado Piccinelli e Vannis Marchi, offre al mercato. Attualmente sono tre i modelli Regina in commercio, oltre la 440 di cui parliamo, la 340 e la 470, e in arrivo la 500, che sarà presentata in anteprima mondiale a settembre 2024.

La concretezza di cui sopra l'ho trovata in ogni suo aspetto: una barca dove ogni cosa è al proprio posto, pochi fronzoli che non vuol dire minimalismo, la 440 Regina non lo è davvero, ma non c'è nulla che non serva o che non abbia uno scopo. Non ho trovato a bordo cose messe là perché "ce le hanno anche gli altri" o perché "fa fico". E in un ambiente come quello nautico in cui oggi si abbaglia l'armatore per non fargli vedere più la concorrenza più che convincerlo della saggezza delle proprie scelte è una qualità rara.

FIM 440 Regina - lo stile
Alessandro Lottici ha curato lo stile e gli esterni della 440 Regina lavorando su un’impostazione di coperta classica, con le due zone "sole e chiacchiere" esterne alle due estremità. Nel pozzetto la zona prendisole occulta il garage tender (non male per una barca di neanche 12 metri di omologazione) e parte della sala macchine (la versione che ho testato è quella con entrofuoribordo), la lunga plancetta poppiera e mobile e le ali apribili invogliano a vivere vicino al mare buona parte della giornata in barca.

In più, giocando con schienali mobili e tavoli abbattibili si riesce a modulare questa parte come zona pranzo, lounge, o bagni di sole a seconda delle necessità.

A prua, al tradizionale prendisole sulla tuga a ridosso del parabrezza, si aggiunge un divano che prende il posto verso l'estrema prua e che fornisce una seconda area conviviale. Molto utile quando si è ormeggiati in banchina, per avere comunque della privacy rispetto a chi passa in terra.

FIM 440 Regina - la praticità
Buona parte della coperta è riparata da un hard top integrato e completamente apribile nella parte superiore grazie a un sistema a lamelle rotanti. Soluzione inedita e concretamente orientata verso un approccio a minore impatto, Fim utilizza la fibra di carbonio riciclata proveniente dal settore aeronautico per realizzare la sovrastruttura e i pannelli di rivestimento. Ciò è possibile grazie alla tecnologia sviluppata dalla Recarbon di Busto Arsizio in partnership con CBS che mediante processi di rigenerazione recupera il materiale usato in precedenti applicazioni per ottenere una fibra dalle caratteristiche prossime al prodotto originario.

Da notare che a prua il parabrezza è in continuità con l’hard top per garantire protezione quando si naviga. Inoltre, sui due lati, il vetro si estende per riparare da eventuali spruzzi che possono arrivare in pozzetto, pur senza arrivare al vertice della copertura per far sì che l'aria continui a circolare liberamente (alla fine, l'uso principale di una barca del genere è durante la calda stagione estiva). 

In una giornata come quella della prova questa soluzione ha mostrato la sua utilità tra onde e vento che muovevano gli elementi, il parabrezza laterale ha protetto perfettamente chiunque delle 4 persone si trovava tra plancia e pozzetto.


FIM 440 Regina - gli interni
E a proposito della restante area esterna al riparo della copertura, il pozzetto alloggia una zona pranzo con due divani contrapposti e il tavolo centrale, abbattibile come dicevo poco sopra e il mobile cucina, a proravia della quale è installato il divanetto per pilota e copilota e quindi la plancia.

Quando sono sceso negli interni della 440 Regina la prima cosa che colpisce è l'altezza, a occhio intorno ai due metri, tutti molto ben illuminati dalle aperture laterali e resi ulteriormente piacevoli dai volumi che sono sempre abbondanti, anche nell'unico ambiente esclusivamente destinato a essere cabina che, essendo un "secondo spazio", come è normale su yacht aperti di queste dimensioni, è sistemato sotto il pozzetto. Eppure, risulta vivibile e non angusto, tanto da alloggiare anche un divanetto di fronte al letto matrimoniale, sistemato per baglio.

Cucina completa a sinistra della discesa; una dinette con seduta a ferro di cavallo a prua trasformabile in modo semplice e funzionale in una cabina separabile da una paratia richiudibile; due bagn messi in comunicazione dal locale doccia che così rimane separato, ma accessibile da entrambi i locali toilette (impossibile non immaginarsi potenziali risvolti intriganti per questa soluzione di doccia separata, ma comune).

FIM 440 Regina - la prova in mare
La prova in mare di questo modello è stata piacevole e ha dimostrato ancora una volta che ci troviamo di fronte a una barca che fa il suo lavoro… da barca. In questo esemplare sono stati installati i propulsori più potenti, due Volvo D6 da 440 cavalli ciascuno che sfruttano i piedi poppieri per la trasmissione. 

La navigazione è sempre sicura e affidabile: la visibilità è sempre adeguata e in ogni fase dell'accelerazione si riesce a scorgere cosa si trova davanti alla prua senza fastidiose impennate che rendono il timoniere "cieco" per alcuni secondi.

La velocità di crociera si attesta tra i 25 e i 30 nodi, condizioni ideali per navigare confortevolmente e macinare miglia con un consumo che si attesta nell'intorno dei 4 litri per miglio che per una barca planante di queste dimensioni è assolutamente accettabile.

La velocità di punta? io sono riuscito a vedere il Gps segnare 36 nodi, ma la domanda vera è: perché dovrei andare veloce quando posso godermi una barca come questa anche quando sono in moto e non solo quando sono all'ancora in una baia?
Alla fine, la FIM 440 Regina offre di più che essere solo un commuter, è davvero una barca dove è piacevole passare del tempo.

Giacomo Giulietti

Dati Tecnici FIM 440 Regina 

Lunghezza fuori tutto: 13,60 m - Lunghezza omologata: 11,80 m - Larghezza massima: 4,00 m - Dislocamento a vuoto: 12.000 kg - Serbatoio carburante: 2×600 l - Serbatoio acqua dolce: 350 l - Serbatoio acque nere: 95 l - Portata max persone: 14 - Posti letto: 2+2 - Categoria di progettazione: B - Exterior design FIM – design aLOT


Motorizzazioni

Entro-fuoribordo 

Yanmar 2×370 hp - Volvo Penta D6 2×380 hp - Volvo Penta D6 2×440 hp

Fuoribordo 

Mercury v10 es 3×400 hp

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