Presentato il progetto del porto di Civitanova Marche

Presentato il progetto del porto di Civitanova Marche

Porto Civitanova Marche come esempio per la ripresa della Nazione

Portualità

22/06/2021 - 20:07

La stampa nazionale in questi giorni ha riportato la notizia della presentazione - da parte della Eurobuilding Spa - di un progetto di riconversione urbana del borgo marinaro di Civitanova Marche.

Insieme a un nutrito e validissimo gruppo di professionisti con il quale ho avuto l’onore di collaborare, abbiamo lavorato quasi due anni alla preparazione del progetto pensato e finanziato da un imprenditore locale - Umberto Antonelli - noto per le sue capacità innovative.

Nello specifico ci siamo prefissi di dare attuazione alla previsione del Piano Regionale dei Porti della Regione per Civitanova Marche, Piano che comprende la riconversione dell’attuale porto, la realizzazione di una nuova darsena turistica, un’area cantieristica da destinare al refitting di navi da diporto e la rivisitazione urbanistica dell’area di collegamento tra il Borgo Marinaro e la città.

L’idea, nel suo complesso e a prescindere da quanto si sta cercando di fare per la città di Civitanova, a mio avviso può rappresentare un nuovo e validissimo binario sul quale far correre la ripresa non solo turistica della Nazione.

I 650 Comuni costieri italiani, che annoverano grandi città storiche, peraltro tutte con storie marinare secolari come Venezia, Genova, Napoli, Palermo, Siracusa, e i piccoli borghi marinari conosciuti in tutto il mondo come Amalfi, Sorrento, le 5 Terre, Portofino, Otranto, Tropea, Portovenere, ecc., hanno oggi nei fondi del Recovery, una carta unica per adeguare e valorizzare il loro essere tradizione marinara nazionale.

I porti, i borghi marinari, non più solo come punti d'ingresso nei territori, ma anche vetrina di città di mare per le quali valorizzare e rigenerare l’intera nostra tradizione marinara!

Per ultimo, da ex burocrate, e lungi dal voler fare discorsi politici, voglio però soffermarmi sulle importanti novità in materia di velocizzazione dei procedimenti amministrativi introdotte dall’attuale Governo per la gestione dei fondi di recupero messi a disposizione dall’Europa.

La corretta applicazione di tali provvedimenti di velocizzazione, soprattutto nel caso di investimenti privati come per le realizzazioni in regime di concessioni demaniali marittime, potrà finalmente dare agli imprenditori quella certezza dei tempi di ritorno dei loro investimenti che ormai da tanto tempo manca.

Per questo, in definitiva, mi auguro fortemente che le varie associazioni di categoria, sia portuali turistiche che dei Costruttori Edili, che l’Associazione dei Comuni Italiani possano trovare una sede di dialogo per rendere possibile la realizzazione di questa possibilità che spero non rimanga utopia!

Angelo Zerilli

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