Il Monsun

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Il Contessa 26 e Il Monsun, due barche perfette, eleganti e marine

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13/12/2018 - 16:16

Siamo portati a vedere le barche come appartamenti al mare e quindi più grandi sono e meglio è. Ma se parliamo di vela c’è anche un altro modo di vedere la questione, talvolta guidare una barca grossa è come guidare un camion  e diventa difficile trovare il divertimento e la finezza nelle regolazioni e negli assetti.

E’ per questo che voglio mostrarvi due barche mitiche della categoria cruiser, due barche che hanno alimentato il mito delle barche nordiche perfette, eleganti, marine e piccole.

La prima: Contessa 26  si ispira alla folkboat  e di questa barca mantiene le doti di marinità, la capacità di filare con poco vento, la bolina stretta anche con mare formato, la tenuta di rotta nei laschi. Più di 700 barche costruite tra Inghilterra e Canada tra gli anni sessanta e i novanta. Nel palma res ci sono tante Ostar e un giro del mondo in solitario, quello di Tania Aebi la più giovane donna a compiere, nel 1985, un giro del mondo su “Varuna” un Tailor 26 cioè un Contessa 26’ costruito in Canada.

Sicuramente il Contessa 26 è una barca piccola, manca l’altezza e gli interni sono claustrofobici, ma è di una robustezza a prova di bomba ed è in grado di regalarci grandi veleggiate e viaggi di sogno in tutta sicurezza con una spesa modesta, direi “una barca per giovani”.

Il Monsun è probabilmente il modello più venduto, con circa novecento esemplari, di un cantiere famoso.

Hallberg Rassy. Disegnato da Olle Henderlin non gli manca nulla: dislocamento generoso tanta zavorra ma anche un baglio di tutto rispetto. Rispetto al Contessa è più nave non è così sensibile al timone tuttavia  ha grande stabilità di rotta nei laschi e si fa rispettare di bolina. Anche il Monsun ha la chiglia lunga ed è di una robustezza a tutta prova.

 

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