Suzuki DF200A/200AP: il gommone MV 25 GT della prova di PressMare

Suzuki DF200A/200AP: il gommone MV 25 GT della prova di PressMare

Nuovo Suzuki DF200A/200AP: potenza leggera, architettura più semplice

Motori marini

13/12/2018 - 16:18

Abbiamo provato per i nostri lettori il nuovo motore di Suzuki da 200 HP, che si propone come alternativa al 6V offrendo dimensioni e pesi ridotti, coppia disponibile già ai basse e medi règimi, consumi contenuti e tanta tecnologia per garantire prestazioni e affidabilità.

Un motore che si basa su un’architettura più semplice, un quattro cilindri in linea “Big Block” da 2.867 c.c., che porta con sé tutti i ritrovati tecnologici sviluppati dal costruttore giapponese per ridurre consumi ed emissioni assicurando prestazioni elevate.

Abbiamo colto l’invito a provare il nuovo motore con molto piacere, la nostra curiosità era molta, perché è una potenza adattabile a un gran numero d’imbarcazioni sia in configurazione singola sia in multipla, poi perché l’idea di poter disporre di 200 HP con 30 kg in meno sullo specchio di poppa rispetto il precedente V6, con ingombri decisamente più contenuti, consumi dichiarati più bassi e coppia sempre pronta, ci stimolava molto. Abbiamo verificato tutto questo a bordo di un battello pneumatico MV 25 GT, l’ultimo nato dal cantiere partenopeo impegnato in questo segmento produttivo con particolare successo.

Per offrire un quadro più chiaro dei numeri e delle impressioni che andremo a illustrare in seguito, riteniamo necessario specificare le caratteristiche del battello con cui siamo usciti in mare, a cominciare dalle dimensioni, ossia, 7,50 m di lunghezza e 2,78 di larghezza, peso kg 1.280 incluso motore Suzuki DF200AP. 

Al di là delle prestazioni del battello, che grazie a una qualità costruttiva molto elevata e a linee d’acqua sviluppate con particolare cura dall’ufficio tecnico del cantiere che coopera anche con l’Università Federico II di Napoli per prove idrodinamiche, il motore si è fatto subito apprezzare per l’erogazione della coppia già a règimi bassi.

Onestamente da un quattro cilindri con neanche 3 litri di cubatura totale ci aspettavamo di dover vedere salire il contagiri un po’ di più prima di poter sentire la spinta che invece, il DF200 offre subito permettendo planate rapide e accelerazioni sempre pronte.

Abbiamo parlato con Dario Mezzano, responsabile commerciale di Suzuki Italia S.p.A.:

Sig. Mezzano, può descriverci le pecualiarità di questo nuovo motore di Suzuki?

Il nuovo DF200A/200AP si affianca al V6 di 55° sempre di 200 HP che continuiamo a proporre per gli amanti del sei cilindri e perché comunque è un motore da cui abbiamo finora ottenuto tante soddisfazioni. In questo caso abbiamo puntato su un’architettura più semplice, un quattro cilindri in linea di 2.867 c.c., che però ha al suo interno tutte le tecnologie esclusive che ci permettono di abbattere i consumi ottimizzando il rendimento come il sistema Lean Burn che adegua in modo costante il rapporto stechiometrico (rapporto aria-benzina n.d.), il sistema off-set dell’albero di trasmissione grazie al quale abbiamo una riduzione in due fasi  fino ad avere un rapporto finale di 2,50:1, la fasatura variabile che lavora già a 700 giri ed estende il suo funzionamento fino al limite massimo di rotazione, poi abbiamo il sistema MSI, vale a dire Multi Stage Induction grazie al quale al motore arriva la giusta quantità di aria fatta arrivare alla camera di combustione sempre fresca e asciuta, il sistema di aspirazione indiretto che permette di ottimizzare il flusso d’aria, insomma, tutto quello che abbiamo già visto sui nostri motori di potenza elevata lo ritroviamo anche qui.

Ma in questo caso ci troviamo di fronte a un’architettura che noi chiamiamo Big-Block, ossia, quattro cilindri in linea di grande cubatura, ai quali siamo riusciti a far esprimere un rapporto di compressione di ben 10,2:1.

Si tratta dello stesso blocco motore che abbiamo già utilizzato con successo sui nostri motori da 150 HP e da 175 HP, molto apprezzati dai professionisti anche grazie alla possibilità di montare eliche di diametro maggiore, caratteristica che non hanno tutti i motori di queste potenze. Anche in questo caso offriamo il DF200 sia in versione meccanica sia inversione elettronica. Le due differiscono per alcuni dettagli e accessori, da una parte analogici dall’altra elettronici, che spaziano dalle manette, al sistema keyless per la versione elettronica, la strumentazione digitale in un caso analogica nell’altro”.

Sig. Mezzano, siamo appena rientrati dalla nostra uscita e abbiamo registrato consumi relativamente contenuti. Tutto merito del Lean Burn?

Sicuramente il Lean Burn gioca il suo ruolo, ma non è il solo elemento, perché anche il nostro sistema di fasatura variabile unito al sensore di ossigeno e al sistema di aspirazione alla fine fanno la differenza. Consideri però che il solo sistema Lean Burn offre un’efficacia che si attesta su circa il 13-14% rispetto lo stesso motore senza questo dispositivo. L’insieme di tutti i dispositivi sviluppati da Suzuki fino a questo DF200 permette di avere a disposizione le prestazioni che avete appena finito di registrare, secondo noi elevate, poi siete voi a dover esprimere un giudizio.

Il nostro giudizio è sicuramente positivo, in quanto abbiamo registrato livelli di rumorosità molto contenuti, un’accelerazione sempre pronta e una progressività rapida fino al massimo dei giri, consumi a nostro avviso di riferimento su potenze simili e coppia disponibile già a règimi bassi agevolando andature moderate con consumi molto contenuti. Oltre questo, noi abbiamo provato la versione elettronica, avendo quindi a disposizione manette elettroniche, keyless system con antifurto integrato che blocca la centralina in caso di forzatura all’avviamento senza la chiave elettronica adeguata. Le manette di Suzuki sono molto precise e facili da gestire, il sistema keyless è un dispositivo che contribuisce anche a incrementare la sicurezza, in quanto se ci si allontana di oltre un metro dalla postazione di governo, il motore si spegne. Nell’insieme il nuovo DF200 di Suzuki ci è piaciuto molto, è compatto, silenzioso, pesa circa 30 kg in meno del fratello V6, può montare eliche di diametro maggiore per operare su mezzi particolarmente pesanti, consuma poco, è silenzioso ed è affidabile come di consueto sono i fuoribordo Suzuki. 

Angelo Colombo

I NUMERI DEL NOSTRO TEST

Quattro persone a bordo, 120 litri di benzina, 30 di acqua. Condizioni del mare poco mosso, vento da SE 8 nodi – Golfo di Napoli – peso battello con motore 1.280 kg 

GIRI    NODI    L/H    L/miglio
600    2.0    1.3    0,65
1.000    4.2    2,5    0,59
1.500    5,4    4,3    0,79
2.000    7,0    6,6    0,94
2.500    9.5    9,8     1,03plana
3.000    15    12,4    0,83
3.500     21,5    19,7    0,92
4.000    23,0    25,1    1,09
4.500    28,1    36,2    1,28
5.000    31,4    45,8    1,46
5.500    36,7    60,3    1,64
5.900    40    64,6    1,62
velocità minima di planata con trim a 0 – nodi 10, - 10,3 l/h 2.500 giri 

velocità massima nodi 40 a 6.000 giri/min. 


 

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