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Absolute Navetta 52: concept e tecnologia

Barca a motore

16/11/2017 - 15:36

Con la formula della navetta planante, Absolute è riuscita ad azzeccare un concept che piace al mercato. La barca, oltre a un design dal forte Italian Style, ha tutte le caratteristiche di sicurezza, facili­tà di conduzione, comodità, spazi, parsimonia nei consumi che si richiedono a una navetta e in più abbina, quando servono, prestazioni interessanti. Di questa gamma d’imbarcazioni, sono tre i modelli proposti dal cantiere Absolute: Navetta 52, Navetta 58 e la nuova Navetta 73 presentata al salone nautico di Cannes a settembre.

A Portopiccolo, a poche miglia da Trieste, abbiamo provato la Navetta 52. Sedici metri di barca per la crociera ormai più che collaudati: dopo quasi due anni di vita ne sono stati venduti, infatti, circa 30 esemplari.

Disegnata da Sergio Maggi, ha murate e vetrate verticali che non solo caratterizzano il suo look squadrato e rigoroso, ma permettono anche di ottimizzare gli spazi interni. La tuga importante è sormontata da un grande fly che si allunga con una vera e propria terrazza fino a coprire e proteggere del tutto il pozzetto. Il layout studiato dal cantiere è uno ed è organizzato con tre cabine e due bagni più una cabina marinaio opzionale. Sul fronte motori, Absolute si mantiene fedele alla scelta che ha fatto in origine, quando è nato nel 2002, di usare motorizzazioni Volvo IPS, garanzia di prestazioni, maneggevolezza, spazi guadagnati a bordo e soprattutto easy sailing: l'uso del joystick semplifica la vita in manovra e rende la barca più semplice da gestire anche senza l'aiuto di un marinaio. La barca monta due Volvo D6 da 435 cv ciascuno in una ampia sala macchina con doppio accesso: dal pavimento del pozzetto e dalla plancia di poppa.

Spazio e funzionalità sappiamo essere due parole chiave per tutti gli Absolute. Caratteristiche che si affiancano anche a una elevata qualità costruttiva. Tutto viene realizzato all'interno del cantiere di Podenzano (Piacenza) in modo da avere sempre sotto controllo la qualità. Il cantiere è modernissimo e ha sviluppato un metodo costruttivo interessante - Integrated Structural System (ISS) - che ottimizza ogni fase della produzione. Mentre lo scafo viene laminato, la falegnameria del cantiere, su un modello che riproduce l'imbarcazione, costruisce il blocco degli interni che diventano un’unica struttura monolitica, poi trasferita nello scafo mentre è ancora nello stampo. Impianti e serbatoi sono montati dopo che anche la coperta è stata giuntata, facilità di manutenzione e buona accessibilità sono così garantite.

Alla Absolute sono molto concreti, non cercano di stupire con "effetti speciali" ma con barche marine e sorprendentemente abitabili sia dentro sia fuori. Gli spazi all'aperto, tra il pozzetto e il suo maxi fly, abbondano, e non va dimenticato il salotto esterno a prua con divano e prendisole con schienali regolabili, questa zona piace sempre di più ma è difficile da trovare così ampia su barche di queste dimensioni.

Gli interni vogliono essere quelli di una comoda villa sull'acqua, in particolare il salone dove le enormi vetrate verticali allontanano l'idea di barca e danno una luminosità estrema. Restano comunque i dettagli importanti e legati alla sicurezza in mare come i tientibene a soffitto (rari da trovare sugli yacht a motore), il pavimento in rovere lavorato per avere un buon grip, i cassetti con interni sagomati per piatti e bicchieri, niente spigoli nei mobili ma solo angoli arrotondati.

La Navetta 52 è la prima di Absolute ad avere la cucina che si affaccia sul pozzetto (soluzione ripresa anche sul 58 Fly): oltre a distribuire meglio gli spazi del salone assicura una grande continuità tra interno ed esterno: una volta spalancata la porta scorrevole ci si ritrova in un unico grande ambiente.

La tuga importante porta con sé anche altezze notevoli in salone, sempre di circa due metri, e le stesse misure si ritrovano anche nel ponte inferiore dove è concentrata la zona notte. Ottima la luminosità e il giro d'aria nelle cabine, a fianco di ogni finestratura a murata c'è un oblò tondo apribile (per una maggiore eleganza le bocchette dell'aria condizionata sono nascoste). Di impostazione "casalinga" i profondi armadi a tutta altezza, che sono una via di mezzo con piccole cabine armadio, e i tanti cassetti presenti a bordo in tutto lo yacht.

Questa è una barca che può avere fino a tre cucine: quella interna è tradizionale e completa di tutto, a questa si possono avere con lavello, frigo e BBQ sia sul fly sia, posizione molto interessante, sulla plancia di poppa a fianco dell'ingresso separato che conduce alla eventuale cabina marinaio (in alternativa è un ampio gavone) e alla sala macchine.

Paola Bertelli

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