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America’s Cup: dopo Team New Zealand anche su Oracle arriva la bicicletta

Sport

13/10/2017 - 20:16

Le scorso febbraio, quando l’AC50 di Emirates Team New Zealand uscì per la prima volta dal cantiere dove è stato costruito, il mondo della vela fece oooohhhhh! Quei “diavoli” dei kiwi, probabilmente gli sfidanti più accreditati assieme agli inglesi di Land Rover BAR di Ben Ainslie, per contendere la “Vecchia Brocca” a Oracle Team USA, avevano destato clamore presentando un catamarano che fra le tante soluzioni tecnologiche all’avanguardia, ne aveva in dote una che è sembrata ai più quasi geniale. Sostituire i tradizionali coffee grinder, che nello specifico dei catamarani di Coppa America danno potenza al sistema idraulico di bordo, grazie al quale si comandano foil e l’ala rigida della randa, con dei verricelli a mo’ di biciclette, ben quattro. In questo modo, visto che ad azionarli sono le cosce e non le braccia degli atleti, si ottiene più potenza e con tempi di reazione del sistema più rapidi per l’esplosività che possono garantire i muscoli delle gambe rispetto a quelli del busto degli atleti. Secondo i dati forniti dai tecnici, mentre con i classici sistemi a braccia si possono ottenere 300 kW in 25 minuti, con la forza fornita dalle gambe la potenza disponibile a bordo raddoppierebbe.

Una soluzione che ha prima sorpreso un po’ tutti ma che poi deve essere stata giudicata quella buona se, a poco più di un paio di settimane dall’inizio della 35ma edizione dell’America’s Cup, il verricello a bicicletta è comparso anche sulla coperta di Oracle. In questo caso i progettisti hanno messo a punto un sistema misto, con un ciclo/verricello posizionato a poppa, alle spalle del timoniere, e quelli tradizionali, i coffee grinder, più avanzati.

I neozelandesi, per dare massimo vigore al loro sistema, hanno poi ingaggiato un “pistard” professionista, una stella della squadra nazionale di ciclismo che ha vinto la medaglia di bronzo per la Nuova Zelanda alle Olimpiadi di Londra, Simon Van Velthooven detto "The Rhino", nomignolo ben spiegato dal fisico possente. La sua specialità? Il keiring, una delle più spettacolari e difficili, riservata ai ciclisti che meglio di altri riescono a esprimere resistenza ed esplosività. Nel keiring, infatti, gli atleti inseguono nel velodromo un “derny”, un motociclo che aumenta gradualmente la velocità fino ad arrivare ai 50km/h. Dopo aver percorso cinque giri e mezzo dell’ovale, a 400 metri dall’arrivo il derny si sposta lasciando la pista libera a una rabbiosa quanto lunghissima volata finale.

A questo punto, una volta copiato il sistema, siamo curiosi di vedere chi ingaggerà Oracle per le sue pedaliere. I ciclisti di tutto il mondo sono avvertiti.

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