Tirreno a nuoto1

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Porto Rotondo-Ostia a nuoto: "Un mondo senza barriere"

Sport

13/10/2017 - 15:33

Porto Rotondo–Ostia a nuoto, questa è la sfida che hanno lanciato i tre atleti Nicola Azara, Claudio Gargaro e Luciano Vietri.

Lunedì 31 agosto nelle prime ore del pomeriggio gli atleti e gli organizzatori dell’impresa, insieme al Presidente dello Yacht Club Porto Rotondo, Roberto Azzi, si sono ritrovati in una delle due sale dello YCPR per definire i dettagli della sfida. I tre sportivi vantano una grande preparazione atletica e una lunga esperienza nelle gare di nuoto, che li hanno visto spesso salire su podi anche ambiziosi ma soprattutto di gare dedicate alle acque libere. La spinta motivazionale che è alla base di questa impresa è stata proprio la partecipazione del campione italiano paraolimpico Nicola Azara, olbiese e che meglio di chiunque altro è in grado di dare senso al nome di questa difficile traversata: “Per un mondo senza barriere”. Atleti, organizzatori e presidente dello Yacht Club dopo le foto di rito in presenza di amici, parenti e numerosi fan dei tre sportivi hanno cominciato il rito della vestizione, dunque, mutino, cuffia e occhialini. Nicola Azara seduto su uno scoglio si è tolto la protesi con cui convive sulla terra ferma e si è immerso in acqua, dimostrando che proprio l’acqua rappresenta il suo elemento naturale e annullando le differenze motorie con gli altri atleti. Naturalmente un impresa simile porta con sé difficoltà oggettive importanti, in quanto ognuno di loro dovrà nuotare per circa 80 km e un tempo stimato di circa quattro ore a turno. Allenamento, caparbietà e tanta voglia di fare sono gli ingredienti che i tre atleti hanno messo a disposizione di questa impresa portatrice di un messaggio importante, ossia, le apparenti limitazioni derivate da un mutamento nello stato fisico possono trasformarsi in una spinta motivazionale che porta verso risultati importanti, come quelli ottenuti da Nicola alle ParaOlimpiadi ma anche nell’ambito di un’impresa audace come questa. L’organizzazione di un simile evento per essere fatta in sicurezza ha naturalmente bisogno di un team preparato e pronto a far fronte a qualsiasi emergenza, infatti, a seguire i nuotatori ci sono stati un medico, un fisioterapista, un assistente agli integratori, un fotografo e poi skipper e cuoco di bordo.

I tre nuotatori hanno lasciato Porto Rotondo nuotando verso Est con il sole lasciando dietro di loro le piccole scie alla quale si aggiunge quella della barca appoggio che li scorterà fino a Ostia, dove Ostia li attende per i festeggiamenti di rito. Una grande impresa, che si aggiunge a quelle che lo Yacht Club Porto Rotondo ha supportato e organizzato sempre in nome dello sport e della difesa dei diritti umani e della percezione, come in questo caso, che le barriere appartengono più spesso ai così detti “normali”.

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