I Best of Boats Award 2024
BoB Award 2024: assegnati i premi alle barche vincenti
Il 28 novembre 2024, durante il BOAT & FUN Berlin, si è conclusa l'11a edizione del Best of Boats (BoB) Award, un appuntamento che ogni anno raduna i più interessanti nuovi modelli di imbarcazioni a motore.
Quest'anno, la competizione ha assunto i contorni di una serratissima sfida all'innovazione.
In altre parole, non conta la potenza del motore, ma l'anima, l'innovazione e il valore di fruizione della barca.
Come principale tester di barche a motore per PressMare, posso raccontarvi che dietro questo premio c'è molto più di una semplice gara.
Parliamo di una vera e propria selezione olimpica della nautica, dove una giuria internazionale composta da 14 esperti provenienti da altrettante riviste nautiche europee e statunitensi valuta con occhio critico, competenza e passione ogni singolo modello.
Con il vantaggio analitico di poter contare su un confronto ampissimo: mediamente ogni giudice prova ogni anno una ventina di unità di diverse misure, tipologie e fasce di prezzo.
Le Categorie e i Vincitori
Best for Beginners
L'AMT 165 R ha conquistato tutti, dimostrando che per i neofiti della nautica non serve un mostro di potenza, ma una barca che sappia perdonare i primi errori.
Robusta, sicura e con un'ottima tenuta di mare, è come un maestro di sci che ti sorregge mentre impari a gestire le tue prime discese.
Finalisti:
- Silver Seahawk (Finlandia)
- Terhi 480 Cabin (Finlandia)
Best for Family
Il Marex 440 Gourmet Cruiser, un norvegese costruito in Lituania, ha vinto il cuore delle famiglie. Spazioso, lussuoso, ma mai pacchiano, è come un appartamento navigante (e navigante bene) dove anche il più critico dei teenager troverebbe qualcosa da apprezzare.
Finalisti:
- Jeanneau Merry Fisher 895 S2 (Francia)
- Nautic 880 (Polonia)
- Targa 41 (Finlandia)
- Yamarin 80 DC (Finlandia)
Best for Fun
La Saxdor 400 GTC ha ridefinito il concetto di divertimento nautico. Dinamica, innovativa, è la barca che grida "Weekend, ci sono io!" già dal cantiere.
Ancora un esempio di come la cantieristica finlandese e Sakari Mattila in particolare, che è probabilmente il suo profeta più rappresentativo, abbia saputo creare ancora un oggetto del desiderio globale. Così per dare un'idea del suo genio creativo: Axopar, XO-boats, Paragon e Aquador sono tutte sue creature.
Finalisti:
- Axopar 29 (Finlandia)
- FIM 440 Regina (Italia)
- Parker 910 Odyssey (Polonia)
- Wiszniewski W43 (Polonia)
Best for Performance
Insieme alla nuova categoria Big Boats questo è stato il gruppo più combattuto nella scelta del vincitore finale. L'Anytec 860 T svedese ha dimostrato che prestazioni non significa solo velocità, ma anche eleganza nel movimento, precisione nella conduzione e agilità nelle reazioni. Come un pugile leggero: scattante, preciso e potente.
Finalisti:
- Hydrolift X-28 DC (Norvegia)
- Sterk 31 WB (Germania)
- Virtue V10 (Polonia)
Best Electric
La Frauscher x Porsche 850 Fantom Air è la prova che l'elettrico in nautica non è più fantascienza. Design elegante e tecnologia all'avanguardia: insomma, per praticità e appeal (ne sono state vendute già 10 su 25 totali e il prezzo è significativamente più alto dell'identico modello con motore a combustione interna) verrebbe da dire la Tesla del mare, ma in realtà è una Porsche (ma anche una Frauscher) e finché presenterà modelli nuovi, il cantiere austriaco renderà dura la lotta per il titolo di Best of… a ogni concorrente: nei sei anni di mia presenza come giudice non ricordo un'edizione in cui non ci fosse un Frauscher tra i vincitori.
Finalisti:
- De Antonio E23 (Spagna)
- Lasai 22 GL (Spagna)
Best Big Boats
L'Omikron OT-60 greco ha rappresentato l'aristocrazia nautica nella nuova categoria di quest'anno, appena arrivata, ma già combattutissima. La creatura ellenica è un nuovo concetto e realizzato divinamente. Qualcuno l'ha definita una barca a vela senza albero, che per quanto mi riguarda è uno dei maggiori complimenti so possano esprimere per una barca a motore che come primo fine ha quello di massimizzare l'efficienza di navigazione. E tutto questo senza tenere conto di spazi, soluzioni e contenuti tecnici che la rendono davvero qualcosa di alternativo ed estremamente intrigante.
Insomma, lusso non significa dimensioni, ma soprattutto raffinatezza e qualità della vita, anche nella capacità di navigare a 10 nodi con un 18 metri consumando appena di più di 1 litro al miglio.
Finalisti:
- Astondoa AX8 (Spagna)
- Fairline 58 Squadron (Regno Unito)
- Nimbus 495 Fly (Svezia)
- Riviera 4600 Sport Platinum Edition (Australia)
Un Tocco di Italianità
Tra i finalisti, la FIM Regina 440 ha portato il tricolore nel novero delle migliori imbarcazioni. Un piccolo, ma significativo risultato che ci ricorda come l'eccellenza italiana sia sempre in agguato. Talvolta anche suo malgrado considerando quanto poco inclini siamo i cantieri tricolore a partecipare a questa nobile tenzone. Ribadisco quanto detto già più volte: lasciare lo spazio solo agli altri produttori e non farsi vedere al di là delle Alpi se non al salone di Düsseldorf è una scelta che elimina moltissime possibilità commerciali: dealer, clienti e ognuno dei potenziali interlocutori semplicemente ignorano l'esistenza o l'attività dei cantieri che non vedono.
Il Dietro le Quinte
Quest'anno, il BoB Award ha introdotto una novità interessante: il "giudice +1", ovvero il voto del pubblico. Un'idea che avvicina ancora di più i lettori alle scelte dei professionisti, rendendo l'esperienza più condivisa e partecipativa.
Il processo di selezione è rigoroso: ogni barca deve essere testata da almeno 5 giurati, e la vittoria è frutto di una valutazione collettiva dove ogni giudice esprime il proprio parere su tre livelli: degno di vittoria, buono ma non abbastanza, e apprezzabile.
Un premio, insomma, che va molto oltre la solita gara di bellezza. Qui si parla di nautica in acqua, più che negli spazi pubblicitari, di passione e competenza, di innovazione e ricerca, di funzione e fruizione.
Di base si parla di barche: non solo mezzi passatempo (per noi mediterranei) o di spostamento (per gli scandinavi e i finlandesi), ma prima di tutto, ognuna è un piccolo mondo da scoprire, costruito con dedizione e cura (specialmente se è una barca finalista).
Alla prossima edizione.
Giacomo Giulietti
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