Dazi sulle barche USA, confermata la sospensione

Il provvedimento era atteso sulle due sponde dell’Atlantico, Stati Uniti ed Europa: la Commissione Europea ha annunciato infatti ufficialmente il prolungamento della sospensione dei dazi sui prodotti statunitensi fino al 31 marzo 2025, nell'ambito della controversia sugli scambi commerciali di acciaio e alluminio. A beneficiarne anche le barche Made in USA. La proroga di 15 mesi consentirà ad EBI - European Boating Industry - di proseguire il dialogo avviato con la Commissione Europea, con l'obiettivo di raggiungere un accordo di lungo periodo che preveda la totale eliminazione dei dazi.

La guerra commerciale tra gli Stati Uniti di Donald Trump e l'Unione Europea sui metalli e l'alluminio, e poi sugli aerei, era stata scatenata nel 2018 dall’amministrazione di Donald Trump e aveva portato a misure ritorsive da parte dell’Europa con l’imposizione di tasse sulle importazioni, comprese quelle sulle imbarcazioni da diporto. Nel 2021, anche in virtù della crisi scatenata dalla pandemia di Covid-19, era scattata una moratoria, senza però eliminarne l'esistenza. Questa moratoria sarebbe scaduta a fine anno e avrebbe interessato non solo le imbarcazioni da diporto ma anche vari prodotti alimentari, alcolici e altri beni. Nelle scorse settimane, una platea di 87 organizzazioni di settore, tra cui l'Industria nautica europea e l'Associazione nazionale dei produttori di imbarcazioni da diporto di entrambe le sponde dell'Atlantico, avevano chiesto all’amministrazione statunitense e alla dirigenza dell’Unione europea di trovare urgentemente una soluzione al conflitto.

Così è stato ed ora, nelle more della prossima scadenza, le due parti dovranno cercare un accordo definitivo anche se le elezioni presidenziali negli Usa e quelle per il rinnovo del Parlamento Europeo potranno influire pesantemente in un senso o nell’altro. Se negli Stati Uniti, ad esempio, dovesse tornare a vincere Donald Trump o un esponente dell’ala dura repubblicana, non si può escludere un ritorno a quella politica protezionista da dove la guerra commerciale con l’Europa ha preso avvio. La tassa sulle importazioni d'imbarcazioni statunitensi, pari al 25% del valore del bene, nei 3 anni 2018-2021 ne ha praticamente azzerato la commercializzazione in Europa e in Italia e a risentirne è stato soprattutto il mercato dei fisherman, ambito nel quale i marchi del made in USA vengono considerati un riferimento assoluto, vere e proprie icone per gli appassionati della pesca sportiva di tutto il mondo.

Andrea Macaluso