Sviluppato sulla base 460 Fly, ha il suo punto di forza nella possibilità di abbattere le murate laterali del pozzetto estendendone così la superficie.
Non solo, quando non è in uso, per esempio in navigazione a forte velocità, lo skydeck, non un vero e proprio fly, quanto una superficie arredata con mobili dal profilo molto basso, può essere chiuso completamente da una copertura morbida per mantenere una linea più filante e aerodinamica.
Disegnato da Tony Castro, ha un layout con tre cabine doppie e una coppia di bagni.