A Sydney, nello scenario storico di Woolwich Dock, si è compiuto uno di quei passaggi simbolici che segnano la continuità tra passato e futuro dell’ocean racing. Palm Beach XI, già Wild Oats XI, è stata ufficialmente battezzata dopo un intenso ciclo di trasformazione che riporta una delle barche più iconiche della vela d’altura internazionale al centro della scena competitiva, in vista dell’80ª Rolex Sydney Hobart Yacht Race.
Non si tratta di un semplice refit, ma di un intervento profondo, durato 165 giorni, che ha coinvolto struttura, appendici e assetto idrodinamico di una Supermaxi di 100 piedi con vent’anni di storia agonistica alle spalle. Un’operazione guidata da Mark Richards e da un team che conosce questa barca in ogni dettaglio, avendola seguita nel corso di due decenni di campagne internazionali.
Il debutto agonistico di Palm Beach XI avverrà in una delle edizioni più affollate della Rolex Sydney Hobart di questo secolo: 133 yacht al via su un percorso di 628 miglia nautiche, con sei Supermaxi pronti a contendersi i Line honours. Un contesto altamente competitivo, nel quale la barca australiana punta a tornare protagonista.
Il cuore della trasformazione è rappresentato dal nuovo pacchetto di appendici, il più radicale mai installato su questo scafo. La chiglia è stata ridisegnata con una pinna più profonda e un nuovo bulbo, con l’obiettivo di ridurre la resistenza idrodinamica e incrementare il momento raddrizzante. A questo si affiancano daggerboard di nuova generazione, ottimizzati per la bolina, capaci di migliorare l’angolo di risalita al vento e di limitare deriva e drag in un ampio range di condizioni.
Elemento distintivo del nuovo assetto sono i C-foils, concepiti per generare portanza aggiuntiva e contribuire in modo significativo alla stabilità e alle prestazioni nelle andature portanti e di reaching. Una soluzione che riflette l’evoluzione più recente della progettazione per i maxi oceanici e che inserisce Palm Beach XI in una dimensione tecnologica pienamente contemporanea.
Accanto alla valenza sportiva, il progetto assume anche un ruolo strategico per Palm Beach Motor Yachts. Palm Beach XI diventa infatti una piattaforma di sperimentazione reale, dalla quale estrarre dati, soluzioni e know-how da trasferire allo sviluppo dei motoryacht del brand, in un dialogo sempre più stretto tra vela ad alte prestazioni e nautica a motore di fascia alta.
Il programma agonistico è altrettanto ambizioso: nei prossimi due anni e mezzo Palm Beach XI sarà impegnata in tre edizioni consecutive della Rolex Sydney Hobart, nella Newport–Bermuda Race, nella Transpacific Yacht Race da Los Angeles alle Hawaii e, nel 2027, alla Hamilton Island Race Week. Un calendario internazionale che conferma la volontà di riportare questo Supermaxi non solo in regata, ma stabilmente ai massimi livelli dell’ocean racing internazionale.
Per Palm Beach XI, più che un ritorno, è una nuova fase della stessa storia: quella di una barca che ha segnato un’epoca e che oggi si ripresenta con strumenti, obiettivi e ambizioni allineati al presente della vela oceanica.