C’è un modo di raccontare il mare che va oltre la cronaca tecnica, le prove in mare e l’analisi dei prodotti. Ultima Missione in Mediterraneo, romanzo d’esordio di Angelo Colombo, appartiene a questa categoria: un libro che affonda le sue radici nella competenza professionale e nell’esperienza vissuta, trasformandole in narrativa tesa, credibile e profondamente marinaresca. Un titolo che, per contenuti e stile, si propone come lettura ideale – e regalo mirato – per chi frequenta il mondo della nautica non solo per lavoro, ma per vocazione.
Giornalista nautico di lungo corso, Colombo è una firma conosciuta e stimata nel settore, capace di coniugare rigore tecnico e grande capacità espressiva. Una qualità che emerge con chiarezza in questo romanzo, dove lo stile è diretto, essenziale, costruito su un ritmo serrato che accompagna il lettore senza rallentamenti. Le pagine scorrono rapidamente, scandite da riferimenti temporali precisi e da una narrazione che entra subito nel vivo dell’azione.
Ultima Missione in Mediterraneo è una spy story ambientata nell’attualità, tra città italiane e bacino mediterraneo, che diventa teatro di un intrigo internazionale legato al traffico illecito di armi e a interessi geopolitici ben più estesi di quanto appaia in superficie. Al centro della vicenda, una squadra dell’intelligence della Marina Militare italiana chiamata a intervenire in un’operazione che si rivelerà progressivamente più complessa e pericolosa.
I protagonisti – Alberto Corsi, Vinci e Scardino – sono figure credibili, lontane dagli stereotipi, veterani che portano con sé un passato operativo e umano ingombrante. Tra messaggi cifrati, informazioni top secret che filtrano in modo sospetto, scontri a fuoco in mare aperto e una rete di relazioni che riemerge dal passato, il romanzo costruisce una tensione costante, senza mai perdere coerenza narrativa.
Uno degli elementi che rende il libro particolarmente interessante per il pubblico nautico è l’uso consapevole della tecnologia e dei contesti militari. Comunicazioni, procedure, scenari operativi e dinamiche di bordo sono trattati con padronanza, frutto diretto dell’esperienza di Colombo nella Marina Militare, dove ha prestato servizio per 16 anni, frequentando anche i corsi COMSUBIN e operando nel campo delle telecomunicazioni marittime. Questo background conferisce al racconto un livello di realismo raro nella narrativa di genere.
Accanto alla componente di azione e intelligence, Ultima Missione in Mediterraneo lascia spazio anche alla dimensione personale. Una storia d’amore interrotta e ritrovata dopo undici anni si intreccia con la missione, aggiungendo profondità ai personaggi e mettendo in evidenza il conflitto costante tra dovere e sentimenti. È un equilibrio che Colombo gestisce con misura, senza mai cedere al melodramma.
Il Mediterraneo non è solo lo sfondo del romanzo, ma un vero e proprio protagonista. Mare strategico, conteso, fragile, da difendere. Un tema che riflette la sensibilità dell’autore, oggi attivo anche come responsabile organizzativo della Fiera Nautica di Sardegna, progetto che unisce sviluppo del settore, promozione culturale e attenzione alla sostenibilità. Un legame profondo con il mare e con la Sardegna, che emerge anche tra le righe del romanzo.
Per contenuti, ritmo e autenticità, Ultima Missione in Mediterraneo è una lettura che parla direttamente a chi conosce il mare, le sue complessità e le sue implicazioni strategiche. Un romanzo che si presta perfettamente a diventare una strenna natalizia mirata: non un semplice thriller, ma una storia costruita da chi il mare lo ha vissuto davvero, prima in uniforme e poi da giornalista.
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