Transat Café L’Or: partenza fulminea da Le Havre verso una notte di vento e incognite

26/10/2025 - 18:27 in Sport by Press Mare

Migliaia di appassionati si sono radunati lungo i moli del bacino Vauban per salutare i partecipanti alla 17ª edizione della Transat Café L’Or Normandie Le Havre, che ha preso il via nel pomeriggio di domenica in condizioni ideali: sole, vento teso e grande entusiasmo. Ma, dopo una partenza spettacolare, i 32 equipaggi delle tre classi in gara – ULTIM, IMOCA e Class40 – si sono subito trovati ad affrontare una prima notte impegnativa, con venti da nord-ovest che hanno toccato i 30-35 nodi e mare formato, preludio a una discesa della Manica ad alta velocità.

I quattro maxi trimarani della classe ULTIM hanno scelto la prudenza al momento della partenza, mantenendo una distanza di sicurezza dalla linea in un vento di circa 20 nodi. Il miglior avvio è stato quello di Actual ULTIM 4 con Anthony Marchand e Julien Villion, seguiti da Sodebo ULTIM 3 e SVR-Lazartigue, mentre la flotta faceva rotta verso la boa di virata al largo della Normandia.

Diversa la scena nella flotta IMOCA, composta da 18 barche. Alcuni equipaggi hanno preferito un approccio conservativo per regolare il piano velico, mentre i più esperti non hanno esitato a spingere subito al massimo, sfruttando le potenzialità delle loro barche foilanti.

Come spesso accade, Louis Burton (Bureau Vallée) ha mostrato la sua indole aggressiva, tagliando la linea di partenza a piena velocità insieme al co-skipper Clément Commagnac. Alla prima boa, però, il vantaggio era nelle mani di Jérémie Beyou e Morgan Lagravière su Charal, seguiti proprio da Bureau Vallée e da Allagrande Mapei.

Nel pomeriggio, un colpo di scena: Paprec Arkéa, condotto da Yoann Richomme e Corentin Horeau, è stato costretto a rientrare a Le Havre dopo una collisione con una boa mentre navigava a oltre 16 nodi. L’urto ha danneggiato il sartiame e l’outrigger di dritta; l’equipaggio è incolume, ma la barca dovrà effettuare una sosta tecnica di almeno quattro ore per le riparazioni.

Grande spettacolo anche per la partenza dei Class40, con un trio di barche normanne in testa: Seafrigo-Sogestran (Guillaume Pirouelle e Cédric Chateau), Legallais (Fabien Delahaye e Pierre Leboucher) e Zeiss (Thimoté Polet e Pierrick Letouzé). Per questa categoria è prevista una sosta obbligatoria a La Coruña, sulla costa nord-occidentale della Spagna, per evitare le condizioni più dure del sistema depressionario atlantico in arrivo. Saranno i tempi aggregati fino a Martinica a determinare la classifica finale.

La triestina Francesca Clapcich, in regata sull’IMOCA 11th Hour Racing sotto bandiera italo-americana, ha commentato:

“Sarà una notte impegnativa, ma siamo pronti. L’equipaggio ha fatto un lavoro incredibile e l’obiettivo ora è preservare la barca. Ogni manovra è una sfida, non dobbiamo commettere errori. Seguiremo la nostra strategia senza farci condizionare dagli altri. Sappiamo che la nostra barca è molto performante in queste condizioni. Navigheremo secondo il nostro ritmo e vedremo a Martinica se avremo avuto ragione.”

Con venti sostenuti, mare formato e un sistema depressionario in arrivo, la Transat Café L’Or si annuncia fin dalle prime miglia una delle edizioni più impegnative e imprevedibili degli ultimi anni.

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