Feadship ha ufficialmente aderito alla Nuclear Energy Maritime Organization (NEMO), organismo internazionale che si propone di favorire la definizione di regole e standard condivisi per l’impiego, la gestione operativa e la dismissione delle tecnologie di produzione energetica nucleare galleggiante.
L’ingresso in NEMO si inserisce nel percorso avviato dal cantiere nel 2020 con la roadmap per la transizione energetica, documento strategico che individua le tappe verso uno yachting a impatto neutrale sul piano delle emissioni. Tra i risultati già conseguiti figurano l’adozione di sistemi multi-fuel di nuova generazione e l’integrazione di celle a combustibile a bordo, segnali concreti di una visione che coniuga prontezza tecnologica e ambizione di lungo periodo.
Con l’avanzare della quarta generazione di reattori nucleari, oggi vicina alla maturità, il tema della produzione energetica nucleare offshore sta guadagnando interesse anche nel comparto marittimo. Tra le applicazioni possibili a partire dalla metà degli anni Trenta vi sono le barges galleggianti per la produzione di carburanti sintetici e la propulsione a zero emissioni per le navi di grandi dimensioni. Per Feadship, mantenere una prospettiva aperta su queste tecnologie trasformative è considerato essenziale per garantire la competitività e la sostenibilità del settore dei superyacht.
Attraverso attività di ricerca e sviluppo dedicate, Feadship ha già analizzato le implicazioni dell’adozione della propulsione nucleare a bordo degli yacht, valutandone gli aspetti tecnologici, normativi e operativi. Restano tuttavia sfide rilevanti: oltre ai costi e alle competenze specifiche richieste all’equipaggio, la principale barriera è rappresentata dall’assenza di una regolamentazione chiara. Aspetti cruciali come i limiti di esposizione alle radiazioni, le restrizioni operative in aree ecologicamente sensibili e l’accesso ai porti situati in zone densamente popolate dovranno essere affrontati prima che la propulsione nucleare possa trovare una concreta applicazione nello yachting.
Con l’ingresso in NEMO, Feadship intende contribuire alla definizione di questi quadri regolatori, nella convinzione che collaborazione, trasparenza e regolamentazione proattiva rappresentino le basi per un’innovazione energetica responsabile.
“La nautica da diporto ha sempre avuto il ruolo di apripista nello sviluppo tecnologico in mare” – ha dichiarato Giedo Loeff, Head of Innovation and Strategy di Feadship. – “L’adesione a NEMO è coerente con la nostra visione di esplorare ogni percorso credibile verso un futuro sostenibile. L’energia nucleare non sarà la soluzione di domani per i superyacht, ma potrebbe far parte dello scenario di lungo periodo, ed è nostra responsabilità contribuire a costruire questa possibilità in modo sicuro e sostenibile”.
Con tale scelta, Feadship ribadisce la volontà di posizionarsi tra i protagonisti della transizione energetica nel settore dello yachting, investendo in ricerca e partecipando attivamente al dibattito internazionale sulle tecnologie emergenti.