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La vela d’antan fa tappa allo Yacht Club Porto Rotondo

Sport

28/06/2017 - 12:46

La vela d’antan fa tappa allo Yacht Club Porto Rotondo

 

Porto Rotondo, 27 giugno 2017 – Tuffo nel passato, per lo Yacht Club Porto Rotondo che in questi giorni rinnova l’ospitalità alla flotta d’epoca del Trofeo Bailli de Suffren, giunto alla 16a edizione con l’entusiasmo di sempre, il suo carico di bellezza e attaccamento allo spirito più puro dello yachting.

I dodici scafi, molti dei quali presenti fin dalla prima edizione, erano partiti sabato poco dopo mezzogiorno da Saint-Tropez alla volta di Porto Rotondo, per le prime 193 miglia nautiche, delle 580 totali che ogni anno la collegano a Malta. Durante il tragitto, valido per la Coppa dei Quattro Mori, hanno incontrato il favore del tempo fino allo stretto di Bonifacio, quando forti raffiche di maestrale hanno reso avvincenti le ultime miglia.

Primo al traguardo sardo, dopo 14 ore abbondanti di navigazione, Mariska, 15 metri stazza internazionale, classe 1908 e veterano della flotta. A chiudere il gruppo, ieri mattina, Iside. Tutti gli yacht hanno trovato accoglienza nei pontili antistanti la club house dello Yacht Club Porto Rotondo, immersa in legni lucidi e ottoni, in un’atmosfera sempre di grande fascino.

Ognuno, tra gli yacht all’ormeggio, ha una lunga storia da raccontare e un palmarés da sfoggiare con orgoglio. Come Eugenia V, ketch Marconi del 1968, commissionata da un ex ufficiale della Marina francese e diventata tra le barche più vincenti dei raduni di vela d’epoca mediterranei, per aver vinto tre volte la Nioulargue di Saint-Tropez. Oppure Nordwind, yawl sempre Marconi, primo in tempo reale al Fastnet nello stesso anno del varo, il 1936. Sempre alle regate è intrecciato il destino di Stiren, altro yawl Marconi, parte della squadra inglese all’Admiral’s Cup 1965 e vincitore nel 2009 della regata atlantica Transat Classique.

Proprio Stiren è stato tra i premiati ieri, durante la cena di armatori ed equipaggi presso la club house del circolo. L’applicazione del tempo compensato ha infatti  insignito lo yacht di Jacques Levasseur del successo nella divisione Classiques, mentre Mariska (Benjamin Redreau) ha prevalso tra gli Epoques e Xantus (Bastien Debrouwer) tra gli Spirit of Tradition

Domani, la flotta mollerà gli ormeggi e punterà la prua verso Trapani, per la tappa più lunga della traversata (230 miglia nautiche). La sosta siciliana sarà preludio alla veleggiata finale, alla volta di Malta, dove i primi arrivi sono previsti martedì.

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