La terza tappa del Circuito Zonale J24 organizzata dallo Yacht Club Porto Rotondo, foto Nanni Ono

La terza tappa del Circuito Zonale J24 organizzata dallo Yacht Club Porto Rotondo, foto Nanni Ono

Va a "Botta Dritta" la tappa finale del circuito zonale J24

Sport

13/10/2017 - 21:10

Va a "Botta Dritta" la tappa finale del circuito zonale J24

 

L’ultima manche chiude la stagione 2016 dello Yacht Club Porto Rotondo, ricca di eventi sportivi e sociali

 

E’ Botta Dritta del maddalenino Mariolino Di Fraia, il vincitore della terza tappa del Circuito Zonale J24, che domenica ha tagliato il traguardo con l’organizzazione dello Yacht Club Porto Rotondo, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Classe J24.

Le due giornate, che hanno dichiarato concluso anche l’intero circuito sardo, sono state un duro banco di prova per i quindici equipaggi presenti per il vento debolissimo, a tratti assente.

E’ servita tutta l’esperienza di Giovanni Porcu, presidente del comitato di regata, ad animare lo specchio acqueo del Golfo di Congianus.

Sabato, dopo una breve attesa, alle 13:10 si è dato il segnale di avviso e, nonostante il vento poco costante sia nell’intensità che nella direzione - che ha costretto il direttore di gara a riposizionamenti del campo e a dei cambi di percorso - si sono comunque potute svolgere due delle tre prove. Il sopraggiungere del tramonto ha impedito di dare il via alla terza regata.

Il giorno dopo, situazione ancora più complessa. L’assenza totale di vento ha tenuto in acqua per più di due ore la barca del comitato e la flotta dei j24. L’arrivo di una leggera brezza da est-sud est, ha permesso lo svolgimento di un’ultima preziosa prova, che a decretato la vittoria di Botta Dritta, timonata da Mario di Fraia, assieme all’equipaggio della Lega Navale Italiana La Maddalena composto da Luca Montella, Gianluca Cataldi, Andrea Tirotto ed Ezio Diana. A pari punti, ma risultati secondi per via del peggior piazzamento finale, Vigne Surrau del Circolo Nautico Arzachena, portata da Aurelio Bini.

Terzo posto a sorpresa per i debuttanti di Chez Dago, J24 alfiere del circolo ospite, timonata da Matteo Loddo. A bordo con lui, si sono alternati Roberto Puddu, Vincenzo Morbiducci, Ferdinand Palomba, Danilo Difraia, Armando Cardola e Niccolò Muzzu.

La premiazione si è svolta sulla terrazza del Club. Il Presidente, Roberto Azzi, ha salutato i partecipanti, ringraziandoli per aver ravvivato questo periodo dell’anno con le loro barche e il loro entusiasmo.

Il Circuito Zonale J24 conclude il Calendario sportivo dello Yacht Club Porto Rotondo, aperto a marzo con la selezione zonale Optimist: in  otto mesi di attività, si sono succeduti eventi internazionali come il Trofeo Bailli de Suffren, competizioni nazionali tra cui la Solaris Cup e il campionato nazionale Este 24, ancora i classici trofeo Colombo e Memorial Carlini, fino alla Regata dei Legionari e al gran finale con i J24.

“Siamo molto soddisfatti, abbiamo potuto inserire in calendario qualche regata in più e destagionalizzare la nostra attività”, ha sottolineato il presidente Roberto Azzi, “il club sta crescendo, siamo entrati nel circuito 2016 della Lega italiana vela, ci ha portato tanta visibilità anche avere una nostra squadra tra i partecipanti ad alcune tappe del circuito e vedere il nostro socio onorario Andrea Mura condurre il nostro equipaggio di giovani agonisti a Porto Cervo, è stato molto entusiasmante. Ora siamo già al lavoro sul calendario 2017, vorremmo eguagliare il periodo di lavoro sugli eventi sportivi tra cui, possiamo già anticiparlo, spicca il ritorno delle vele d’epoca a settembre.

Siamo contenti anche della scuola vela, che durante l’estate ha animato il nostro circolo con 350 ragazzi. Una quindicina compone la squadra agonistica, cui teniamo moltissimo e che sosteniamo, dando l’opportunità di viaggiare e confrontarsi con gli altri. Il nostro calendario ha avuto, e avrà di nuovo, anche una ricca parte sociale, con serate culturali e musicali: desideriamo che lo Yacht Club Porto Rotondo sia sempre più un circolo aperto a tutti, un centro di emanazione della cultura della Sardegna”. 

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