Lo Yacht Club Italiano in prima linea per la tutela degli Oceani

Lo Yacht Club Italiano in prima linea per la tutela degli Oceani

Lo Yacht Club Italiano in prima linea per la tutela degli Oceani

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12/10/2017 - 16:19

In occasione del primo One Ocean Forum, l’evento dedicato alle iniziative di salvaguardia dell'ambiente marino e alla promozione di azioni pratiche volte alla sua tutela, organizzato dallo Yacht Club Costa Smeralda, voluto dalla Principessa Zahra Aga Khan e realizzato in partnership con la Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO e SDA Bocconi Sustainability LAB.

L’evento ha ottenuto moltissimi patrocini: The British Virgin Islands -BVI, Ministero dell’Ambiente, Comune di Milano, Regione Autonoma della Sardegna, CONI, SYBAss, Nautica Italiana, UCINA, Confindustria Nautica, Salone Nautico di Genova e Centro Velico Caprer.

A conclusione del Forum, la Principessa Zahra Aga Khan e il Commodoro dello YCCS Riccardo Bonadeo, hanno firmato la Charta Smeralda, codice etico e comportamentale che definisce e fissa i paradigmi per la tutela del mare. Alla cerimonia della firma, il Presidente dello Yacht Club Italiano, Nicolò Reggio, è stato chiamato sul palco come ‘terzo’ firmatario di questo documento, ponendo così la firma del più antico Club velico del Mediterraneo a sostegno di questa importante iniziativa e con la volontà di diffonderla e promuoverla tra i propri soci.

Il Presidente Reggio, a latere del convegno, ha dichiarato: “Con la firma di questo importante accordo lo Yacht Club Italiano si impegna ancor più a condividere i principi etici, comportamentali e culturali della Charta Smeralda, nella certezza di trasmettere un messaggio corretto e determinante ai fini della difesa dei mari, e si impegna altresì a veicolare tali principi a tutti i propri Soci, armatori e amici velisti che parteciperanno alle nostre regate. 

Metteremo a disposizione anche le due imbarcazioni Grampus e Indomabile Pensiero per agire da 'sentinelle del mare' raccogliendo l’invito, in particolare, del progetto Plastic Busters, coordinato dalla Professoressa Cristina Fossi della Università di Pisa, a ospitare “laboratori naviganti” ed equipe di ricercatori".

La Charta Smeralda è volta a promuovere la consapevolezza dei principali aspetti d’impatto ambientale legati al mare e definisce ambiti di intervento concreti e immediati. La Charta è strutturata su 12 punti rivolti al singolo individuo e al contributo che può assicurare con i propri comportamenti. Sono invece 8 i punti dedicati alle organizzazioni. Il documento intende essere ulteriormente diffuso, promosso e condiviso da istituzioni e organizzazioni di varia natura, pubbliche e private, nazionali, internazionali e sovranazionali.

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