La prima Cartografia Isotermica del mondo - collezione Artemare Club

La prima Cartografia Isotermica del mondo - collezione Artemare Club

Artemare Club: La prima Cartografia Isotermica del pianeta

Storia e Cultura

23/03/2021 - 18:40

La Giornata Mondiale della Meteorologia che ricorre il 23 marzo, giorno della nascita dell'Organizzazione Meteorologica Mondiale, quest’anno è dedicata a "L'oceano, il nostro clima e il tempo", importante tema di attualità che si legge nella presentazione del World Met Day sul sito della WMO - la maggior parte di noi pensa solo a ciò che sta accadendo nell'atmosfera. Se ignoriamo l'oceano, però, perdiamo un importante tassello del mosaico". Gli oceani infatti coprono circa il 70% della superficie terrestre e sono uno dei principali motori del tempo e del clima del mondo, svolgono anche un ruolo centrale nel cambiamento climatico. La Giornata segna anche l'anno di inizio del Decennio delle scienze oceaniche per lo sviluppo sostenibile 2021-2030, promosso dalle Nazioni Unite.

In questo giorno Artemare Club che ha aderito al Decennio citato presenta dalla sua collezione di cartografia la prima “Mappa isotermica del mondo” realizzata da Wlliam Channi Woodbridge grazie alla documentazione dei viaggi di Alexander von Humboldt, geografo prussiano, naturalista e navigatore che ha inventato l’uso delle isoterme, fondatore anche della geografia botanica. Tra il 1799 e il 1804, Humboldt con la nave "Pizarro" ha viaggiato a lungo in America Latina insieme al medico e botanico francese Aimé Bonpland, esplorandola e descrivendola per la prima volta con un moderno punto di vista scientifico, grazie all’uso di strumenti, sestanti, quadranti, telescopi, cronometri, teodoliti, inclinometri, cianometri, igrometri, barometri e termometri, che consentirono l’effettuazione del maggior numero di misurazioni possibili. Durante il loro viaggio, fissando meridiani e paralleli, prepararono mappe geografiche che descrivevano la corrente di Humboldt, studiarono 60.000 piante, introducendo la fitogeografia, così chiamata in suo onore. Quando Alexander von Humboldt aveva 60 anni lo zar di Russia Nicola I gli finanziò un viaggio per ottenere informazioni su possibili giacimenti minerari da sfruttare., spedizione lo portava oltre gli Urali nelle steppe siberiane, al di là dei monti Altai fino al confine con la Cina, qui studiò la natura del mar Caspio e fece esperimenti sulla natura chimica della sua acqua, descrisse diverse famiglie di pesci, raccolse piante, misurò altitudini, temperature e il magnetismo, prese campioni di pietre e scoprì la prima miniera di diamanti al di fuori dei tropici. Negli ultimi 25 anni della sua vita Alexander von Humboldt scrisse a Berlino la sua opera scientifica principale, Il cosmo, l'opera è una delle più ambiziose nel mondo scientifico che mai siano state pubblicate. Con Il cosmo cerca di descrivere in maniera intelligibile la struttura dell'Universo dal punto di vista delle conoscenze di allora in uno stile piacevolmente letterario.

Nella storia navale tre unità navali hanno avuto il suo nome per ricordare il grande navigatore scienziato, una nave costruita nel 1906 dal cantiere navale tedesco AG Weser a Brema come nave faro  nel Mare del Nord e nel Mar Baltico fino al  1986, successivamente è stata trasformata in una nave a tre alberi dal cantiere navale tedesco Motorwerke Bremerhaven e rilanciata nel 1988 come Alexander von Humboldt , nel 2011 la nave è stata impiegata per l'addestramento alla vela e inviata ai Caraibi e per l'attività di charter, per finire in disarmo come hotel galleggiante, sostituita dalla nave Alexander von Humboldt II , costruita da Brenn- und Verformtechnik a Brema e varata nel 2011, è gestito dalla Deutsche Stiftung Sail Training di Bremerhaven che offre corsi di vela per persone tra i 14 ei 75 anni di età,  la terza è  la “cruise ship” Alexander von Humboldt costruita nel 1990 in origine pensata come nave spia russa, ma con la caduta del muro di Berlino  fu acquistato dalla V-Ship e convertita in nave da crociera.

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