"Gianni Agnelli, grande uomo di mare": l’Avvocato a 15 anni dalla scomparsa

Sala gremita qualche giorno fa al Centro Studi di Porto Santo Stefano dove il comandante Daniele Busetto ha evocato gli anni in cui Gianni Agnelli accanto alle sfide imprenditoriali affrontava anche quelle di uomo amante della navigazione sportiva e da diporto, dando impulso ai cantieri navali italiani e non. A 15 anni dalla scomparsa dell’Avvocato il conferenziere ha catturato l’attenzione del folto pubblico presente con la proiezioni di foto e brevi filmati, alcuni inediti, invitando il dott. Lupo Rattazzi, penultimo figlio di Susanna Agnelli e alcuni famosi giornalisti intervenuti, Jas Gawronski e Marcello Sorgi, i marittimi santostefanesi Alfredo e Siro Alocci e Guido Benedetti, che hanno lavorato sulle tante sue barche a vela e a motore, a esporre le loro testimonianze.

Ne è uscito fuori un ritratto al di fuori di tutte le chiacchere mondane un uomo che amava più del mare il vento con il quale voleva misurarsi. Sono state raccontate con interessante materiale video, tutte le sue sfide in mare, dagli offshore degli anni '60 a Azzurra nella prima Coppa America per l’Itala del 1983, dal Destriero con il record della traversata atlantica nel 1992 alla vittoria del Fastnet e al trionfo nellla regata per il Giubileo della America’s Cup del 2001. Infine dopo la lettura di alcuni aneddoti del libro “In barca con l’Avvocato” da parte della professoressa Gabriella Solari, uno “scoop nautico” del comandante Busetto grazie alle documentazioni fornitegli dagli intervenuti che sono stati fino alla fine con l’Avvocato: nell’ultimo periodo della sua vita, pur fortemente malato e debilitato, aveva commissionato in Germania uno yacht di 47 metri ai Cantieri Lürssen, di Bremen-Vegesack nel nord della Germania, imbarcazione predisposta per l’appontaggio e decollo di un elicottero, che avrebbe dovuto sostituire il noto F100, costruzione poi sospesa per la sua dipartita in cielo.

Daniele Busetto