2020 Salone Nautico Venezia una full floating experience

A Venezia prosegue a pieno ritmo la preparazione della edizione 2020 del Salone Nautico Venezia, in programma dal 3 al 7 giugno prossimi, che si annuncia più ricco di espositori importanti ed eventi. Aumenta la superficie espositiva sia in acqua sia a terra.

 Si torna in Arsenale dal 3 al 7 giugno per il Salone Nautico Venezia che, dopo la prima edizione che ha avuto luogo nella “fabbrica delle navi, si conferma come un appuntamento cui i grandi cantieri vogliono partecipare, sia per il valore della città lagunare e la sua capacità di ospitare grandi eventi sia per il mercato orientale che ha dimostrato grande interesse.  La volontà nella prossima edizione è anche di avere più barche a vela,  dibattere le tematiche ambientali con il focus su motori ibridi e innovativi. Il Salone Nautico Venezia vuole diventare una "full floating experience" e ha tutte le carte in regola. Resta il positivo approccio trasversale all'evento, non solo focalizzato sull'aspetto commerciale ma anche sulla cultura e sullo spettacolo, aperto a diversi target di visitatori. Ha inoltre recentemente ottenuto la certificazione ISO 20121 da parte di Bureau Veritas Italia per la sostenibilità dell'evento dal punto di vista ambientale, sociale ed economico nelle fasi di progettazione, gestione e realizzazione. La chiusura delle iscrizioni per gli espositori è previst aper  il 29 febbraio. Il Comune ha recentemente deliberato a favore di lavori di ristrutturazione di due zone dell’Arsenale che saranno a disposizione della manifestazione, aumentando quindi gli spazi espositivi con l’edificio N116  e con i lavori alla banchina detta la Nuovissima.

Venezia è la città principale per quello che si può definire un ‘nuovo’ mercato orientale. Come lo è stata per secoli in passato, Venezia è il punto di partenza di un lungo percorso che, lungo la costa croata, in Montenegro, in Grecia, finisce a Costantinopoli/Istanbul. La prospettiva di questo è dunque molto diversa da quella degli altri saloni nautici del Mediterraneo, che per lo più insistono sullo stesso mercato e lottano per una leadership che spinge i cantieri ad essere sempre presenti, con costi elevati per loro ma non sempre con il ritorno che si attendono. Venezia inoltre ha dei punti di forza importanti, come un aeroporto incredibilmente efficiente, che nessun'altra città che ospita saloni nautici sul mare può avere.  Inutile citare le bellissime location per ospitare eventi dedicati con armatori e potenziali clienti, che non temono confronti con nessuna costa.

Venezia è una vera e propria città internazionale ed è perfetta per un'esperienza completa che coniuga patrimonio e business. L'anno scorso è stata la prima edizione e ogni manifestazione ha bisogno di tempo per crescere ed essere apprezzata da un pubblico più ampio. Conserva però un'atmosfera italiana che deriva dall'alto valore del luogo, l'Arsenale storico della città, e si conferma un ambiente ideale per proporre il meraviglioso Made in Italy della nostra cantieristica ai buyer stranieri.  L'anno scorso circa 30.000 persone hanno visitato il Salone Nautico e ci si aspetta un numero maggiore per questa edizione anche se l’obiettivo è la qualità più che i numeri in assoluto.

Nell’ambito delle iniziative collaterali del Salone Nautico Venezia ritorna la mostra sul design alla Tesa 113  proposta in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia che stimola la progettazione e la competizione nel design. Il titolo di quest’anno è “Sustainable Sailing” ed è una chiamata ad una platea internazionale. 

Quest'anno la Mostra Internazionale di Architettura si svolge nella vicina area dell'Arsenale (estremità sud), sul lato opposto dell'area dedicata al Salone Nautico. Aprirà al pubblico il 23 maggio e come sempre porterà molta vita alla città. Questo evento attira un pubblico interessato al design, che sta diventando un punto chiave nella nautica da diporto di alto livello e un forte motore di marketing per tutti i cantieri navali. Si tratta di un pubblico di target molto interessante perché gli appassionati di arte o di architettura hanno spesso, tra le loro proprietà, anche una barca per il tempo libero.