Giacomo Gonzi alla sua nona partecipazione alla Palermo-Montecarlo

Giacomo Gonzi alla sua nona partecipazione alla Palermo-Montecarlo

Gonzi veterano della Palermo-Montecarlo: la prossima sarà la nona

Sport

01/03/2019 - 16:54

Con la prossima, per Giacomo Gonzi sarà la nona partecipazione alla Palermo-Montecarlo. Inevitabile parlare di veterano… “Più che altro sono un innamorato di questa regata”, sorride l’armatore del Comet 41 Prospettica, primo iscritto all’edizione 2019 nella categoria X2. “La prima volta è stata nel 2011, in equipaggio completo. Poi dal 2014 l’ho sempre disputata in equipaggio ridotto, cosa che farò anche quest’anno, in coppia con Marzio Dotti che l’anno scorso ha dovuto dare forfait per un infortunio”. 
Naturale chiedere a Gonzi cosa lo spinga ad affrontare quasi 500 miglia in due, una navigazione che presuppone grande competenza e capacità.

“L’aspettativa di trovare esattamente quello che ho già vissuto gli altri anni e che contraddistingue questa regata, una prova estremamente tecnica in cui c’è un’alta componente sportiva e anche di sensazionale bellezza. In termini agonistici, la Palermo-Montecarlo è una regata difficile, al di là del valore della flotta, perché è l’unica prova offshore, insieme alla Sydney to Hobart, che ha uno sviluppo completamente lineare, con passaggi fondamentali che il primo e l’ultimo della flotta affrontano in maniera molto diversa. E’ una regata impegnativa, una bellissima avventura sia sportiva che umana, e in due lo è ancora di più, anche se di solito chi naviga in equipaggio ridotto è abituato vivere certe esperienze”.

Un’analisi chiara che rende perfettamente l’idea dei motivi che spingono Gonzi a non mancare l’appuntamento con la Palermo-Montecarlo, in programma il prossimo 21 agosto. “Navigare è la mia passione e qui parliamo di una regata vera, tatticamente impegnativa, con tante ore di mare da spendere in un periodo dell’anno ideale. Tutto questo senza dimenticare l’impeccabile e calorosa ospitalità del Circolo della Vela Sicilia, che non vedo l’ora di poter vivere nuovamente”.

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