L'ingresso nella Base Navale MM a Messina

L'ingresso nella Base Navale MM a Messina

Il Museo Navigante da oggi in Tirreno sulla goletta Oloferne

Istituzioni

18/02/2018 - 16:48

17 febbraio - Dalla Base Navale della Marina Militare di Messina è ripartito il Museo Navigante, iniziativa per la promozione dei musei del mare e della marineria ospitato a bordo della goletta Oloferne. Partita il 9 gennaio dal Museo della Marineria di Cesenatico, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, la goletta ha percorso 850 miglia, e oggi è entrata nel Mar Tirreno; risalirà la Penisola con tappe a Marina di Camerota, Acciaroli/Pioppi, Sorrento, Torre del Greco, Napoli, Procida, Gaeta, Civitavecchia, Livorno, Viareggio, La Spezia, Chiavari, Genova, Imperia e infine Sète per raggiungere la delegazione italiana presente al Festival del mare, Escale à Sète, composta da AVEV, Vele d’epoca Verbano, associazione senza scopo di lucro per la tutela, la valorizzazione delle barche d'epoca,  Museo della marineria di Cesenatico, La Morescha Nova,  gruppo musicale che da decenni lavora sul recupero dei canti marinari italiani e l’Istiaen, Istituto Italiano di Archeologia e etnologia navale.

«Abbiamo stimato, per difetto, che nel corso delle tappe adriatiche e ioniche siano salite a bordo, complessivamente, almeno cinquemila persone. Un record, considerata la capienza della goletta.  Non ci aspettavamo tanta affluenza. Moltissimi i bambini delle scuole che hanno partecipato ai nostri laboratori di marineria e di biologia marina. E molti i cittadini, curiosi di scoprire qualcosa in più sulla cultura del mare.» dice Maria Paola Profumo, presidente dell’AMMM, Associazione Musei Marittimi del Mediterraneo e portavoce del Museo Navigante. «Abbiamo raccolto molta documentazione sulle collezioni custodite nei musei adriatici e ionici, ma anche storie di marineria vissuta che andranno a comporre un archivio che, poco per volta, stiamo mettendo on line. Abbiamo anche toccato con mano le molte difficoltà che gravano sui musei del mare, un po’ più gravi delle media proprio perché la cultura marittima è stata dimenticata. Servono risorse se vogliamo salvare il nostro patrimonio culturale marinaro che fin qui è stato custodito da appassionati, singoli o associazioni, e da studiosi, lasciati troppo spesso soli. È arrivato il momento che qualcuno raccolga il loro pam pam, ovvero il segnale che in mare indica una situazione di  pericolo. I privati del mondo del mare possono fare molto usando l’Art Bonus, mentre le istituzioni locali dei luoghi di mare, che abbiamo trovato molto ricettive, dovrebbero sostenere e promuovere a livello territoriale reti che comprendano i musei ma anche tutti i soggetti che a vario titolo si occupano di mare.»

Durante il viaggio della goletta la rete dei musei del mare ha registrato due nuove adesioni: Museo Archeologico di Ventotene (Lt) e il Museo Archeologico Lagunare di Marano Lagunare (Ud). Sale così a 72 il numero dei musei aderenti, dei quali sette sono della Marina Militare che ha messo a bordo del Museo Navigante 10 rari fascicoli dell’Ufficio storico sulle Operazioni Navali nella Grande Guerra e ha portato nelle tappe del Museo Navigante rari cimeli come gli anelli di varo di Nave Quarto e Nave Regina Margherita a Venezia; il primo apparato di trasmissione senza fili costruito da Guglielmo Marconi a San Benedetto del Tronto; le divise e le armi dei Fanti di Marina della Grande Guerra a Gallipoli. 

Simbolo delle collaborazioni che si stanno formando attorno ai musei del mare è una grande rete da pesca: a ogni tappa giovani e vecchi pescatori  aggiungono fila di maglie, ognuno con la sua tecnica e con un filo diverso. «L’antica arte dei retari rischia di andare perduta, come quella dei calafati o dei maestri d'ascia e tanti altri lavori che sono un patrimonio immateriale della marineria tradizionale. Competenze, saperi e valori che vanno tutelati e consegnati al futuro.» conclude Maria Paola Profumo.

Il Museo Navigante è on line sul sito www.museonavigante.it, su FB, su Twitter e su Instagram.

Sul canale youtube Museo Navigante i filmati del viaggio e dei Musei

Chi aderisce e sostiene il Museo Navigante

Il Museo Navigante è promosso dal Galata-Mu.MA di Genova, Museo della Marineria di Cesenatico, AMMM Associazione Musei Marittimi del Mediterraneo, Associazione La Nave di Carta della Spezia. Ha l’adesione della Marina Militare e Guardia Costiera. Il riconoscimento di ICOM Italia, comitato nazionale dell’International Council of Museums, l’organizzazione internazionale dei musei e dei professionisti museali presente in cinque continenti. Media partner del progetto è RTV San Marino. Il sostegno di Assoporti-Italian Ports Association, l’associazione che riunisce le Autorità di Sistema Portuale; Assorimorchiatori, associazione delle società concessionarie del servizio di rimorchio nei porti italiani; RINA, la società di classificazione e certificazione internazionale. Per il settore della nautica da diporto hanno aderito: Assonautica la struttura di Unioncamere che promuove la nautica da diporto e il turismo nautico, e Assonautica La Spezia; Assonat, l’ associazione nazionale approdi e porti turistici e il Marina di Rimini.  Per settore della pesca hanno aderito: Legacoop Agroalimentare- Dipartimento Pesca: 300 cooperative e 95 imprese, 8.600 soci, pari al 27% degli addetti italiani nella pesca e acquacoltura; Flag Costa di Pescara. Anche Mursia, l’editore del mare in Italia (400 i titoli presenti nella Biblioteca del Mare tra manuali, romanzi, e diari di bordo) è presente sul Museo Navigante che è sostenuto anche da: Ricci Federico Forniture Navali di Cesenatico, importante azienda di commercializzazione di attrezzature e materiali per nautica professionale e da diporto; Contship-Porto Lab, il settore didattico del gruppo Contship Italia, azienda leader nel business dei terminal container marittimi e nel trasporto intermodale, e LSCT, terminal container del Golfo della Spezia (gruppo Contship), e Opa Assicurazioni, importante broker nazionale. Lega Navale, la più antica associazione di promozione di cultura del mare (fondata nel 1897 alla Spezia) con le sue sezioni locali è promotore delle attività del Museo Navigante durante le tappe; l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia. L’Unione Italiana Vela Solidale, che raggruppa 35 associazioni che promuovono educazione e inclusione sociale attraverso la navigazione a vela, fornirà gli istruttori che navigheranno insieme agli allievi degli Istituti Nautici in viaggio con progetti di alternanza Scuola-Lavoro.

Per informazioni: [email protected]

 

 

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