Santiago Lange sarà al Galata Museo del Mare giovedì 18 aprile alle ore 18

Santiago Lange sarà al Galata Museo del Mare giovedì 18 aprile alle ore 18

Galata Museo del Mare: giovedì 18 aprile appuntamento con Lange

Servizio

03/04/2019 - 22:06

Il 4° incontro in Blu - dopo Alessia Zecchini, primatista mondiale di apnea, Max Sirena skipper di Luna Rossa, Hugo Vau surfista che ha cavalcato un’onda di 35 metri - sarà il 18 aprile, sempre alle 18, in concomitanza con la World Cup delle classi olimpiche ospitata a Genova, con un altro nome importante della vela, quello di Santiago Lange.

Il velista che nel 2016 a 54 anni, dopo aver sconfitto un cancro che gli ha causato l’asportazione del polmone sinistro, ha vinto la medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro nella classe del Nacra17, i catamarani volanti, dialogherà con il pubblico testimoniando come il suo impegno sportivo gli abbia dato la forza di vincere la malattia e di guardare avanti ("La vita è meravigliosa", è una delle sue frasi preferite) e come l'età sia soltanto un numero. Ora si sta allenando per le Olimpiadi di Tokyo 2020. All’incontro saranno presenti le istituzioni locali, il Presidente della FIV (Federazione Italiana Vela) Francesco Ettorre, il Presidente dello Yacht Club Italiano Nicolò Regio e il Presidente della Clinica Montallegro Francesco Berti Riboli. In sala i ragazzi della scuola di mare e dell’agonistica dello Yacht Club Italiano.

“A Rio de Janeiro durante i Giochi andavo in bicicletta dal mio alloggio al Marina olimpico e cantavo sempre una nostra canzone argentina, che s’intitola “Gracias a la vida”… sono molto felice. L’età? E’ solo un numero…”. La filosofia di Santiago Lange sta anche qui, in queste parole. Argentino, architetto navale, quattro figli, sei campagne olimpiche (la prima nel 1988 con il Soling: “Non ero giovanissimo, prima ho lavorato come architetto navale. La vela argentina era troppo povera per mandarmi alle Olimpiadi a vent’anni”), la medaglia d’oro ai Giochi di Rio de Janeiro nel Nacra17 con Cecilia Carranza a 54 anni, Santiago è un simbolo.

Lo è per tanti motivi. La campagna olimpica di Rio, per inseguire il sogno dell’oro (“Sono andato contro tutti, il mio allenatore, i miei amici, che mi dicevano “Ma che fai?”. Ho rotto un paradigma a cominciare una campagna olimpica a 53 anni”.). La volontà di andare oltre l’età (“L’età è solo un numero. Lo ha detto anche Federer e concordo. Il mio obiettivo è fare ciò che mi piace, stare in mare, allenarmi forte, raccogliere la sfida e competere il meglio possibile). La forza di superare la malattia, il cancro al polmone che gli fu diagnosticato nell’aprile 2015 a campagna olimpica iniziata e di cui oggi parla senza filtri (“Tutta la storia della malattia e della medaglia è un qualcosa che oggi mi dà la possibilità di aiutare altra gente. Mi contattano per chiedermi, per parlare con me perché sono stato una inspirazione per loro. E questo mi rende felice). La gioia di un padre che ha sfilato nella cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Rio con due dei suoi figli, atleti anche loro, nella classe del 49er (“Una cosa speciale, tre anni di preparazione, vederli qualificare, crescere. Un privilegio enorme, una grande felicità”). La volontà di continuare, qualificandosi per le Olimpiadi di Tokyo, quando avrà 58 anni (“Tutti pensano che avrei dovuto smettere. Io penso invece che ognuno deve fare quello che si sente e che bisogna rompere gli schemi. Ho sicuro meno possibilità di rivincere l’oro, lo so, ma che importa? Io cerco di fare il meglio e se poi non centrerò il risultato pazienza”).

Un campione, un atleta, un uomo fuori dall’ordinario che si racconterà e sarà possibile incontrare  giovedì 18 aprile al Galata Museo del Mare di Genova, ospite della rassegna Incontri in Blu, ideata da Fabio Pozzo e fortemente voluta da Mu.MA Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni, Associazione Promotori Musei del Mare onlus, Costa Edutainment spa e realizzata grazie anche al contributo del Gruppo Cambiaso Risso e di UCINA Confindustria Nautica e al sostegno della Casa di Cura Montallegro, della dimora storica Palazzo Grillo e di Genovarent; ciclo d’incontri che vanta il patrocinio dello Yacht Club Italiano con cui il Mu.MA ha stipulato un protocollo d’intesa per la promozione congiunta delle attività per l’anno 2019 e della FIV (Federazione Italiana Vela).

Prossimi appuntamenti:

- Il 30 maggio a salire sul palco degli Incontri in Blu sarà Cecilia Eckelmann Battistello, figura di spicco dello shipping internazionale e della portualità italiana, presidente di Contship Italia, società che celebra proprio quest'anno mezzo secolo di vita, e che nel nostro Paese è presente nei terminal di Gioia Tauro, La Spezia, Ravenna, Cagliari, Salerno e nel centro intermodale di Milano-Melzo.

- Il 20 giugno sarà la volta di Michael Bates, meglio conosciuto come Michael di Sealand, l'imprenditore che rivendica il titolo di principe di Sealand, la micronazione fondata dal padre Paddy Roy nel 1967, il quale racconterà l'incredibile storia di questa piattaforma artificiale creata al largo delle coste inglesi per motivi di difesa dal governo britannico sulla quale è stato proclamato un "Principato con sovranità indipendente" che ha battuto moneta e rilasciato passaporti. 

- A chiudere il primo ciclo d’Incontri in Blu, il 19 settembre, in occasione del giorno inaugurale del 59° Salone Nautico, il più grande del Mediterraneo, l'ospite sarà Norberto Ferretti, co-fondatore ed ex presidente di Ferretti Group, il pioniere della nautica che torna sulla scena nel nome della sua passione per le barche e il mare.

 

PREVIOS POST
Simrad Cruise, il plotter cartografico più intuitivo sul mercato
NEXT POST
Grande successo a Cervia per la seconda edizione del Memorial Antonelli